Politica - 02 luglio 2024, 07:10

L'assessora albese Donatella Croce: "La prima emergenza sarà il Centro di prima accoglienza chiuso ad agosto"

"L'anno scorso ci sono stati notevoli disagi, stiamo già parlando con gli attori interessati", spiega la psicologa che si occuperà delle politiche sociali e familiari. "Un focus importante nei nostri 5 anni sarà la casa"

Donatella Croce, assessora alle Politiche sociali e familiari, alla Casa e alle Pari opportunità del comune di Alba

Donatella Croce, assessora alle Politiche sociali e familiari, alla Casa e alle Pari opportunità del comune di Alba

Donatella Croce, 55 anni, psicologa convenzionata con l’Ospedale di Verduno, è il nuovo assessore alle Politiche sociali e familiari, alla Casa e alle Pari opportunità del comune di Alba. "Mi piace dire che è l'Assessorato alla vita perché tocca in qualche modo tutti quanti gli aspetti fondamentali dell'esistenza di ciascuno di noi", afferma prima di analizzare quali sono le sue priorità, il suo metodo e la sua formazione.

Partiamo dall'inizio, chi è Donatella Croce?
"Sono una psicologa, una psicoterapeuta, nata e cresciuta ad Alba. Ho studiato a Padova, mi sono specializzata a Milano e Torino e poi sono tornata qui. Da 30 anni lavoro con l'Asl in vari progetti di psicologia ospedaliera e poi privatamente con il mio studio".

Ha fatto altre esperienze, anche all'interno del volontariato.
"Sono stata membro del Consiglio generale della Fondazione CRC e della Commissione per i progetti dell'area sociale. Sono da sempre attiva nel campo del volontariato tramite l’associazione Il Campo con particolare attenzione alle tematiche femminile".

Con che spirito inizia questa sfida?
"Diciamo che non mi aspettavo questo risultato, ma quando mi è stato proposto il ruolo di assessora, mi sono confrontata con le persone che si sono candidate con me nella lista ' Alba Città per vivere" e abbiamo deciso insieme di accettare questa sfida".

Lei ha detto 'abbiamo deciso insieme'.
"Dico insieme perché è vero, io sono l'assessora, però dietro di me c'è un gruppo di persone che mi sostengono, che lavorano con me, con cui rifletto, ragiono con cui mi confronto direi quotidianamente, proprio perché non credo che sia un lavoro che si possa portare avanti da soli".

Crede nel lavoro di squadra?
"Rappresenta il mio modo di essere, una delle mie qualità, lavorare insieme, collaborare per raggiungere un obiettivo. Anche nel mio studio privato ho sempre avuto altre colleghe con cui collaborare, perché mi piace proprio l'idea di lavorare con gli altri. Mi piacciono le relazioni e incontrare le persone, non sono social, anche se mi è stato detto che ora dovrò aprire dei profili".

Qual è il suo metodo?
"In questa nuova esperienza, sto cercando di costruire una squadra, ho trovato delle persone nello staff del mio assessorato splendide, molto disponibili, che mi stanno aiutando tantissimo a orientarmi nel 'mare magnum', che sono le tematiche del mio assessorato, perché sono veramente tante, fra la scuola, la casa, i servizi sociali, gli anziani".

In cosa le piacerebbe incidere?
"Ci sono dei temi emergenziali, da affrontare subito, come il discorso dei lavoratori migranti che verosimilmente arriveranno verso agosto, proprio nel momento in cui il Centro di prima accoglienza sarà chiuso per lavori. L'anno scorso questa situazione ha creato notevoli disagi, e ora ce ne stiamo già occupando. Ho iniziato incontrando tutti gli attori coinvolti per la gestione di questa situazione".

Qual è il piano?
"Ci sono alcune proposte sul tavolo, sia con la Caritas, sia con il Consorzio Socio-Assistenziale e abbiamo avuto anche la disponibilità della Croce Rossa. La difficoltà sta nell'avere, al di là degli ospiti del CPA, il numero di soggetti che dovremmo gestire. Quindi si tratta di prendere delle decisioni su un certo numero, ma avere anche un piano B dovessero esserci delle cifre inaspettate: sono situazioni difficilmente prevedibili. Alcuni migranti arrivano in maniera organizzata attraverso progetti, ma una buona parte si presenta in maniera spontanea e non definibile".

Di che numeri stiamo parlando?

"Gli ospiti del Centro di prima accoglienza adesso sono una ventina, però il numero che ci si può aspettare potrebbe essere anche di 80, 100 unità, quindi non è così semplice preventivarlo".

Altre priorità su cui intervenire?
"L'assistenza all'autonomia nelle scuole. Questa settimana incontreremo i dirigenti scolastici per raccogliere le loro istanze e capire qual è la situazione e quali le eventuali urgenze".

Se dovessimo ragionare, invece, in termini più progettuali?
"Il focus è il tema dell'abitare, quindi il problema della casa, ma visto un po' a 360 gradi. sia dal punto di vista di come intervenire sul problema degli affitti, sulla difficoltà delle famiglie di trovare casa in Alba, ma anche su quella che può essere proprio l'incidenza del Comune su questa tematica che è molto ampia e, attorno alla quale, abbiamo intenzione di portare avanti dei progetti nuovi. Ci stiamo confrontando con altre realtà, altre città, più o meno grandi che hanno trovato soluzioni interessanti e innovative e stiamo raccogliendo degli studi proprio per poi scegliere quello che può essere il meglio per Alba". La casa sarà il centro dei nostri prossimi 5 anni"
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Daniele Vaira

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