Curiosità - 25 luglio 2024, 12:15

Buona lettura dal Caffè Letterario di Bra con "Il Mammut" di Roberto Turolla

Il libro giusto per combattere il caldo, grazie alla trama ambientata nella gelida Scandinavia

Buona lettura dal Caffè Letterario di Bra con "Il Mammut" di Roberto Turolla

Il caldo vi sta facendo sudare? Allora niente di meglio che un bel ghiacciolo alla menta e un libro da leggere! Soprattutto se saprà portarci in luoghi molto freddi, per mitigare, almeno con il pensiero, la canicola che ci opprime.

È il caso del romanzo "Il Mammut" di Roberto Turolla (Golem Edizioni), che vi farà viaggiare fino nella gelida Scandinavia. Se poi aggiungiamo che è fresco di stampa, sarà davvero impossibile avvertire il caldo torrido di questi giorni.

La trama ruota attorno a una piccola comunità di minatori e si concentra in particolare sulla vita di uno di loro, soprannominato "il Mammut". La ragione del nomignolo sta nella sua forza prodigiosa e nella sua durezza ai limiti della misantropia, che viene bilanciata da slanci improvvisi di abnegazione, quando c’è di mezzo la vita o la morte. In un'alternanza di capitoli tra presente e passato, il lettore entrerà in contatto con quest'uomo dai modi spicci, sbrigativi, a volte rudi, temprato dalle fatiche in miniera, dal dolore e dalla sofferenza. Tuttavia, combattendo contro una banda di criminali, affiancato da un ragazzino dal passato tormentato e da un grosso cane da traino, giungerà a un'evoluzione profondissima, riannodando i fili della propria esistenza, e scoprendone significati nuovi.
Un amore perduto, un coltello, una lettera porteranno la vicenda a un parossismo tragico la cui soluzione sarà contenuta in una e una sola parola.

“Il Mammut” è un volume ricco di spunti interessanti per quanto riguarda l’originalità dell’intreccio narrativo, come avrete sicuramente capito, leggendo la sinossi fornita dall'autore.

Se siete disposti a perdere di vista l’orologio, perché troppo immersi nella lettura, allora è il libro che fa per voi.

Un po' di biografia

Roberto Turolla è nato a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1987. Ha vissuto a Murisengo, dove ha frequentato le scuole fino alle medie, per poi proseguire gli studi al liceo classico di Casale. Dopodiché si è trasferito a Torino, dove si è laureato nel 2010 alla triennale in lettere moderne, con una tesi in storia della lingua italiana sui Meridiani di Calvino. Ha poi scelto la specialistica in letteratura, filologia e linguistica italiana, in cui si è laureato nel 2013 con una tesi in linguaggio radiofonico sulla trasposizione di un romanzo di Philippe Forest intitolato "Il nuovo amore da romanzo a radiodramma", che gli ha fruttato un bel 110 e lode. Parallelamente ha sempre coltivato la sua passione per la lettura e la musica, studiando chitarra classica. Dal 2014 segue corsi di scrittura con Massimo Tallone.

Con Golem Edizioni ha pubblicato "Racconti del buio" (2017), "Il salto del salmone" (2018) e "Volley, sempre volley, fortissimamente volley" (2020).
Una curiosità? Roberto Turolla è un autore non vedente dalla nascita, per il quale la letteratura rappresenta un archivio di immagini e immaginazione, il solo mezzo per descrivere la realtà.

Silvia Gullino

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