Cronaca - 22 luglio 2024, 13:30

Raid notturno, distrutti gli alveari di Stefano Cugno, giovane apicoltore saviglianese

I fatti sono accaduti nella notte del 17 luglio a San Germano Chisone, dove il ragazzo aveva un apiario da circa un mese. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Villar Perosa

Raid notturno, distrutti gli alveari di Stefano Cugno, giovane apicoltore saviglianese

Arnie rovesciate e api morte per un danno tra i 10 e i 15.000 euro. Qualcuno nella notte tra il 17 e il 18 luglio ha preso di mira l’apiario del giovane saviglianese Stefano Cugno, in un prato tra le borgate Turina e Burno di San Germano Chisone.

Le api erano lì da poco più di un mese: “Era la prima volta che le mettevo qui, perché mio fratello si è trasferito in paese e mi dava una mano – racconta ancora scosso Cugno –. Ho api nel Cuneese, nel Torinese e nel Canavese e non mi era mai successa una cosa simile. Persino gli abitanti della Turina sono dispiaciuti”.

L’apicoltore aveva posizionato nel prato 30 alveari che potevano generare altre 60 famiglie: di quelle 90 potenziali, però, si è ritrovato solo con 3 intatte. Molte api sono morte schiacciate o ‘cotte’ dal miele che è colato loro addosso: “Io sono arrivato a mezzogiorno per cercare di riparare al danno. Avevo già raccolto il miele di tiglio, ma c’era ancora quello di castagno”.

Proprio la presenza di miele ha attirato anche numerose api degli allevamenti della zona, scatenando una lotta tra di loro per il cibo. Sul posto è arrivato anche un apicoltore famoso della zona, Emiliano Barbato: “Ci conosciamo ed era dispiaciuto per l’accaduto”. A lui, tre anni fa, avevano rubato 23 alveari. E come allora l’ipotesi è che si tratti di qualcuno che conosce il mestiere.

Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Villar Perosa e sabato l’apiario è stato completamente rimosso: “Spiace, anche perché quest’anno nelle altre zone la stagione era complicata e qui stava andando bene – rivela Cugno –. Questo fatto fa pensare e il prossimo anno non so se porterò ancora api in giro o cosa farò, perché il timore che possa accadere di nuovo una cosa simile, c’è”.

Tanto lavoro distrutto in una notte.

Intanto, la sua compagna Francesca Saraco ha lanciato una raccolta fondi su gofundme per dare un segnale positivo in un momento di sconforto: “Mi rivolgo a tutti coloro che credono nell’importanza dell’apicoltura. Chiedo sostegno e solidarietà per poterlo aiutare a rimettere in piedi la sua attività”.

Al momento sono stati raccolti 1.300 euro su un totale di 8 mila.

Un fatto analogo era accaduto nel 2021, quando Mattia Landra, apicoltore della Valle Maira, aveva trovato le sue settanta arnie distrutte. Un atto vandalico, nel Cavanese, analogo a quello accaduto ora al giovane saviglianese. Mattia aveva ricevuto un'enorme solidarietà da parte di oltre 2.300 donatori, addirittura dagli Stati Uniti.

redazione

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