Emanuele Vaudano, sindaco di Paesana al suo secondo mandato, è il nuovo presidente ‘traghettatore’ dell'Unione Montana dei Comuni del Monviso. Eletto ieri sera, martedì 9 luglio, dal Consiglio dell'Unione, nella sede di via Santa Croce a Paesana, Vaudano guiderà l'ente per i prossimi cinque mesi e mezzo, ovvero fino alla fine del 2024, con l'obiettivo di portare l'Unione verso un possibile ampliamento con l’entrata, o meglio il rientro, di altri Comuni della valle Po.
La sua presidenza - che succede a quella di Emidio Meirone, sindaco di Sanfront decaduto automaticamente dopo il commissariamento del Comune - non è quindi priva di riserve. Questa scelta rappresenta un dietrofront rispetto alla posizione assunta lo scorso anno da Paesana quando il Comune aveva deliberato l'uscita dall'Unione. Che è poi stata revocata a fine gennaio.
Per la nuova dirigenza dell'Unione Montana dei Comuni del Monviso (che al momento ne conta solo più 6) l’obiettivo è quindi quello di ampliarla per così dare nuova linfa all'ente e creare nuove opportunità per il territorio.
Il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio, al quale era presente il direttore Davide Barra assieme al suo predecessore Paolo Goldoni (ora in veste di consulente), prevedeva la convalida degli eletti e dei nuovi rappresentanti dei Comuni facenti parte dell’Unione Montana del Monviso.
Oltre a Vaudano, che ha presieduto il Consiglio, hanno partecipato all’incontro, in rappresentanza dei sei paesi della valle Po che fanno parte dell’Unione, Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Mauro Nari, neo primo cittadino di Gambasca, Gabriele Donalisio, consigliere comunale di Pagno con delega all’Unione, in sostituzione del sindaco Nico Giusiano, seduto tra il pubblico in platea. Per Sanfront era presente la commissaria prefettizia Marinella Rancurello. Le minoranze erano rappresentate dalle due ex sindache di Brondello Dora Perotto e di Gambasca Cristiana Nasi. Gli unici due Comuni, facenti parti dell'Unione, che hanno una minoranza tra i banchi del Consiglio comunale. Assente Paolo Radosta, neo sindaco di Brondello.
Vaudano ha aperto il Consiglio facendo una premessa: “Nelle scorse settimane abbiamo organizzato incontri con i rappresentanti dei Comuni che non fanno parte dell'Unione, per sondare la loro disponibilità ad entrare nell'ente. Purtroppo, a causa delle tempistiche strette per la convocazione di questo primo Consiglio, non abbiamo potuto approfondire queste 'contrattazioni'. La decisione presa dai sindaci membri dell'Unione è stata quindi quella di nominare un presidente con il compito di traghettare l'ente fino alla fine dell'anno. In questo modo, se nuovi Comuni aderiranno all'Unione, si potrà procedere a una nuova elezione del presidente, o, in caso contrario, a fine dicembre si prenderà una decisione definitiva sul futuro dell'ente".
La scelta del vicepresidente è ricaduta su Gabriele Donalisio consigliere comunale di Pagno con delega all’Unione.
Pro Unione Giacomo Lombardo forte della sua esperienza come sindaco di Ostana per 25 anni e nuovamente rieletto nelle scorse elezioni si dimostra propositivo nei confronti dell’Unione: “Ritengo sia importante rafforzare il concetto dell’Unione. Più Comuni ne fanno parte più si può portare avanti una politica di valle”.
Ha poi preso la parola Gabriele Donalisio: “Durante questi incontri con gli amministratori della valle Po – ha affermato Donalisio - abbiamo avuto dei riscontri positivi da alcuni di essi. Abbiamo quindi deciso di fare la nomina del presidente che sarà comunque rivista una volta che si è riorganizzata la gestione dei servizi alla luce dell’ingresso di altri Comuni. In quest'ottica di temporaneità legata all’implementazione con futuri Comuni.
Dora Perotto, ex sindaco di Brondello che in Unione rappresenta la minoranza, interviene prima della votazione chiedendo con perplessità: "Se non ci fossero comuni interessati ad entrare nell'Unione che succederà a dicembre?".
La Giunta è composta dai sei sindaci dell'Unione, esclusi i due rappresentanti della minoranza.
In chiusura di Consiglio il neo presidente dell’Unione Emanuele Vaudano ha precisato: “Le problematiche collegate all’Unione sono tante, c’è molto su cui si deve lavorare ma abbiamo aperto molti tavoli di lavoro con gli altri Comuni della valle e mi auguro che questi sei mesi possano portare a chiarimenti sulla situazione. Spero che prossimamente non saremo solo noi in questo Consiglio, ma molti più Comuni”.
L'Unione Montana dei Comuni del Monviso si trova quindi a un bivio. Da una parte, la possibilità di un nuovo slancio grazie all'ampliamento con l’entrata di nuovi Comuni. Dall'altra, il rischio di una stagnazione o addirittura di una chiusura. Il futuro dipenderà dalle scelte e adesioni che verranno fatte nei prossimi mesi.