Si è tornati a parlare del progetto di riqualificazione di piazza Europa all’interno delle sale del municipio di Cuneo, in un agosto che vede il dibattito amministrativo tradizionalmente in stand by. Mercoledì 7, infatti, la sindaca Patrizia Manassero, l’assessore Luca Pellegrino e i tecnici coinvolti nel progetto hanno incontrato il comitato Di Piazza in Piazza, i promotori della raccolta firme “gruppo dei cedri” e le associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia nostra, ProNatura, Fridays for future e Lipu).
L’incontro - preannunciato durante l’ultimo Consiglio comunale, nel quale i cittadini promotori della raccolta firme hanno presenziato con cartelli e “bavagli” - è stato un importante momento d’ascolto e di scambio d’informazioni sul progetto stesso e sulle sue prospettive future.
Secondo quanto riportato nel comunicato diramato dall’ente pubblico a seguito dell’incontro “la sindaca è tornata a illustrare l’atteggiamento con cui l’amministrazione guarda alla piazza: pensare responsabilmente al futuro di un’area centrale in cui si incrociano problematiche e attese diverse. Il rinnovamento dovrà andare a beneficio della porzione di territorio che si estende verso la stazione, che vive problematiche ben note, e verso la parte alta della città, commercialmente affaticata”.
“Una piazza ridisegnata può diventare un traino di nuovo sviluppo economico e sociale – si legge ancora nel comunicato -. Il disegno di riqualificazione su cui si sta ragionando è ben lontano dal desiderio di cementificazione o dall’obiettivo pregiudiziale di abbattere le piante. Al contrario, l’attenzione alle problematiche e alle istanze di responsabilità ambientale sempre più condivise trovano risposta nelle scelte di aumentare considerevolmente, sulla nuova piazza, la superficie deimpermeabilizzata, di ridurre i posti auto disponibili, di aumentare significativamente il verde presente in una logica di ricambio vegetazionale”.
Manassero: “Rinnovare impossibile con troppe restrizioni”
“Come avevamo promesso abbiamo incontrato il gruppo di coloro che si concentrano sulla difesa dei cedri – ha aggiunto poi la sindaca Manassero -. Abbiamo ascoltato le istanze che ci sono state portate e abbiamo preso nota delle sollecitazioni. Abbiamo però anche potuto fare chiarezza su alcuni temi che nel dibattito pubblico e politico spesso non vengono spiegati o vengono addirittura manipolati”.
“Ci siamo resi conto che serve chiarire meglio ogni elemento di questo percorso, e su questo lavoreremo, perché la città sia più informata sull’intero progetto e le sue ragioni. Gli esperti del settore ci dicono che è difficile pensare a un rinnovamento significativo di una piazza se si pongono restrizioni così vincolanti come quella della conservazione delle piante. Ma faremo ulteriori riflessioni su quanto ci è stato condiviso. Così pure risponderemo alle lecite richieste del vice-segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marco Villani, con l’incarico del monitoraggio del ‘Piano Periferie’, che ci ha scritto nei giorni scorsi: quella lettera si inserisce nella ordinaria e costante interlocuzione aperta anche su Piazza Europa, il cui progetto abbiamo per altro già mostrato. Continuiamo a lavorare, con serenità”.
La proposta degli Indipendenti
Com’è diventato chiaro nelle settimane del mese scorso, però, le proposte di progetti alternativi fioccano. Dopo le proposte degli architetti Dario Castellino e Lorenzo Marino, infatti, oggi (venerdì 9 agosto) anche il gruppo consigliare degli Indipendenti – da sempre avverso, come le altre forze di minoranza, al progetto che vede l’abbattimento dei cedri dell’Atlante - ha avanzato la propria.
“E se piazza Europa diventasse semplicemente una grande area verde aggiungendo altre piante ai cedri, solo prato con camminamenti come piazza del Cottolengo? - si legge in un post comparso sulla pagina Facebook del capogruppo Giancarlo Boselli - Nessun manufatto inutile o utile solo a giustificare spese non necessarie. Un grande polmone verde senza cemento nel cuore della città”.