Cronaca - 19 luglio 2024, 10:30

La morte di Anisa: indagati il gestore del parco e la volontaria responsabile del gruppo parrocchiale

Si procede nell’ipotesi di omicidio colposo. L’iscrizione un atto dovuto per consentire alle parti di nominare consulenti in vista degli accertamenti autoptici affidati questa mattina dalla Procura

La morte di Anisa: indagati il gestore del parco e la volontaria responsabile del gruppo parrocchiale

Sono due al momento i nomi degli indagati iscritti nel fascicolo per omicidio colposo aperto dalla Procura della Repubblica di Cuneo sulla morte di Anisa Murati, la bimba di Demonte che ha perso la vita nel lago balneabile del Bioparco Acquaviva di Caraglio

Si tratta del gestore dell’area verde di frazione Bottonasco, Roberto Manzi, e all’educatrice diciottenne indicata come la responsabile del gruppo di sette animatori – tra loro due ragazzi soltanto sono maggiorenni, mentre l’età degli altri, tutti impegnati a titolo di volontariato, arriva ai quindici anni – cui era affidata la sorveglianza della cinquantina di bambini che nella mattinata di giovedì aveva preso parte alla gita organizzata dal centro estivo parrocchiale della Valle Stura

Un atto dovuto, fanno intendere gli inquirenti. Legato anche alla necessità di garantire i diritti della difesa in vista degli accertamenti intanto disposti dalla Procura della Repubblica

Proprio questa mattina, venerdì 19 luglio, il sostituto Alberto Braghin, che segue l’indagine insieme al procuratore aggiunto Ciro Santoriello, ha infatti incaricato il medico legale Federico Quaranta di effettuare l’autopsia sul corpo della bambina, secondogenita di una coppia di origine albanese, da anni residente a Demonte. 

Dal medico si attendono indicazioni innanzitutto sulla causa che ha effettivamente determinato la morte della bambina, per avere conferma che la questa sia sopraggiunta per annegamento – ad oggi l’ipotesi più realistica – ed escludere di poterla invece ricondurre ad accadimenti anche diversi, come nell’ipotesi di una congestione.  

Un ulteriore dubbio da fugare, mentre la ricostruzione dei diversi passaggi che verosimilmente hanno portato al consumarsi della tragedia sono legati alle decine di testimonianze che i militari del Reparto Operativo Carabinieri di Cuneo hanno raccolto nelle ore immediatamente successive al fatto, per ricostruire un quadro il più possibile preciso di quanto accaduto all’intero del bioparco in quelle ore. 

Ezio Massucco

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