Attualità - 04 luglio 2024, 17:38

Al Castello di Rocca de' Baldi la proiezione del film "E il copione? Il copione dov'è?" di Remo Schellino

Rinviata causa maltempo, la serata è stata riprogrammata per martedì 9 luglio ore 21

Foto Antonella Bertino

Foto Antonella Bertino

“Spesso il male di vivere ho incontrato,

era rivo strozzato che gorgoglia,

era l’accartocciarsi della foglia riarsa,

era il cavallo stramazzato”.

Con una lirica del poeta Eugenio Montale, il regista Remo Schellino presenta un nuovo appuntamento con la proiezione del film "E il copione? Il copione dov'è? Dentro di noi, signore. Il dramma è dentro di noi", che si terrà al Castello di Rocca de' Baldi. 

"In questi versi di dolorosa bellezza, risplende un immagine, quella del mal di vivere. - dice Schellino - "In questo mal di vivere si rispecchiano le penombre della malinconia e della tristezza, della fragilità e dell’inquietudine dell’anima, della nostalgia ferita e delle speranze infrante. Sono le tracce visibili e invisibili di quella condizione di vita che chiamiamo con leggerezza “follia”. Ed è per questo che le relazioni, gli incontri, l’ascolto sono una forma di preghiera. Un paziente non è una “cosa” non è un' organo malato, ma una persona con la sua vita interiore, con le sue angosce, con la sua sofferenza ma anche con la sua originalità che fanno parte della vita di ciascuno di noi e hanno bisogno di parole che curano e che aprono il cuore alla speranza. Cosa è possibile dire ad un paziente lacerato dal dolore dell’anima, dal dolore del corpo che ti chiede disperatamente aiuto? Le parole non sono facili da trovare e talora non si trovano. E allora un gesto, una carezza, un sorriso, una lacrima serve a rimuovere le ombre o almeno le penombre della sofferenza. A volte basta sedersi ed ascoltare ma per farlo bisogna saper tacere. Non soltanto attenersi a un silenzio fisico che non interrompa il discorso altrui, ma un silenzio interiore, ossia un atteggiamento tutto rivolto ad accogliere la parola altrui. Bisogna far tacere tutto quello che ci distrae e creare un dialogo tra silenzio e parola".

"Trattare il tema della malattia mentale attraverso il documentario cinematografico non è impresa da poco.- conclude il regista - "Questo lavoro vuole essere uno strumento per comprendere e capire la malattia mentale al di là dei preconcetti e dei pregiudizi,  a oltre 40 anni dalla Legge Basaglia che il 12 maggio 1978 decretava la chiusura dei manicomi:  “D’ora in poi sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione”, affermava Basagli".

Rinviata causa maltempo, la serata è stata riprogrammata per martedì 9 luglio ore 21.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

SU