Attualità - 01 agosto 2024, 18:07

Un'estate "normale" dopo due anni di grave crisi idrica e oltre 700 viaggi con le autobotti cariche d'acqua

Quest'anno nessun trasporto con autobotti. Ma le regole per un utilizzo responsabile sono sempre valide, perché l'acqua, lo abbiamo sperimentato, non è una risorsa infinita

Un'immagine dello scorso anno, quando erano continui i carichi d'acqua

Un'immagine dello scorso anno, quando erano continui i carichi d'acqua

La Granda e, in particolare il Cuneese, hanno vissuto due annate davvero complicate sul fronte della disponibilità di acqua. Era ormai diventato normale parlare di autobotti e trasporti di acqua dalla pianura alle zone di media valle, le aree più in crisi.

Sorgenti asciutte o ridotte ai minimi termini e assenza di precipitazioni. Nevai spariti e temperature alte. La tempesta perfetta.

Tra il 2022 (l'anno più complicato) e il 2023 (quando già erano stati eseguiti interventi e migliorie alla rete), sono stati circa 700 i viaggi per portare acqua alle borgate rimaste a bocca asciutta. Di questi, 420 solo nel 2022.

Un costo in capo ad ACDA pari a circa 250 mila euro, senza contare il milione in più, rispetto all'ordinario, speso in due anni per i costi energetici nelle operazioni di pompaggio dell'acqua.

Un anno, questo 2024, che ha davvero fatto tirare un sospiro di sollievo: ad oggi, non c'è stato, infatti, alcun trasporto di acqua in tutta l'area di competenza dell'azienda.

"E' un anno finalmente normale dopo due anni davvero complicati. Le riserve dovrebbero garantirci l'acqua per tutta l'estate senza criticità. Ma, questo va detto, se è vero che sono sufficienti, non sono comunque ai livelli di qualche anno fa. L'acqua continua a rimanere un bene da preservare, perché non è infinito", evidenzia il presidente di ACDA Livio Quaranta. 

E costa, tra l'altro, sempre di più. Le tariffe hanno subito un aumento medio attorno al 18% negli ultimi anni. Cifre che non impressionano ancora, ma che danno la misura di quanto la gestione del ciclo idrico sia sempre più onerosa e l'acqua una risorsa sempre più preziosa.

"Non bisogna mai dimenticare, anche se è facile farlo, in anni di grazia come questi, che l'utilizzo deve essere sempre responsabile e proprio. Le buone abitudini valgono sempre", conclude Quaranta.

Barbara Simonelli

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