Cantiere per il miglioramento sismico del liceo De Amicis tra via Bersezio e corso Brunet. Per decongestionare il traffico proprio su via Bersezio, il Comune di Cuneo, dallo scorso 17 giugno, ha aperto al traffico veicolare un ulteriore tratto del viale degli Angeli che, lo ricordiamo, da corso Brunet fino al santuario è stabilmente pedonale ormai da giugno 2020.
Solo in via eccezionale, proprio in concomitanza dei lavori, ne è stata riaperta una parte, quella che dal semaforo del viale arriva fino a corso Vittorio Emanuele.
Prove di parziale riapertura?
Il Comune, lo scorso 19 giugno, aveva prontamente sottolineato che si tratta di una soluzione temporanea, che si protrarrà fino al termine dei lavori, prevista per la prossima settimana.
Ma qualche elemento nuovo c'è: a marzo del 2023, quindi ben più di un anno fa, l'assessore Luca Pellegrino aveva annunciato l'installazione di un dispositivo che consentisse di contare il numero di pedoni e ciclisti che quotiodianamente utilizzano il viale. Per valutare quindi a ragion veduta la questione e le proteste da parte dei residenti delle vie limitrofe al viale, dove si dirotta inevitabilmente il traffico delle auto.
Il dispositivo era stato installato ad agosto del 2023: una telecamera governata dall'intelligenza artificiale, poco prima della scuola primaria. Nel frattempo, vista la necessità di riaprire parzialmente il viale in concomitanza con i lavori al De Amicis, l'assessorato alla Mobilità del Comune di Cuneo ha deciso di monitorare anche il traffico veicolare in via Bersezio. Lo ha fatto la settimana prima dell'inizio dei lavori, quindi a metà giugno, lo sta facendo ora e lo farà per un breve periodo anche a chiusura del cantiere (metà luglio circa).
Il presidente del comitato Cuneo Nuova, Andrea Odello, non nasconde di aver chiesto all'assessore Pellegrino di lasciare il viale aperto come in questo momento, cioè fino a Corso Vittorio. "La situazione su via Bersezio e anche in via Carlo Boggio è nettamente migliorata. Tornare indietro sarebbe un errore. Non tutti sono d'accordo, anche nel comitato del quartiere, dove qualcuno è a favore della pedonalizzazione. Ma io ritengo che così possa andare bene: che si riapra fino a corso Vittorio".
L'assessore Pellegrino non si sbilancia su questa possibilità, ma nemmeno la esclude. "Sono ragionamenti che faremo solo dopo che avremo i numeri alla mano. Nulla vieta che il viale possa venire aperto fino a corso Vittorio, ma ce lo dovrà dire l'esito del monitoraggio".
Esito che potrebbe portare ad una rimodulazione della chiusura del viale, in particolare in certi orari e in certe stagioni, come più volte richiesto anche da alcuni consiglieri comunali di minoranza. Tra questi, Carlo Garavagno (PD) aveva detto, in sede di consiglio comunale: "Una zona ricca, bella e pulita (il viale ovviamente n.d.r.) vale tante altre zone ultra gassificate? La rimodulazione mi appare necessaria, anche solo nella fase invernale”.
Vedremo se i dati porteranno a rivalutare una decisione che ha diviso l'opinione pubblica, presa dopo l'emergenza Covid e che tanto ha fatto e continua a far discutere.