Curiosità - 30 luglio 2024, 09:30

Caro amico ti scrivo: oggi, 30 luglio, è la Giornata Mondiale dell’Amicizia

Scopriamo la storia e tutte le curiosità dietro a questa ricorrenza indetta dall’ONU nel 2011

Caro amico ti scrivo: oggi, 30 luglio, è la Giornata Mondiale dell’Amicizia

Giornata Mondiale dell’Amicizia, vi siete già scambiati gli auguri in una delle tante chat per organizzare aperitivi, serata, altro? No? Allora perché non darvi appuntamento e ascoltare una playlist di canzoni dedicate proprio all’amicizia.

Tra queste troviamo ad esempio “Friends will be friends” dei The Queen, “Ci vorrebbe un amico” di Antonello Venditti, “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, che inizia con le famosissime parole «Caro amico ti scrivo».

 

«Si può essere amici per sempre?», si chiedevano i Pooh. La risposta arriva dal famoso inno “Amico è” (chi non lo ha mai ascoltato?). «L’amico è una persona schietta come te, che non fa prediche e non ti giudica. Fra lui e te divisa in due la stessa anima», canta Dario Baldan Bembo, aggiungendo che: «L’amico è la cosa che più ce n’è meglio è» e dice proprio la verità, visto che l’amicizia è uno dei beni più preziosi della nostra vita.

Giornata Mondiale dell’Amicizia, la storia e perché si celebra

Gli amici sono le persone che scegliamo come famiglia: ci sono accanto nei momenti belli e in quelli bui. Sarà anche per questo che il 30 luglio si celebra l’International Day of Friendship, qui da noi conosciuta come Giornata Mondiale dell’Amicizia.

Un appuntamento speciale, festeggiato in tutto il mondo, che promuove la gentilezza, l’unione, ricordandoci di tenere un po’ più vicino le persone che ci circondano. La sua istituzione risale al 2011, per volontà dell’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite. Il suo obiettivo è quello di diffondere lo spirito di solidarietà e condivisione tra gli individui e prevenire l’insorgere di conflitti. L’Assemblea Generale nel documento riconosce l’importanza dell’amicizia come «Sentimento nobile e prezioso nella vita degli esseri umani in tutto il mondo».

Sono tante le teorie scientifiche, confermate dall’ONU, che testimoniano come l’amicizia tra i popoli porti a pace e stabilità, migliorando la sicurezza internazionale. Grazie ad essa, infatti, gli uomini riescono a superare la diffidenza e così non poteva mancare una data, che esaltasse i valori di tolleranza e fratellanza per un mondo migliore.

La storia della Giornata Mondiale dell’Amicizia però è molto più antica. Per trovare le prime tracce della celebrazione dobbiamo andare negli Stati Uniti e tornare indietro al 1919. Tra amici era un’usanza consolidata quella di scambiarsi doni, fiori e biglietti con dediche personalizzate.

Nel 1958 sarà però il Paraguay ad inserire la festa nel calendario ufficiale. A proporre la data del 30 luglio è stato il fondatore della World Friendship Crusade, Ramón Artemio Bracho, un’organizzazione internazionale il cui scopo era proprio la promozione dell’amicizia come cultura di pace.

Amicizia come toccasana

«L’amicizia raddoppia le gioie e dimezza le tristezze», disse il filosofo Francis Bacon (1561-1626). Chiunque possa contare sugli amici fidati sa quanta verità racchiudano queste parole: condividere un bel momento ne amplifica l’emozione, parlare apertamente di un problema aiuta a sopportarlo e, magari, a trovare insieme una soluzione.

Come l’amore, anche l’amicizia è una questione di chimica. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The social science e condotto dalla California State University, bastano pochi secondi (10 per l’esattezza) per farsi un’idea della persona che si ha di fronte. Quando incontriamo un estraneo entrano in azione due aree del cervello: l’amigdala (emozione) e la corteccia posteriore (memoria). Immediatamente realizziamo il livello di intesa che si può instaurare con la nuova conoscenza.

Amicizia detta con un libro

L’amicizia ha ispirato spesso anche la letteratura. Potremmo quindi regalare o consigliare ad amici e amiche amanti della lettura un romanzo a tema: da “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman, a “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti. Infine “L’amica geniale” di Elena Ferrante, che nella traduzione inglese di Ann Goldstein e pubblicato da Europa Editions con il titolo “My Brilliant Friend” nel 2012, ha conquistato il primo posto nella classifica dei 100 migliori libri del 21° secolo del “New York Times”.

Amicizia e frasi famose

Come recita la saggezza popolare: «Chi trova un amico, trova un tesoro». Con lui si cresce, si litiga e ci si vuole un bene dell’anima. Sorprendere un amico con un biglietto o un messaggio è certamente un ottimo modo per festeggiarlo.

Perché non provate con uno come questo? «Nei nostri viaggi l’incontro migliore che possiamo fare è un amico sincero; fortunato è colui che ne trova molti. Anzi, viaggiamo proprio per incontrarli; essi sono lo scopo e la vera ricompensa della vita, perché ci aiutano ad essere degni di noi stessi; e proprio quando siamo soli, li sentiamo più vicini» (Robert Louis Stevenson).

Senza dimenticare una frase iconica: «Ricordati di chi c’era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene». Parole e pensieri di Marilyn Monroe, che in questa data hanno un valore ancora più speciale.

Celebre è il consiglio di Cicerone di mettere l’amicizia al di sopra di tutto, perché «Il vero amico è come un altro te stesso» e che rinunciare all’amicizia è come togliere il sole dal mondo. «Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia», Epicuro.

Comunque festeggeremo la ricorrenza, sarà il trionfo di un sentimento che arricchisce l’esistenza. Un legame che ci sottrae all’individualismo, perché come disse Aristotele: «L’amicizia è una sola anima che abita in due corpi, un cuore che batte in due anime».

La cultura dell’amicizia

C’è quella che nasce da bambini e poi dura per sempre. Quella che si trasforma in amore. Quella che finisce perché si prendono strade diverse. Quella che arriva in età adulta come una sorpresa inaspettata. Quella che regala gioie e quella che fa soffrire. Ci sono tanti tipi di amicizie e altrettanto numerose e varie sono le culture che raccontano ognuna a proprio modo questo sentimento puro e genuino.

I giapponesi hanno addirittura un termine che indica un livello di legame più alto di quello che si instaura tra semplici amici: nakama. Non ha un equivalente in italiano ma consiste in un’amicizia che porta la persona ad essere considerata come un membro della famiglia.

In Turchia il concetto di amicizia va di pari passo con il caffè, una delle bevande conviviali per eccellenza. Il detto: «Un caffè ha 40 anni di memoria», significa che un’amicizia iniziata con un caffè è destinata a durare per sempre.

Quindi cosa aspettate? Celebrate la Giornata Mondiale dell’Amicizia, offrendo un buon caffè ad un amico.


Silvia Gullino

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