Cronaca - 22 agosto 2024, 18:06

Aggressione al giornalista Joly: quattro militanti di Casapound ai domiciliari, un arresto anche a Cuneo

Indagati per violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate, a seguito dell'aggressione perpetrata al giornalista del quotidiano La Stampa la sera del 20 luglio scorso a Torino

Andrea Joly, il giornalista de La Stampa aggredito il 20 luglio scorso nei pressi del Circolo Asso di Bastoni di Torino di CasaPound

Andrea Joly, il giornalista de La Stampa aggredito il 20 luglio scorso nei pressi del Circolo Asso di Bastoni di Torino di CasaPound

 

Nella mattina odierna la Polizia di Stato ha eseguito quattro misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di quattro esponenti di CasaPound, indagati per violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate, a seguito dell'aggressione perpetrata al giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, la sera dello scorso 20 luglio nei pressi del Circolo Asso di Bastoni di Torino di CasaPound.

Ai domiciliari: i torinesi Euclide Rigato, tassista di 45 anni, Maurizio Galiano, ferroviere di 53 anni, Marco Berra, operaio cuneese di 35 anni, e l’ex candidato sindaco a Ivrea Igor Bosonin, 46 anni.

L'arresto di Marco Berra è stato eseguito da personale della DIGOS della Questura di Cuneo.

I fatti risalgono alla tarda serata di sabato 20 luglio, allorquando il giornalista, non in servizio, incuriosito dall'esplosione di una batteria di fuochi pirotecnici nei pressi del circolo, aveva raggiunto il locale e, dopo aver effettuato con il proprio smart-phone alcune foto all'interno dell'Asso di Bastoni, aveva deciso di registrare, per un eventuale servizio giornalistico, alcuni video dei militanti intenti ad effettuare una foto di gruppo per festeggiare il 160 anniversario dell'inaugurazione della sede. Nella circostanza, il giovane veniva avvicinato minacciosamente da quattro militanti, i quali, dopo averlo costretto a interrompere la registrazione, Io spintonavano facendolo cadere a terra, colpendolo a più riprese con calci, mentre uno di questi lo afferrava anche per il collo, procurandogli escoriazioni agli arti inferiori e superiori.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati si considerano non colpevoli fino a sentenza di condanna passata in giudicato.

redazione

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