Attualità - 06 agosto 2024, 15:32

Furti in abitazione al San Paolo di Cuneo, i residenti incontrano l’amministrazione: “Vigilare è il deterrente più forte”

Ieri (lunedì 5 agosto) il comitato di quartiere ha ricevuto la visita della giunta in piazza Biancani. Si è parlato di passaggi di polizia e vigili urbani e di sorveglianza partecipata. I residenti: “Cuneo somiglia ormai ad alcune zone delle grandi città”

Furti in abitazione al San Paolo di Cuneo, i residenti incontrano l’amministrazione: “Vigilare è il deterrente più forte”

"Una volta questioni come queste attenevano a quello che si chiamava ‘ordine pubblico’, ma che ora invece bisognerebbe chiamare ‘ordine privato’. Non siamo un quartiere di serie B, paghiamo le tasse come tutti".

Parole di una delle residenti del quartiere San Paolo di Cuneo che nel tardo pomeriggio di ieri (lunedì 5 agosto) ha raggiunto – assieme a più di un centinaio di altri – piazza Biancani per rispondere alla convocazione del comitato di quartiere. Al centro dell’incontro, l’analisi del fenomeno dei furti in appartamento, recentemente intensificatosi nella zona.

Presenti all’incontro il presidente del comitato Simone Borio e la rappresentante Franca Giordano, gli assessori Andrea Girard, Luca Pellegrino e Gianfranco Demichelis e il consigliere di minoranza Claudio Bongiovanni.

Graffette per segnalare la presenza degli inquilini

L’area del quartiere San Paolo è stata appunto oggetto, nel giro di circa quattro mesi, di dieci furti in appartamento denunciati ed effettivi (senza contare le irruzioni nei garage e nelle cantine). Un fenomeno che impensierisce i residenti, simboleggiato dalle graffette – portate all’incontro a decine, da alcuni residenti - che vengono lasciate nei pressi degli appartamenti per segnalare la presenza o meno degli occupanti in casa.

I residenti intervenuti hanno anche segnalato casi di bivacchi e comportamenti poco consoni nei giardinetti per bambini del quartiere e in corrispondenza delle panchine di via Momigliano e davanti alla locale tintoria, alcune visite indesiderate negli appartamenti del condominio Agorà negli ultimi venti giorni e la mancata presenza della polizia Locale: “Non si vedono agenti ormai da anni, tranne quando qualcuno segnala un parcheggio malfatto” hanno detto alcuni residenti.

Questa zona mi piace molto ma mi pare sia stata abbandonata a se stessa, e questi furti sono inevitabilmente collegati alla mancanza di cura e controllo – hanno aggiunto -. Nel corso degli anni la situazione è cambiata tanto e oggi Cuneo assomiglia più alle grandi città dal punto di vista della pulizia e della sicurezza”.

Venerdì l’incontro del comitato con la polizia

Ad aprire i lavori il presidente Borio, che ha sottolineato come il fenomeno – specie se legato al periodo estivo - riguardi ormai il quartiere da diversi anni: “Oggi siamo qui per capire come fare rete tra cittadini e istituzioni: abbiamo già contattato l’amministrazione e il Questore e hanno bisogno anche di noi per ridurre l’incidenza del fenomeno”.

Borio ha invitato i residenti del quartiere ad adottare alcune buone pratiche (suggerite proprio dalla Questura): quando si esce di casa non dare troppi segnali della non presenza nell'appartamento, adottare meccanismi di difesa passiva come porte blindate e antifurti, apporre finti cartelli di “area videosorvegliata” nei diversi accessi ai complessi e non aver paura di segnalare qualunque elemento sospetto alla polizia. Insomma, in breve concentrare l'attenzione di tutti sul quartiere stesso.


[L'intervento del presidente del comitato Simone Borio]

Quello della videosorveglianza è un tema importante e un deterrente molto utile – ha concluso Borio -. Il Questore ha detto, infine, che nonostante le difficoltà nel far coprire tutte le zone della città alle forze dell’ordine cercherà di intensificare i passaggi delle volanti”.

Il segretario del comitato Antonio Ciaramella ha poi annunciato un incontro per venerdì 9 agosto, nella sede del comitato alle 18, con i rappresentanti delle forze di polizia.

Girard: “Tentiamo la strada della videosorveglianza partecipata”

L’assessore Girard si è detto prontissimo – assieme ai tecnici comunali del SED -  al ricevere proposte chiare e solide, definite in concerto dai residenti, su come affrontare la situazione. E ha proposto l’idea dell’attivazione della videosorveglianza partecipata come alternativa alla videosorveglianza pubblica (per la quale non sussistono sufficienti risorse): “Si tratta di un partenariato pubblico-privato che permette di installare ottiche di nuova generazione, che puntino su luoghi pubblici, con più facilità del normale”.

Esiste una convenzione comunale nella quale il condominio interessato si fa carico dei costi d’installazione e l’amministrazione comunale dei sopralluoghi e di tutta la parte ‘burocratica’, impegnandosi anche a mantenere le immagini registrate per sette giorni e di produrle a disposizione delle forze dell’ordine qualora necessario” ha spiegato ancora Girard.

 “Siamo consapevoli che non si faccia mai abbastanza, per i cittadini, ma stiamo lavorando – ha concluso l’assessore -. Si opera per zone e si parte dalle aree pubbliche più sensibili; le telecamere su corso Francia sono di prossima installazione, per esempio. Cuneo ha oltre 800 ottiche sul suo territorio comunale, il monitoraggio complessivo è ampio e aiuta le forze dell'ordine nel realizzare la propria attività ma questo non solleva i cittadini dal dover prestare attenzione: denunciate sempre qualunque episodio di nota”.


[L'intervento dell'assessore Demichelis]

“L’attenzione dei residenti l’arma più forte”

Pellegrino ha invece portato all’attenzione dei presenti l’iniziativa adottata oltre dieci anni fa in frazione Roata Rossi, colpita da una serie di furti del tutto simili a quelli del San Paolo: la creazione di fogli A4 che sensibilizzavano e informavano gli esterni sul controllo reciproco dei residenti. Iniziativa che, in un paio di mesi, ha portato all'azzeramento degli episodi.

Importante è far capire a chi agisce in questa maniera che il quartiere è molto attento a quel che succede – ha commentato l’assessore -. Come amministrazione abbiamo spostato alcune panchine e se come comitato ritenete ci sia bisogno di farlo ancora possiamo discuterne. Allo stesso modo possiamo cercare di organizzare i passaggi della polizia locale in maniera conseguente alle vostre necessità, garantendo una maggior presenza sul turno giornaliero e, a fatica, serale ma il turno notturno non ci è possibile programmarlo. Il personale è impegnato su tanti altri fronti più caldi, in città”.


[L'intervento dell'assessore Pellegrino]

A chiudere, l’intervento del consigliere Bongiovanni: “Le telecamere sono certamente utili ma abbisognano di tempo per essere inserite, ed è quindi più importante ed efficace mantenere l'occhio e l'orecchio vigile. Non giratevi dall'altra parte. E l'amministrazione aiuti i residenti, almeno dal punto di vista burocratico, nell'installazione di telecamere nei punti strategici”.

Simone Giraudi

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