Attualità - 24 luglio 2024, 18:18

Residenze d’artista in Alta Valle Mongia con il progetto "Strade/Radici"

Grande entusiasmo a Viola Castello per le prime iniziative del progetto dell’Associazione Arborea con l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità

Residenze d’artista in Alta Valle Mongia con il progetto "Strade/Radici"

Una settimana tra le voci e i silenzi di una comunità, per esplorarne l’immaginario e i ricordi, ascoltare i racconti, guardare il luogo e i suoi abitanti con occhi diversi. Una settimana resa ancora più preziosa se si considera che per secoli quella comunità ha gravitato intorno all’albero di castagno, protagonista nobile dell’intera media montagna italiana, oggi al centro di una rinnovata attenzione dopo decenni di sconsiderato abbandono.

È questo il senso delle Residenze d’artista inaugurate a Viola Castello, in alta valle Mongia, dal progetto Roots/Routes (Strade/Radici) proposto dalla neonata associazione culturale Arboréa, una squadra al femminile che estende lo sguardo sull’intero arco alpino cuneese, dalla valle Mongia alla valle Po.

A beneficiare di questa opportunità sono state Anna Benotto, illustratrice piemontese, autrice di libri per adulti e bambini, e Vannina Bernard-Leoni, editrice e scrittrice proveniente dalla Corsica, una terra da sempre consacrata all’albero di castagno e alla sua cultura. Nell’arco di due periodi diversi (dal 1° all’8 luglio Anna Benotto, dal 18 al 23 Vannina Bernard-Leoni), le due artiste si sono immerse nel contesto frizzante dell’alta valle, confrontandosi con una realtà che da alcuni anni sta riscoprendo il valore del proprio patrimonio culturale. 

L’iniziativa è stata resa possibile dal bando “Just Transition” edito dall’European Cultural Foundation, con il sostegno delle principali fondazioni piemontesi tra cui Fondazione CRC. Tra gli obiettivi del bando, l’individuazione di modalità per affrontare il tema della transizione giusta e della sostenibilità ambientale da una specifica prospettiva culturale. La pratica millenaria della castanicoltura di montagna, con i suoi importanti benefici indiretti e il suo impatto positivo sulle economie di prossimità, offre un potenziale di indubbio valore non solo in relazione al passato, ma anche e soprattutto se si rivolge lo sguardo verso il futuro.

Per esplorare appieno questo valore, le due artiste hanno potuto contare sul sostegno del Comune di Viola, partner dell’iniziativa, dell’Associazione Viola Castello 2021, dei Custodi dei Castagneti delle Alpi Liguri della comunità Slow Food, e dei moltissimi abitanti della Valle che hanno aperto le porte delle loro case, condividendo lunghe sessioni di racconti. Nel corso del loro soggiorno, Anna Benotto e Vannina Bernard Leoni sono state affiancate da Simona Rossi, vicepresidente dell’Associazione Arborea, e da Sandro Bozzolo, direttore artistico. Questa prima fase di residenza si è conclusa lunedì 22 luglio, quando nei rinnovati locali delle ex-scuole di Viola Castello, il linguista e poeta Nicola Duberti ha moderato una partecipatissima “serata in lingua violese”, impreziosita da un confronto intergenerazionale intorno ai suoni e al lessico della comunità.

“Sono molto soddisfatta ed orgogliosa” - dice il Sindaco di Viola Romana Daniello - “che il nostro Comune , in particolare la borgata Viola Castello sia stata il luogo ove attraverso questo progetto, finanziato dalla CRC,  molte comunità si sono incontrate, rafforzando il senso ed il valore di quella  violese, riscoprendo luoghi, dialetti, storia e tradizioni.

Un ringraziamento di vero cuore all’Associazione Arborea ed all’Associazione Viola Castello 2021, che sono state il cuore pulsante ed il motore  di questa iniziativa, attraverso i loro volontari, che hanno coinvolto tutta la Valle Mongia.” 

Il progetto “Roots/Routes” proseguirà nei prossimi mesi, con la divulgazione della “Mappa Filmica dei Castagneti Italiani” che verrà presentata in anteprima nazionale a Terra Madre Torino sabato 28 settembre, e si concluderà nella primavera 2025, quando una delegazione di violesi si recherà nel centro della Corsica, per condividere con la popolazione locale le varie progettualità di rilancio della castanicoltura tradizionale.

Nelle parole di Simona Rossi, responsabile del progetto, “si tratterà di un’opportunità per promuovere lo scambio di riflessioni sulla modalità di vivere la montagna e i suoi castagneti, per non perdere l’immenso patrimonio culturale che posseggono nel loro stesso modo di esistere e di documentare nel corso dei secoli il nostro passaggio”.

Oggi guardiamo il castagneto con occhi diversi. 

L’andamento del progetto puo’ essere seguito sui canali Instagram e Facebook di Associazione Arborea

IG associazione_arborea_

FB associazione arborea  

c.s.

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