Curiosità - 13 luglio 2024, 07:11

Silvana Ramello, diplomata a 53 anni all'Istituto Piera Cillario Ferrero di Alba con 100 e lode: "Un sogno costato tanta volontà e fatica"

Residente a Priocca e impiegata in un supermercato, racconta le difficoltà di conciliare lo studio e la vita quotidiana: "Per tre anni ho fatto tante rinunce, la lode è stata davvero una sorpresa"

Silvana Ramello, diplomata a 53 anni all'Istituto Piera Cillario Ferrero di Alba

Silvana Ramello, diplomata a 53 anni all'Istituto Piera Cillario Ferrero di Alba

Una storia in cui si mischiano volontà, ostinazione, un po' di casualità e un sottile filo rosso che, spesso, tiene legati i dettagli ed è capace di regalare un lieto fine.

Silvana Ramello, 53 anni, residente a Priocca e impiegata in un supermercato, ha coronato il suo sogno e lo ha fatto ottenendo il massimo dei voti: si è diplomata all'Istituto Piera Cillario Ferrero di Alba con 100 e lode. Un risultato che le è costato molta fatica, un desiderio che ha origine lontane come racconta lei stessa: "Finire gli studi era un sogno che avevo da quando ho frequentato la terza media, ma all'epoca non ho potuto proseguire gli studi a causa della salute di mio padre. Nonostante le insistenze degli altri, in tutti questi anni  avevo proprio accantonato l'idea di rimettermi sui libri, un po', forse per autopunirmi. Mi sono dedicata al lavoro e alla famiglia".

Fino a un episodio particolare che le è successo mentre era al lavoro. "Ho incontrato un cliente che ho scoperto frequentasse le serali e mi ha convinto dicendomi che era una cosa facile. Non proprio: si trattava di  stare a lezione dalle 18 alle 23, tutti i giorni; io finendo di lavorare alle 20.15, mi sono persa buona parte dei corsi e quindi è stata doppiamente dura per me. Riprendere a studiare dopo 40 anni, memorizzare, riabituare la mente, sono state belle sfide. Lo valuto un percorso pieno di alti e bassi e di momenti in cui ero pronta a lasciare. C'era una vocina che mi diceva: "Ma chi te lo fa fare di faticare così? Perfino agli scritti ho pensato di non andare".

L'epilogo è un 100 lode con i professori che hanno premiato anche un percorso fatto di abnegazione e impegno. "Devo dire che la lode è stata una sorpresa, ma nell'ultimo anno ho vissuto una vita da eremita per lo studio, sacrificando le feste e le mie esigenze:  è stato pesante per le persone che vivono con me e quindi il traguardo è di tutti. Devo dire che sono anche capitata in una bella classe dove ci siamo stimolati e c'è stata una sana competizione".

Nel futuro c'è una piccola porticina lasciata aperta per l'Università: "Ora devo riprendermi, avere cura di me stessa e della mia salute. Per decidere altri passi ci sarà tempo".

Daniele Vaira

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