Eventi - 16 luglio 2024, 19:00

Torna a Verzuolo, giovedì 25 luglio, la "Pastasciutta Antifascista"

Un evento che si svolge in molti paesi italiani per ricordare i fratelli Cervi e riaffermare i valori dell'antifascismo

Torna a Verzuolo, giovedì 25 luglio, la "Pastasciutta Antifascista"

La pastasciutta, simbolo della cucina italiana e piatto ricco di tradizione, assume un significato speciale ogni anno il 25 luglio.

In questa data che ricorda l'anniversario della caduta del regime fascista, con l’arresto di Mussolini, in molte città d'Italia si organizza la "Pastasciutta Antifascista", un evento nato da un gesto semplice ma carico di valore compiuto dai fratelli Cervi nel 1943.

Per il terzo anno consecutivo anche la sezione Anpi Verzuolo-Valle Varaita, con il patrocinio del Comune di Verzuolo e la collaborazione della Proloco, organizza l’appuntamento della “Pastasciutta Antifascista” giovedì 25 luglio alle 19 al Parco della Resistenza, dietro Palazzo Drago, per proporre una cena a base di pastasciutta, ma non solo.

Per motivi organizzativi la pastasciutta verrà servita alle 20 con acqua, vino e pane.

Offerta libera a partire da 8 euro

Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare un antipasto o un dolce da condividere con i commensali.

Prenotazione obbligatoria entro martedì 23 luglio (fino ad esaurimento posti) tramite WhatsApp al numero 349-8937483.

Parchè la “Pastasciutta antifascista”?

Non tutti sanno che la pastasciutta è stata la protagonista di un episodio legato alla caduta del regime fascista il 25 luglio del 1943.

Quel giorno, a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, nella carenza di cibo del tempo di guerra, Alcide Cervi con i 7 figli (figure divenute simbolo della Resistenza) tornando dai campi appresero la notizia della caduta di Mussolini.

Per festeggiare la famiglia Cervi comprò a credito dal caseificio farina, burro, formaggio e preparò per tutto il paese, nella piazza centrale, pastasciutta per festeggiare la fine della dittatura e del fascismo.

Dopo la festa però la guerra continuò peggio di prima con un finale tragico per loro con la successiva occupazione nazista e la costituzione della Repubblica collaborazionista di Salò.

La famiglia Cervi venne drammaticamente colpita pochi mesi dopo con l’assassinio da parte dei fascisti dei suoi sette figli che furono prima catturati e poi fucilati il 28 dicembre 1943, mentre il padre Alcide riuscì a sopravvivere, vivendo fino all'età di 95 anni, diventando quindi, insieme alla sua famiglia, un vero e proprio simbolo della Resistenza partigiana.

La Pastasciutta Antifascista non è solo un pasto, ma un evento ricco di significato che unisce le persone, le invita a riflettere sui tragici eventi del passato e a tenere viva la memoria e riaffermare l’impegno nella difesa dei valori democratici.

Anna Maria Parola

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