Mercoledì 31 luglio, presso il salone di frazione Santa Lucia di Fossano, dopo una serie di successivi incontri, si è costituito formalmente il comitato popolare contrario alla realizzazione dell'impianto per la produzione di biometano progettato in via Marene.
E’ presente oggi in Fossano un contesto in cui praticamente tutte le forze politiche presenti in città si sono dichiarate in un qualche modo contro un tale tipo di impianto, ma la dialettica tra maggioranza e minoranza è molto forte, ponendo quest’ultima la tematica dei tempi ristretti – la prossima seduta della conferenza dei servizi sul progetto è stata fissata, dopo l’accoglimento di una richiesta di proroga, per la seconda metà del prossimo settembre – e la tematica di una discrepanza tra le dichiarazioni della Giunta Tallone e l'assunzione da parte sua di atti formali.
All’atto fondativo erano presenti, in qualità di uditori, i consiglieri comunali Tiziana Airaldi (Fdi), Lorenzo Cassine (Fossano Democratica) e Paolo Lingua (Fossano Democratica). Non era invece presente la Giunta.
Il collettivo, che dunque assume la forma di un interlocutore ufficiale che porta la parola della cittadinanza, ha assunto la denominazione di "Comitato Fossanese per la salvaguardia ambientale e tutela della salute"; 44 i soci fondatori, che già nei primi giorni si avviano a raggiungere le settanta unità.
E’ stato inoltre eletto l’organo esecutivo, identificato nel consiglio di gestione, nonché il presidente, nella persona dell’ex assessore e consigliere comunale di area "dem" Vincenzo Paglialonga, che verrà affiancato dai tre capicantone rispettivamente di Santa Lucia, San Lorenzo e Tagliata: Caterina Lanzavecchia, Roberto Sordo e Daniela Trucco, oltre ad Alessandro Fruttero e Veronica Manzone.
Nelle prossime ore l’operatività dal comitato diventerà fattiva, subito dopo la registrazione dell’atto costitutivo e dello statuto presso l’Agenzia delle Entrate.
Spiega Paglialonga: “Le finalità del comitato sono ampie, infatti non vuole essere un soggetto con una visione radicale dell'ambiente oppure una realtà slegata dalle esigenze di sviluppo di una economia circolare o dalle necessità produttive del nostro territorio”.
Il presidente fa anche sapere che il nuovo comitato utilizzerà tutti gli strumenti giuridici riconosciuti dalle norme in ogni frangente in cui gli interessi dei singoli tenteranno di sovrapporsi agli interessi della collettività, promuovendo un corretto utilizzo del suolo e la piena tutela della salute e dell'ambiente, a partire dal Parco Regionale Gesso-Stura e dalle aree protette.
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