Attualità - 16 luglio 2024, 07:17

Un vigneto e un percorso pedonale tra il castello della Manta e quello di Verzuolo

Sono le novità principali emerse dal convegno "12 mesi di castello: idee, progetti e collaborazioni future" a cui hanno partecipato il proprietario del maniero, Graziano Rustico, il sindaco di Verzuolo Giampiero Pettiti e molte autorità giunte in occasione della Sagra dell’Agnolotto e del Villuccio

Le autorità presenti al convegno sul Castello di Verzuolo con il sindaco Giampiero Pettiti e il proprietario Graziano Rustico

Le autorità presenti al convegno sul Castello di Verzuolo con il sindaco Giampiero Pettiti e il proprietario Graziano Rustico

La realizzazione di vigneto con una relativa borsa di studio e un percorso pedonale che unisca il castello di Verzuolo con quello della Manta sono le due principali novità emerse sabato scorso 13 luglio durante il convegno: "12 mesi di castello: idee, progetti e collaborazioni future" tenutosi nel parco del maniero sulla collina che sovrasta il paese, alla presenza di molte autorità e di un pubblico attento.

All’incontro, realizzato nell’ambito dei tre giorni dedicati alla Sagra dell'Agnolotto e del biscotto Villuccio tenutasi da venerdì 12 a domenica 14 luglio, hanno presenziato l’ingegner Graziano Rustico che da poco più di un anno è proprietario del maniero, con lui il sindaco neo sindaco di Verzuolo Giampiero Pettiti assieme al vice Mattia Quaglia, l’assessore Simona Olivero e i consiglieri Alessandro Iodice e Luca Madala.

Pettiti, alla sua prima uscita pubblica dopo le recenti elezioni, ha voluto sottolineare la stretta collaborazione intessuta fin dall’insediamento con il vicino Comune di Manta e con il neo sindaco Ivana Casale, presente alla conferenza con l’assessore alla cultura Stefania Lasagno, annunciando in anteprima l’ambizioso progetto turistico volto a realizzare un sentiero che colleghi i castelli dei due paesi.

Il nostro obiettivo – afferma il sindaco – è quello di unire  il castello della Manta con quello di Verzuolo partendo dalla storia che li accomuna, attraverso un percorso pedonale. Per questo i nostri due Comuni hanno deciso di partecipare a un bando Regionale relativo ai sentieri naturalistici”.

Pettiti citando la  Regione si rivolge al neo assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni che promette il suo interessamento al progetto così, come in qualità della sua delega al ‘cibo’, è rimasto colpito dalla due specialità gastronomiche della sagra dedicata all’Agnolotto e al ‘Villuccio’ un biscotto con nocciole nato da un’antica ricetta.

Tra le autorità presenti al convegno, condotto dal giornalista Andrea Caponnetto,  anche il senatore Giorgio Maria BergeseFederica Barbero neo consigliere regionale; per la Provincia Silvano DovettaRocco Pulitanò dell’Atl Cuneo e Giuliano Degiovanni sindaco di Rossana.

Le altre due novità relative al nuovo corso del castello sono state ideate dal proprietario Graziano Rustico che ha annunciato la realizzazione di un vigneto da fare coltivare dagli studenti del vicino Istituto Agrario di Verzuolo e una relativa borsa di studio.

La mia previsione è di riqualificare il bene in tre anni stringendo le tempistiche burocratiche legate anche alla Soprintendenza. Il prossimo passo è mettere in sicurezza il tetto, riqualificare il verde, dopo aver reso praticabile la scala che porta alle antiche prigioni. È mia intenzione realizzare un vigneto come già c’era 500 anni fa.  Abbiamo quindi pensato di istituire una borsa di studio per la scuola di Agraria di Verzuolo affinché si occupi della cura della vigna.

Questo per riqualificare il verde del castello e il parco che nei secoli passati accoglieva un giardino botanico grazie al suo microclima. Desideriamo riportarlo ai fasti di allora.Continueremo con le visite guidate che sono state fin da subito molto apprezzate, portando più di mille persone negli ultimi sei mesi.

Desidero esprimere la mia gratitudine – conclude Rustico - per l'accoglienza ricevuta dai verzuolesi che mi hanno fatto sentire, fin da subito, ben integrato nella comunità”.

Incalzato dalla domanda di Andrea Caponnetto sull’esistenza del fantasma del castello di Verzuolo, che sta attirando molti turisti appassionati di paranormale e ‘fantasy’,  Rustico non ha voluto dare più di tanto anticipazioni ma ha ammesso che si sta sviluppando un progetto in tale senso con la Proloco.

