Attualità - 10 luglio 2024, 18:54

L'Alta Valle Tanaro ha reso omaggio alla memoria del generale Mario Odasso

Suggestiva cerimonia, sabato 6 luglio, presso il cimitero di Garessio con l'amministrazione locale e il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris che ha ricordato la storia del generale

L'Alta Valle Tanaro ha reso omaggio alla memoria del generale Mario Odasso

Suggestiva cerimonia sabato 6 luglio, cimitero di Garessio, per ricordare il generale Mario Odasso che, dal novembre del 1940 alla fine del 1941, aveva comandato, con il grado di maggiore, il Battaglione Intra nella guerra sul fronte greco albanese.

Il ricordo del “maggiorino” (così veniva chiamato per la sua statura, ndr) nella zona di reclutamento dell’Intra è rimasto molto vivo.

Erano presenti con i vessilli alpini delle sezioni di Intra- Verbania, di Luino e di Ceva e numerosi gruppi dell’Alta Val Tanaro.

A portare i saluti delle rispettive amministrazioni il consigliere Roberto Sandini di Garessio e il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris, che ha brevemente illustrato la carriera militare e l’operato del generale Mario Odasso.


"Mario Odasso, nato a Garessio sul finire dell'800, ha preso parte come giovane ufficiale di complemento alla Grande Guerra e ha avuto un ruolo di grande rilevanza su tutti i fronti dove sono state impegnate le truppe alpine nella Seconda Guerra Mondiale." - ha spiegato Ferraris - "Odasso, con il grado di maggiore, ha comandato il Battaglione Intra, inviato in Albania con la Cuneense dopo il fallito tentativo di occupazione della Grecia. Ha guidato e condotto personalmente una delle poche operazioni militari dell'esercito italiano coronate da successo di quella guerra, prima dell'intervento delle truppe germaniche.

Promosso tenente colonnello, ha preso parte alla Campagna di Russia come Capo dell'Ufficio Operazioni del Corpo d'Armata Alpino e, all'inizio della ritirata, ha svolto una delicata e fortunosa missione speciale.
Nominato Capo di Stato Maggiore del Corpo Alpino, dopo aver organizzato il rientro in Patria dei soldati italiani sopravvissuti alla disastrosa ritirata, è stato gravemente ferito da un bombardamento aereo russo. I postumi della ferita lo hanno poi costretto al ritiro dalla vita militare, conclusa con il grado di generale".

Alla cerimonia è intervenuto anche il Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Gian Piero Maggioni. Al termine il figlio Maurizio ha ringraziato tutti per la partecipazione.

AP

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