Attualità - 24 luglio 2024, 12:14

Cuneo, gli ambientalisti diffidano la giunta sulla riqualificazione di piazza Europa: “Pronti a chiedere risarcimento se abbattete i cedri”

Per gli scriventi – che hanno contattato sia la sindaca che il governo centrale – l’abbattimento dei dieci alberi sarebbe privo di qualunque ragione e logica, e chiedono quindi una rimodulazione del progetto. Ma l’amministrazione procede veloce verso l’approvazione del piano tecnico-economico

Foto: Simone Giraudi

Foto: Simone Giraudi

Ammonterebbe a 2.398.000 euro il risarcimento che le associazioni ambientaliste cuneesi sarebbero pronti a richiedere all’amministrazione comunale del capoluogo nel caso i dieci cedri dell’Atlante di piazza Europa venissero effettivamente abbattuti. La somma è stata raggiunta sommando i danni derivanti dalla mancanza degli alberi, e seguendo il metodo ProArbora, frutto di un progetto della Regione Lombardia.

A dichiararlo in due lettere – una rivolta alla sindaca Patrizia Manassero e l’altra al governo centrale – le associazioni stesse, nello specifico Bruno Piacenza di Legambiente Cuneo, Domenico Sanino di Pro Natura Cuneo, Alberto Collidà di Italia Nostra Cuneo e Armanda Bellazzini di Di Piazza in Piazza.

Le sigle proseguono quindi nell’esprimere la propria contrarietà rispetto all’abbattimento dei cedri, per l’amministrazione conditio sine qua non per la riqualificazione del sagrato della piazza stessa. Si rendono disponibili a un confronto atto a una revisione del progetto che contempli la salvaguardia delle piante – definendosi, nella massiva rivolta al governo, tutt’altro che contrari alla riqualificazione di per sé – e diffidano l’amministrazione dal procedere con l’ultimo progetto presentato.

Non è ammissibile decidere l’abbattimento delle piante senza la presenza di motivate ragioni di precaria stabilità e conseguenti rischi per la sicurezza delle persone – si legge nella lettera alla sindaca di Cuneo -. Per quanto ci è dato sapere la decisione è stata presa sulla base di una semplice valutazione ‘visuale’ e non con perizie sullo stato di salute degli alberi in questione.
Secondo l’articolo 15 delle norme di attuazione del Piano Regolatore, poi, il verde naturale piantumato esistente in città dev’essere mantenuto, per cui l’abbattimento previsto richiederebbe la modifica di tale articolo
”.

Qualora, in modo immotivato, si attui l’abbattimento dei cedri le scriventi associazioni valuteranno la possibilità di chiamare in causa l’amministrazione comunale per danno ambientale, sanitario e paesaggistico, sull’esempio di come sentenziato dal Tribunale di Torino (giudice Ludovico Sburlati) il 30 maggio scorso a proposito dell’alberata di corso Belgio”.

Pronto all’approvazione il piano tecnico-economico

Ma le lettere arrivano a poche ore di distanza dall’ultimo Consiglio comunale, dove piazza Europa è stata - ancora – parte importante delle discussioni.

Nella serata di lunedì 22 luglio, infatti, ampia è stata la rappresentanza dei residenti contrari all’abbattimento dei cedri e firmatari di una petizione per dimostrare la propria posizione all’amministrazione comunale: le firme – si parla di oltre cinquemila – sono state raccolte ma non ancora presentate, e proprio in sede di Consiglio c’è stato l’atteso confronto con la sindaca, che si è dimostrata aperta a un incontro.

Ma dai banchi della giunta – durante la discussione dell’interpellanza presentata da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) – una notizia che certo non aiuta a seppellire l’ascia di guerra: l’assessore Luca Pellegrino ha sottolineato come gli uffici stiano vagliando il piano tecnico-finanziario del progetto contestato, inviato loro all’inizio della scorsa settimana. E che potrebbe andare in approvazione se non già nella settimana in corso probabilmente nella prossima.

Simone Giraudi

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