“Quanto continua ad accadere nel centro storico di Cuneo è inaccettabile: quest’area merita una concreta rinascita”: parole di Enrica Di Ielsi, presidente provinciale dei Centri Storici di Confesercenti Cuneo, che si unisce al dibattito pubblico del capoluogo in merito alle alterne – e, in diversi casi, gravi – vicende vissute nelle ultime settimane da alcune zone del centro storico (come per esempio piazza Boves, teatro di diversi episodi di cronaca).
Di Ielsi – da poco nominata – auspica l’organizzazione di iniziative finalizzate “a un riscatto cittadino dei luoghi che ormai vengono solo citati nelle testate locali per gli spiacevoli fatti di cronaca che da tempo si ripetono”.
“É comunemente noto che ‘fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce’ per questo dobbiamo cambiare musica, e ripartire in positivo: non servono a nulla proteste di piazza, sit-in e manifestazioni – sottolinea ancora - . Serve la collaborazione di tutti, Comune, associazioni di categoria, forze dell'ordine, esercenti e residenti affinché il centro storico di Cuneo diventi il salotto buono della città, quello in cui poter passeggiare tranquillamente fino a tarda sera, ascoltando buona musica, gustando i magnifici prodotti di bar ristoranti bistrot e botteghe”.
Dal Bono: "Serve definire strategia di marketing e rilancio"
Anche Nadia Dal Bono – direttore della Confesercenti provinciale - sostiene la posizione: “Dobbiamo lavorare in sinergia per ridare nuovo lustro a questa parte di Cuneo. Ben vengano, quindi, gli eventi di strada capaci di coinvolgere un pubblico di ogni età, eventi che riguardino tutto il centro storico e non solo alcune parti, ben vengano rassegne musicali, culturali, teatrali, che tengano vivo il centro storico in queste magnifiche serate estive, che permettano di vivere la città come se fossimo a casa”.
“La Confesercenti sarà a fianco delle attività del centro storico supportando le varie iniziative e a disposizione per valutare in sinergia la miglior strategia di marketing e rilancio. Dobbiamo collaborare per riuscire tutti insieme a riportare un clima di serenità e non di terrore” conclude Dal Bono.