Attualità - 13 luglio 2024, 09:51

Due gare di Enduro nei boschi del Roero. Con polemiche

Si svolgerà domani a Monteu e Montaldo Roero una prova di Campionato Enduro Piemontese e una di campionato Enduro svizzero. A Sommariva Perno fra una settimana una gara di campionato italiano Regolarità Epoca

Due gare di Enduro nei boschi del Roero. Con polemiche

Si disputerà domani domenica 14 luglio, nei territori comunali di Monteu Roero e Montaldo Roero, la 3° prova campionato regionale Enduro piemontese, insieme alla 7° prova di campionato nazionale Enduro svizzero,

Il circuito si snoderà per 40 km nei boschi e nei sentieri del Roero e verrà ripetuto tre volte dai concorrenti, per un totale di 120 km. L’organizzazione è a cura del Moto Club Roero.

Domenica prossima in un circuito più breve, di circa 3 km, per un totale di 90, si terrà invece a Sommariva Perno la 6a prova del campionato italiano Regolarità Epoca Gruppo 5, gara che implica l’utilizzo di motociclette di costruzione antecedente al 1981, con qualche deroga.

Due competizioni motoristiche a breve distanza che hanno suscitato perplessità e proteste da parte delle associazioni ambientaliste, che nei giorni scorsi hanno reso pubblica la protesta diffondendo un documento, da cui estrapoliamo una sintesi: “Due comuni del Roero, Monteu e Montaldo riusciranno a ripetere una impresa mondiale e cioè di permettere una gara di enduro in un sito valorizzato dall’Unesco: due cose palesemente antitetiche. In più questa volta ospitiamo come buon peso la 7° prova del campionato nazionale di Enduro Svizzero, perché in Svizzera si guardano bene dall’autorizzare gare di Enduro in aree di riguardo come la nostra”.

In effetti lo stato svizzero proibisce le gare di Enduro da anni, tant’è che già nel maggio del 1987 si disputò a Bossolasco una gara del loro campionato nazionale.

Nel documento di protesta, firmato da 12 associazioni ambientaliste del territorio, si legge ancora: “Al di là del discorso ambientale, pensavamo fosse un dato acquisito che le moto Enduro nei boschi e nei sentieri del Roero rappresentano carattere ostativo per il cattivo uso che si fa del territorio, sia per noi roerini che per i turisti che ci scelgono. Questi per buona parte dell’anno vengono perché amano le nostre colline e i nostri boschi, apprezzano i vini e la cucina, cercano il turismo lento dei sentieri e delle piste ciclabili, e vogliono tranquillità, contatto con la natura e il rispetto dell’ambiente, non rumore e inquinamento. Alle due nuove amministrazioni di Monteu e Montaldo e ai rispettivi nuovi sindaci, chiediamo un esercizio di democrazia, in primis di sentire tutte le realtà economiche legate al mondo vitivinicolo, motivato dall’Unesco e dai vigneti di pregio, in seconda istanza chiediamo loro di rapportarsi con le restanti amministrazioni del Roero, riportando nell’alveo delle scelte comuni condivise, queste unilaterali autorizzazioni a gare che non fanno bene al Roero”.

Il neo sindaco di Monteu Roero Paolo Rosso, da noi interpellato, si è riservato di esprimere un’opinione in merito dopo lo svolgimento della gara. La sindaca di Montaldo Roero Claudia Rosso è consapevole delle problematiche: “So benissimo che è una questione spinosa e divisiva. Mi rendo conto, come tutti, che il passaggio delle moto dei boschi arrechi disturbo, ma bisogna considerare tutti gli aspetti, fra cui quello della promozione turistica, che grazie a questo evento fa conoscere le nostre piccole realtà. La Regione Piemonte permette ai comuni di svolgere 2 gare di questo tipo all’anno e gli organizzatori si impegnano a pulire e ripristinare i sentieri, non sempre facili da tenere in ordine. Come amministrazione monitoriamo con attenzione, ma dobbiamo fidarci e considerare che l’indotto di queste manifestazioni è importante, coinvolge molte attività e molti lavoratori del settore, permette alle nostre attività turistiche una buona visibilità e un ritorno economico. Io capisco le posizioni delle associazioni ambientaliste e credo occorra trovare una posizione intermedia e conciliare in qualche modo le posizioni contrapposte”.

Da una parte ci sono la passione di tanti motociclisti, gli interessi e il business di un mondo ampio e internazionale, che coinvolge gli addetti ai lavori e i flussi turistici. Dall’altra ci sono i sentieri, i boschi, gli animali, l’ecosistema di un territorio da difendere.

Da un lato c’è chi dice di tenere puliti i sentieri e di lasciare tutto in ordine al termine delle competizioni, dall’altra chi sostiene che i motociclisti torneranno in periodi non autorizzati a scorrazzare nei boschi, con evidenti disagi per fauna e ambiente.

Arrivare ad un compromesso significa accontentare due posizioni apparentemente inconciliabili.

Per ora le gare di Enduro nel Roero si faranno. Vedremo poi.

Silvano Bertaina

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