Cronaca - 20 luglio 2024, 14:54

La "marmotta" manca il colpo: banda del Bancomat a mani vuote a La Morra

In fiamme a Novello l’auto utilizzata dai banditi che hanno tentato l’assalto allo sportello di Banca d’Alba

La filiale Banca d'Alba di via Vittorio Emanuele II a La Morra, presa di mira dai ladri

La filiale Banca d'Alba di via Vittorio Emanuele II a La Morra, presa di mira dai ladri

Molto rumore per nulla. Questo l’esito del colpo tentato dal gruppo di banditi che nelle prime ore di questa mattina, sabato 20 luglio, ha tentato l’assalto al Bancomat della filiale Banca d’Alba di via Vittorio Emanuele II a La Morra, nel capoluogo del centro vinicolo. 

E’ toccato ai Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Bra, insieme agli agenti della Polizia Locale del centro langarolo, raccogliere elementi sull’esplosione che, quando erano le 4.30, ha fatto sobbalzare le persone al lavoro in un vicino pastino, mentre molti residenti disturbati nel sonno potrebbero hanno scambiato il boato per una ripresa del temporale che poche ore prima aveva imperversato sul paese. 

Un’azione velocissima, durata pochi minuti, quella messa in atto da quattro banditi, vestiti di nero e dai volti travisati, arrivati sul posto a bordo di un’auto che, verosimilmente, è quella andata poi a fuoco poco più tardi in una zona ai piedi di Novello.

Qui con tutta probabilità il commando aveva piazzato una vettura "pulita" con la quale darsi alla fuga una volta realizzato il colpo, considerato anche che il centro di La Morra è sorvegliato da numerose telecamere. 

E’ toccato ai Vigili del Fuoco di Alba e ai volontari di Dogliani spegnere le fiamme mentre i banditi si lasciavano alle spalle il paese avendo provocato importanti danni, ma sostanzialmente a mani vuote. 

Detto infatti che il riserbo degli inquirenti sulla vicenda è massimo, per comprensibili esigenze investigative, pare infatti che qualcosa sia andato storto nell’azione che avrebbe dovuto consentire al piccolo commando di fuggire asportando il contenitore del Bancomat in cui è riposto il denaro.

I banditi sarebbero ricorsi alla tecnica della "marmotta", nomignolo affibbiato alla scatoletta colma di polvere da sparo utilizzata dai criminali in luogo del gas esplosivo. L'ordigno viene infilato nella bocchetta del Bancomat e azionato mediante una miccia. La piccola bomba artigianale è effettivamente esplosa ma, forse per la particolare altezza dello sportello, qualcosa sarebbe andato storto. La deflagrazione si sarebbe sfogata all’interno del locale lasciando intonsa la parte della cassaforte contenente il denaro e costringendo i ladri a una ingloriosa ritirata.   

Ezio Massucco

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