Attualità - 29 luglio 2024, 08:08

Bra, Luca Barbero protagonista all’EWCC di calisthenics

Ha dominato la specialità endurance nell’evento sportivo svoltosi il 6 e 7 luglio a Monopoli

Luca Barbero (secondo da sinistra) con il trofeo endurance di calisthenics

Luca Barbero (secondo da sinistra) con il trofeo endurance di calisthenics

Ci vuole un fisico bestiale per vincere l’EpicBars World Calisthenics Competition (EWCC) di calisthenics.

Mai come in questo caso la canzone di Luca Carboni è adatta per parlare dell’impresa compiuta dal 24enne Luca Barbero, geometra braidese che solo 5 anni fa si è avvicinato a quella specialità sportiva che viene anche chiamata ginnastica artistica di strada, perché impegna gli atleti in figure ginniche a corpo libero, sfruttando la sola forza delle braccia e degli addominali.

Luca ha dimostrato il suo talento alla EWCC di calisthenics che si è svolta il 6 e 7 luglio scorso a Monopoli, in Puglia. Un evento a cui hanno preso parte 12 atleti professionisti internazionali e che ha mescolato elementi di sport, cultura urbana, musica e consapevolezza ambientale in due giorni memorabili.

In contemporanea alle gare di open, valide per partecipare ai prossimi mondiali, si sono svolte anche le gare di calisthenics specialità endurance cioè di resistenza nell’esecuzione di un trittico di esercizi (trazioni alla sbarra dette anche pull-up, piegamenti alle parallele alte detti anche deep e piegamenti sulle parallele basse detti anche push-up).

Proprio in questa specialità, Luca Barbero ha vinto il primo premio, sfidando 19 altri partecipanti provenienti da tutta Italia. Ha sostenuto prove di resistenza fisica, frutto di un duro allenamento, che però ha dato i suoi frutti. Complimenti, ma vogliamo saperne di più.

Il calisthenics in pillole

Il calisthenics è una forma di allenamento fisico che si concentra sull’uso del peso corporeo per sviluppare forza, resistenza, flessibilità e agilità. Questo tipo di allenamento si basa su esercizi che coinvolgono movimenti naturali come piegamenti, trazioni, squat, affondi e molte altre varianti. Una delle caratteristiche distintive del calisthenics è che può essere praticato ovunque, senza la necessità di attrezzature costose o di un ambiente specifico. Inoltre, offre una vasta gamma di varianti che consentono a persone di diversi livelli di abilità di partecipare e progredire gradualmente.

Origine

“Calisthenics” è il corrispondente inglese del termine italiano “callistenico” o “calistenico”, un aggettivo qualificativo che si riferisce all’ormai noto metodo o sistema di allenamento basato sulla ginnastica a corpo libero, oppure ad uno specifico esercizio o workout, che coinvolge esercizi di forza e flessibilità come flessioni, trazioni, affondi, squat, plank, ponte, handstand e molte altre, come abbiamo già detto.

Etimologia

Il termine plurale calisthenics viene quasi sempre usato come abbreviazione di “calisthenics exercises” (esercizi calistenici). L’etimologia di questo aggettivo, frequentemente utilizzato come sostantivo (abbreviazione di calisthenic training / workout), trae origine con tutta probabilità dall’unione delle parole greche “kallos”, che significa bellezza (per enfatizzare il piacere estetico che deriva dalla perfezione del corpo umano) e “sthenos”, che vuol dire forza (grande forza mentale, coraggio, forza fisica e determinazione). In un certo senso, racchiude l’essenza del calisthenics stesso.

A cosa serve il calisthenics

Il calisthenics include tutti quegli esercizi ginnici, eseguiti in maniera ritmica, atti a sviluppare la bellezza, la forza della figura e l’eleganza dei movimenti. Ha lo scopo di aumentare la forza, la flessibilità e la mobilità articolare sotto sforzo, la produzione e la tolleranza all’acido lattico e la resistenza specifica di breve durata, la capacità funzionale di esercitare forza e migliorare la forma fisica generale (composizione corporea e prestazioni).

Curiosità

La pratica dei calisthenics fu documentata in uso già nell’antica Grecia, ad esempio tra gli eserciti di Alessandro Magno o dagli Spartani nella battaglia delle Termopili.

Silvia Gullino

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