Attualità - 23 luglio 2024, 16:28

Estate di stallo per il biodigestore di Borgo, con l’attesa del progetto aggiornato dell’ACDA

Se ne è parlato ieri (lunedì 22 luglio) in Consiglio comunale a Cuneo grazie all’interpellanza di Paolo Armellini (Indipendenti): la sindaca ha dato conto dell’ultima riunione della Conferenza dei Servizi

La "nuova" area di San Nicolao dopo l'ampliamento

La "nuova" area di San Nicolao dopo l'ampliamento

Si è tornato a parlare di biodigestore, nel Consiglio comunale di Cuneo: la prima serata di consesso occorsa ieri (lunedì 22 luglio) ha visto infatti il dibattito in merito all’interpellanza del consigliere Paolo Armellini (Indipendenti), da sempre uno dei più accaniti sostenitori del “no” alla proposta di ampliamento dell’area borgarina di San Nicolao.

L’ultimo aggiornamento sul progetto – datato lo scorso 20 giugno – ha visto la Conferenza dei Servizi recepire il via libera sulla compatibilità ambientale e sul rilascio delle autorizzazioni connesse, evidenziando il superamento delle numerose problematiche oggetto di discussione e la necessità di procedere. L’iniziativa si avvale inoltre di un finanziamento PNRR pari a 12.851.000 euro.

Nel corso della Conferenza sono stati raccolti i pareri dei vari rappresentanti degli Uffici provinciali, dell’ARPA, dell’ASL CN1, del Parco Fluviale Gesso e Stura. I rappresentanti di ACSR SpA si sono resi disponibili ad attuare le prescrizioni e le ulteriori richieste avanzate nel corso della Conferenza, controdeducendo in particolare alle osservazioni legali e tecniche del Comune di Borgo San Dalmazzo (da sempre, strenuo oppositore del progetto).

Armellini: “Rischiamo l’ennesimo ecomostro inutilizzato”

Armellini – chiedendo aggiornamenti direttamente alla sindaca - ha presentato il contenuto dell’interpellanza partendo da un concetto iniziale, ovvero quello – per lui erroneo e, addirittura, perverso – del rifiuto come risorsa invece che come pericolo: “Così, appare indubbiamente conveniente insediare un impianto che più rifiuti ingurgita e a più incentivi permette di accedere. Essere virtuosi nella riduzione dei rifiuti, quindi, è anti-economico e sbagliato per chi sostiene il progetto”.

Serve invece partire dal concetto opposto per poter considerare per esempio il fatto che la percentuale di differenziata a Cuneo non aumenta da tre anni – ha concluso -. Sussiste il serio rischio che, finite le agevolazioni, quel che ci rimarrà sarà soltanto un ecomostro inutilizzato, il cui funzionamento peserà sulla salute dei nostri figli”.

Inconcepibile che non si capisca il fatto che la quantità di rifiuti per far funzionare lo stabilimento non si raggiungerà mai – ha aggiunto Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) -. E questo sarà quindi un intervento senza senso e scopo”.

L’ACSR in cerca di parei e autorizzazioni ulteriori

La sindaca Patrizia Manassero ha risposto illustrando come la fase attuale sia una di “raccolta dei pareri e delle autorizzazioni, l’assegnazione della progettazione definitiva avverrà in seguito, perché il documento dovrà considerare tutte le prescrizioni necessarie. L’obiettivo è, ovviamente, la conclusione lavori entro il giugno 2027”.

Rispetto ai rifiuti, poi, mi sento di auspicare che il materiale umido che verrà conferito nell’impianto in futuro non vada a diminuire in futuro – ha aggiunto la sindaca -: significherebbe l’affidarsi totale al cibo da grande distribuzione, e su questo credo si debba riflettere”.

Simone Giraudi

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