Attualità - 15 luglio 2024, 10:14

Attacchi dei lupi, Ciaburro (FdI) chiede un declassamento della tutela: "Indispensabile per salvaguardare territorio ed economia"

L'ordine del giorno dell'onorevole e membro della commissione agricoltura - anche sindaco di Argentera - è stato approvato alla Camera: "Conosco le difficoltà degli allevatori e degli agricoltori"

Monica Ciaburro

Monica Ciaburro

Per arginare il “problema lupi” che attanaglia le imprese agricole, è necessario chiedere a livello europeo un declassamento della tutela dell’animale. A sostenerlo - attraverso un ordine del giorno approvato dalla Camera - è l’onorevole di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro, commissario in Commissione Agricoltura.

Da piemontese e da sindaco del piccolo comune montano di Argentera - sottolinea l’onorevole Ciaburro - conosco molto bene le difficoltà di allevatori e agricoltori nell’affrontare la presenza del lupo nelle nostre vallate. Problema che coinvolge molte altre zone d’Italia”.

Nell’ordine del giorno - del quale Ciaburro è prima firmataria - l’onorevole sottolinea l’importanza di attuare disposizioni urgenti, visto che “sono sempre maggiori i rilievi e le segnalazioni riguardanti la presenza del lupo sul territorio italiano, con particolare riferimento all’area di confine tra Italia e Francia, relativamente all’area delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie, con ripercussioni sul resto del Piemonte. La diffusione dei lupi, per numeri e quantità, sta compromettendo la stabilità dell’habitat nel territorio”. Inoltre non deve essere sottovalutato il fatto che l’adozione, da parte delle autorità francesi, di una strategia di abbattimento e contenimento selettivo della specie lupo nelle aree di confine con l’Italia, sta portando ad una costante e crescente migrazione dei lupi dal territorio francese a quello italiano.

L’insieme di queste due azioni - ha proseguito l’onorevole di Fratelli d’Italia - comporta una progressiva perdita di stabilità nell’habitat territoriale di confine, con ricadute non solo sulla presenza degli animali e la relativa biodiversità, ma anche sulla sicurezza nella conduzione delle attività antropiche, come quelle turistico-ricettive e agricole ed ogni altra attività che implica la presenza dell’uomo”.

Da non sottovalutare, poi, i rischi anche per i cittadini di quelle zone, ed il loro diritto di poter godere del proprio territorio.

In tutta l’area dell’Unione europea, - prosegue Ciaburro - il ritorno dei lupi dopo un lungo periodo di assenza e l'aumento della loro popolazione in nuovi territori ha comportato l’emersione di forti problematiche, come attacchi al bestiame e contrasti con allevatori, soprattutto laddove le misure di prevenzione dei danni non sono pienamente attuate”.

È la stessa Commissione europea - in un report del 20 dicembre 2023 - a certificare che negli ultimi vent'anni le popolazioni di lupi sono notevolmente aumentate ed hanno occupato territori sempre più vasti. “La specie lupo (Canis lupus) - ha ricordato l’onorevole piemontese - è tutelata sia a livello nazionale che comunitario ma è stata la Commissione medesima a proporre di ridurre il livello di tutela e protezione del lupo in ambito europeo, in modo da agevolare le attività di contenimento della specie. L’adozione  di misure di contenimento della specie e di tutela di habitat ed attività umane - sottolinea Ciaburro - sono necessità condivise e non più procrastinabili”.

Per questo con l’odg presentato e approvato alla Camera, Ciaburro impegna il Governo “ad attivarsi presso i competenti tavoli europei per dare il via all’iter di declassamento della tutela del lupo, provvedendo inoltre a disporre un piano di gestione e contenimento straordinari della specie lupo”.

comunicato stampa

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