Curiosità - 03 luglio 2024, 19:34

Quegli strani cartelli al rovescio sulla strada dei cuneesi verso i profumi della Provenza

Da qualche mese i pannelli delle località nella Valle dell'Ubaye in Francia sono posti al contrario. Il motivo: simbolo della protesta degli agricoltori d'Oltralpe "per un mondo che va al contrario"

Il cartello al contrario indicante la località di Meyronnes

Il cartello al contrario indicante la località di Meyronnes

Con il Tunnel di Tenda fuori uso da ormai 4 anni, l’unico sbocco dalla Granda verso la Francia aperto tutto l’anno resta il Colle della Maddalena. Sono tanti i cuneesi che, soprattutto nella stagione estiva, approfittano di quella strada per raggiungere le zone della Provenza, in questi giorni tinte di viola per la fioritura della lavanda.

Appena varcato il confine, ai 1996 metri del Maddalena, ci si ritrova nella splendida Valle d’Ubaye, crocevia di innumerevoli destinazioni per gli amanti della montagna: il Col de Vars, con le sue piste da sci in inverno ma anche percorsi naturalistici di rara bellezza.

Più in giù, da Jausiers inizia la salita verso la mitica Cime de la Bonette, il colle più alto d’Europa con i suoi 2802 metri: un vero e proprio paradiso per ciclisti e motociclisti, che si snoda su un percorso di 143 km fino ad arrivare a Nizza.

Poi Barcellonette, da dove partono le strade per il Col de la Cayole (2.326 metri) e dell’Allos (2.250 metri), strada questa che quest’anno non è percorribile a causa dei danni provocati dal maltempo invernale e primaverile.

Sono tanti i cuneesi che la domenica "sconfinano" nella Val d'Ubaye, anche solo per una gita di poche ore. Chi ha percorso la strada negli ultimi mesi avrà certamente notato che tutti i cartelli segnaletici recanti i nomi delle località incontrate, Meyronnes, poi Jausiers, Barcelonette e giù fino al Lac de Serre Ponçon, presentano una curiosa particolarità: sono posti al contrario.

Il motivo? Lo abbiamo chiesto ad una coppia della zona, marito e moglie, lui italiano lei svizzera, che da anni gestisce il frequentatissimo bar ristorante “Mari e Monti” di Meyronnes, tappa obbligata dei bikers cuneesi.

“Sono stati capovolti in seguito alla protesta egli agricoltori in atto negli scorsi mesi – racconta Corinne -, In Francia la gente picchia duro quando protesta. Un modo per far intendere che il mondo sta andando al contrario, dicono. Da quei giorni le amministrazioni non li hanno più girati”.

Nonostante la situazione oggi sia molto meno evidente dal punto di vista mediatico, gli agricoltori francesi continuano a lottare per le loro rivendicazioni, denunciando una remunerazione insufficiente, regolamenti sui prodotti fitosanitari e accordi di libero scambio che minacciano il settore. 

Cesare Mandrile

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