La tematica del paranormale e del fantasy applicata al castello è quindi stata presa in considerazione e potrebbe diventare un grande polo di attrazione legato alla storia e la cultura che caratterizza il maniero costruito nel 1377 dal marchese di Saluzzo Federico II, sulle rovine di quello che era la struttura primitivo edificata nel secolo XI.

 

La storia del castello e dell’abitato della Villa con l’antica chiesa Parrocchiale è stato tracciato da Daniela Giusiano dell’Acv, Alex Barbero e Gerardo Bonito che assieme a Fabio Calosso (non presente alla conferenza) hanno scritto la tesi di laurea in Architettura dal titolo: “Il castello do Verzuolo. Un bene da riconnettere al patrimonio castellano saluzzese”.

Barbero e Bonito dopo l’apertura del castello fanno da guida ai visitatori.

Daniela Giusiano ha riassunto quanto l’associazione culturale di Verzuolo ha svolto in 35 anni di attività con un excursus sull’antica chiesa parrocchiale posta sotto il castello, facente parte del ricetto sorto alla Villa.

Grazie all’Acv che ha ricercato fondi l’antica chiesa parrocchiale con la sua preziosa torre campanaria è stata restaurata ed è vistabile grazie alla guida dei volontari per l’arte che fanno parte dell’associazione.

Interessante il racconto sulla storia e sulle origini del castello da parte dei due architetti Alex Barbero e Gerardo Bonito laureti in restauro e valorizzazione del patrimonio che lavorano per lo studio di architettura di Roberto Gili di Saluzzo. “Ringraziamo l’Acv e lo storico di Verzuolo Alessandro Baldi dal quali abbiamo attinto alcune fonti per scrivere la nostra tesi sul castello. Il patrimonio archivistico - raccontano i due architetti  – è molto frammentario. Abbiamo consultato degli archivi a Torino fino all’archivio di Stato e dopo la nostra tesi stiamo continuando a lavorare per farlo conoscere a chi viene a visitarlo.

Alla Soprintendenza archivistica di Torino abbiamo scoperto da dei documenti che una delle due torri quadrate del castello, nel 1916 crollò perché non c’erano le gronde per l’acqua piovana. Mentre l’altra torre quadrata fu demolita nel 1938 perché pericolante”.

A fine convegno l’assaggio del biscotto ‘Villuccio’ che con l’Agnolotto d'la Vila è stato protagonista della Sagra tenutasi da venerdì 13 a domenica 14 nel parco del castello di Verzuolo.

Le autorità e le persone presenti all’incontro guidate dal proprietario Graziano Rustico e dagli architetti Barbero e Bonito, hanno poi visitato l’antico maniero che ha ritrovato un ruolo importante nell’identità locale, del tutto degno di essere tutelato e valorizzato nella rete del patrimonio dei castelli del saluzzese. E come ricordato nella tesi a lui dedicata sono state profetiche e sempre attuali le parole scritte nel 1934 dal conte Ademaro Barbiellini Amidei (appartenente all’ultima famiglia nobiliare proprietaria del castello) che dicevano: “È ancor egli un esempio magnifico di resistenza e di vittoria sul tempo”, ma la sua fortuna non è ancora finita ed oggi egli attende fiducioso, nel rinnovato volgere degli anni, l’avvento della sua nuova era”.

Il vice presidente della Proloco Mauro Allamando in qualità di portavoce della presidente Margherita Rosso, intenta a cucinare gli agnolotti per le degustazioni gastronomiche dalla sagra a loro dedicata.

Abbiamo tante risorse qui a Verzuolo che nemmeno sapevamo che ci fossero e vanno valorizzate. Ringrazio l’ingegner Rustico per la fiducia data e tutte le varie associazioni che collaborano con noi dalla Proloco dall’Acv (Associazione culturale Verzuolo)  i ‘Ciat ca rampignu’ la Pro Verzuolo e la San e Bun di Falicetto perché tutti assieme cerchiamo di costruire qualcosa per il nostro territorio.

Le visite della domenica hanno raccolto in larga parte turisti da fuori provincia, con addirittura un gruppo giunto da Chieti”.

Sono state migliaia le persone che hanno degustato l’Agnolotto d’la Vila (realizzato secondo una ricetta segreta creata e custodita gelosamente dalla Gastronomia Sale & Pepe e dal Mercà ‘dla Vila) e il Villuccio (dolce nato dalla rielaborazione della tradizione al forno Panatè d’la Vila).

Tanta anche la partecipazione ai concerti e alla rievocazione storica di domenica organizzata dall’associazione verzuolese Orme della Storia che ha permesso di ricordare l’arrivo dei Liguri a Verzuolo.

Anna Maria Parola

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