Attualità - 23 luglio 2024, 18:42

Cuneo, giunta e Consiglio levano gli scudi a difesa dei lavoratori Axactor

Nella seconda serata dell’assise del mese di luglio Claudia Carli (PD) punta l’attenzione sulla situazione derivata dalla paventata ricollocazione. La sindaca: “Cento persone sono cento famiglie, una questione tutt’altro che irrilevante”

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

Uno schiaffo all’occupazione nel territorio cuneese, tra l’altro evitabile se ci fosse l’interesse e la volontà di farlo da parte dell’azienda. Ci schieriamo assieme ai lavoratori e alle lavoratrici e auspichiamo si possano battere tutte le strade possibili per evitare questo triste epilogo”.

Parole dure quelle che la capogruppo PD nel Consiglio comunale di Cuneo Claudia Carli ha riservato a commento dei fatti che riguardano la sede cuneese dell’azienda Axactor, che investe in portafogli di crediti deteriorati e offre servizi nell'ambito del recupero crediti, balzata agli onori della cronaca per la decisione di una ricollocazione che rischia di lasciare a casa cento addetti.

Una notizia che genera forte preoccupazione – ha aggiunto Carli, ricordando lo stato di agitazione lanciato dalle sigle sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs Uil -. I lavoratori e le lavoratrici  subiscono una decisione, quella di spostarli nelle provincie di Milano, Milazzo e Grosseto, che inevitabilmente porterà alla dimissione di molti di loro a partire dal 1° gennaio dell’anno prossimo”.

A unirsi alla levata di scudi a favore dei lavoratori Axactor anche i consiglieri di minoranza Giancarlo Boselli e Claudio Bongiovanni. Ma soprattutto Franco Civallero: “Dispiaciuto per questa situazione, perché quando un’azienda cerca di delocalizzare una propria sede è perché, implicitamente, vuole liberarsi dei suoi lavoratori – ha detto -. Il primo proprietario di Axator era un cuneese e negli anni ne sono cambiate diverse: Cuneo non può perdere tutti questi posti di lavoro”.

Appare davvero un invito al licenziamento, e questo ci preoccupa molto; cento persone sono cento famiglie, una questione tutt’altro che irrilevante – ha concluso poi la sindaca, Patrizia Manassero -. Unisco la preoccupazione della giunta a quella del Consiglio: abbiamo già trasmesso ai sindacati la disponibilità della presenza a tutti gli incontri utili che avranno luogo”.

Simone Giraudi

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