Attualità - 19 luglio 2024, 11:21

Il comitato No Biometano a Govone: “Il Comune può ancora agire e deve farlo in fretta”

Pubblichiamo la replica alla nota stampa diffusa dalla nuova amministrazione comunale di Govone riguardante il progetto della centrale di produzione Biometano in frazione Canove

Il comitato No Biometano a Govone: “Il Comune può ancora agire e deve farlo in fretta”

Dal Comitato No Biometano a Govone riceviamo e pubblichiamo

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La notizia, riportata da alcuni media, che la nuova amministrazione comunale abbia deciso di assumere una posizione netta e pubblica contro il progetto della Govone Biometano Srl, ci riempie di gioia e ci auguriamo possa, anche se tardivamente, contribuire a coronare il lavoro di questo Comitato che, in tutte le circostanze, ha messo in campo ogni iniziativa per fermare il progetto.

Dice testualmente l’amministrazione nella sua dichiarazione: “A fronte della visione e valutazione degli elaborati progettuali e degli atti del procedimento, l’amministrazione comunale dichiara il proprio parere contrario alla realizzazione dell’impianto di produzione di biometano previsto in frazione Canove”.

L’amministrazione comunale precisa poi come intenderebbe procedere da ora in avanti, in sintesi:

1. Vigilare sull’operato della Govone Biometano Srl nel caso decidesse, avendone in questo momento la facoltà, di iniziare i lavori;

2. Nel caso in cui il Tar nell’udienza del 29 ottobre dovesse rigettare il progetto, nel caso dovesse tenersi successivamente una nuova conferenza dei servizi presso la Provincia, dichiara fin da ora che formalizzerà il proprio parere contrario.

 

Rispetto a questa linea di comportamento, mentre condividiamo e apprezziamo quanto riportato al punto 2, non possiamo però condividere che in questi importanti mesi si assuma una posizione attendista.

È vero che il Comune non è l’unico decisore in merito alla realizzabilità o meno del progetto, specialmente al punto in cui siamo, ma è altrettanto vero


che la formale presa di posizione di tutto il Consiglio Comunale può ancora essere di grande aiuto anche nelle nostre circostanze.

A tal riguardo, ricordiamo che ci sono due punti importanti ancora pendenti che possono giocare a nostro favore:

1. L’approvazione dei fondi da parte di GSE che, su delega del Governo, è un soggetto attuatore di diverse misure introdotte dal PNRR, che è

stato da noi informato, come la legge prescrive, che c’è un contenzioso in corso al TAR. Senza quei fondi il progetto non potrà essere realizzato;

 

2. Il ricorso al TAR da noi promosso, che tratterà e deciderà nel merito il prossimo 29 ottobre.

 

Ciò premesso chiediamo al Comune che con la massima urgenza assuma le seguenti iniziative:

 

1. Tenuto anche conto della recente interrogazione del gruppo di minoranza “Uniti per Govone – Cambiare si può”, nella persona del Capogruppo Consiliare Serpentino Stefania che invitava il comune ad assumere una posizione ufficiale sul progetto, convochi con urgenza il Consiglio Comunale per deliberare unitariamente contro il progetto, con l’impegno ad assumere ogni ragionevole sforzo ed iniziativa per evitare la costruzione dell’impianto;

2. Trasmetta formalmente la delibera alla Provincia e a tutti gli Enti partecipanti alla Conferenza dei Servizi dello scorso novembre che approvò il progetto;

3. Trasmetta formalmente la delibera sia al TAR che al Consiglio di

Stato;

4. Trasmetta formalmente la delibera a GSE ribadendo la contrarietà al finanziamento dell’impianto;

5. Informi formalmente sia Govone Biometano Srl, sia Snam Spa che Ferrero Spa circa la posizione che la nuova amministrazione, incluso il gruppo di minoranza, ha assunto, invitandoli, per l’interesse e la decisione del territorio, a rinunciare al progetto.

 

Queste azioni proattive ed urgenti danno al Comitato e ora anche al nuovo Consiglio Comunale maggiore possibilità di bloccare un progetto che a Govone nessuno vuole. Insieme si può vincere nell’interesse della collettività govonese e roerina.

 

 

Il Presidente per conto del Direttivo. 

Fabio Pelazza

Redazione

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