Attualità - 20 luglio 2024, 18:27

In un mese gli accessi al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Verduno su del 10%. "Colpa del caldo e di alcun virus influenzali"

Il primario Massimo Perotto spiega i cambiamenti legati al periodo estivo. "Il 30% dei pazienti ha più di 65 anni: sono numerosi i casi di disidratazione, ma la situazione è sotto controllo"

In un mese gli accessi al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Verduno su del 10%. "Colpa del caldo e di alcun virus influenzali"

Il primario Massimo Perotto spiega i cambiamenti legati al periodo estivo. "Il 30% dei pazienti ha più di 65 anni: in questa fascia sono diversi i casi di disidratazione, ma la situazione è sotto controllo"

Un aumento degli accessi nell'ultimo mese, soprattutto per quando riguarda gli anziani, ma la situazione al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Verduno è sotto controllo e sovrapponibile al 2023 per quanto riguarda gli effetti del caldo sui pazienti, come ci spiega il primario Massimo Perotto: "I dati sono simili all'anno scorso: gli accessi al Pronto Soccorso sono un po' più alti, ma si tratta di un trend generale, non soltanto riferibile a questo periodo".

C'è qualche situazione particolare?
"Guardando i dati di quest'ultimo mese siamo a un aumento degli accessi, intorno al 10%, parliamo di un totale di 165-170 ingressi al giorno".

Quali sono le cause?
"Sicuramente il caldo incide soprattutto sui pazienti più fragili e più anziani, in cui il rischio di disidratazione è maggiore. Ci sono stati, inoltre, anche dei picchi di virus influenzali, con forme di gastroenterite più debilitanti viste le alte temperature. Si tratta di forme virali che ormai stanno un po’ perdendo la stagionalità, nel senso che, mentre prima erano principalmente concentrate in certi periodi dell'anno, ora questa tendenza sta scemando".

Per quanto riguarda i colpi di calore?
"Codici rossi a causa del calore e dell’aumento delle temperature non ci sono stati fino ad adesso. In ogni caso dovessero verificarsi, è prevista una particolare organizzazione già attuata lo scorso anno: i pazienti che dovessero presentarsi con sintomatologie legata ai colpi di calore sono registrati come codici arancioni o rossi, già come definizione di protocollo di triage".

Il periodo estivo comporta delle variazioni organizzative?
"Non cambiamenti significativi, anche in un momento in cui a livello locale c'è un limitato incremento dei casi di Covid".

Quali sono i pazienti che soffrono di più il caldo in questo periodo?
"Il paziente anziano fragile è sicuramente il più esposto, in questo periodo arrivano soggetti con un quadro di disidratazione e un peggioramento delle condizioni preesistenti. Sicuramente il picco delle ultime settimane di virus intestinali con sintomi gastroenterici ha aumentato il rischio di disidratazione, non solo negli anziani, ma anche in soggetti non predisposti e in buone condizioni di salute".

Lei ha parlato di un aumento degli accessi. Parlando di quelli totali, ci può dare una differenziazione in base all'età?
"Allora, nell'ultimo mese gli accessi sono stati 5196, di questi 1580 sono stati pazienti con più di 65 anni, una percentuale del 30%. Aggiungo un dato: il 15% degli accessi totali è stato rappresentato da pazienti con più di 80 anni".

 

Daniele Vaira

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