Cronaca - 02 luglio 2024, 12:43

Calci e testate alla compagna anche in strada ad Alba: 19enne violento a giudizio in tribunale

Reiterate violenze sono toccate la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Asti nei confronti di un ragazzo classe 2004

Calci e testate alla compagna  anche in strada ad Alba: 19enne  violento a giudizio in tribunale

E’ stato rinviato al 4 ottobre per dare modo a giudice e parte offesa di valutare l’offerta risarcitoria avanzata dalla difesa – la rappresenta l’avvocato Luca Schera, del foro di Torino – il processo in corso presso il Tribunale di Asti nei confronti di un giovanissimo, un ragazzo classe 2004, nato a Torino da una famiglia di origini straniere e tuttora residente nel capoluogo regionale, per il quale la stessa difesa ha richiesto il giudizio immediato dopo che nell’aprile scorso il pubblico ministero presso il Tribunale di Asti Sara Paterno aveva chiesto alla giudice per le indagini preliminari Claudia Beconi il rinvio a giudizio per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, per le reiterate violenze fisiche e vessazioni messe in atto nei confronti di quella che all’epoca dei fatti era la sua compagna, una ragazza albese del 2003, ora costituita parte civile nel processo col patrocinio dell’avvocato albese Silvia Calzolaro, nel periodo in cui i due avevano preso a convivere in un’abitazione in un centro alle porte di Alba

Di particolare gravità l’ordine dei fatti che hanno convinto l’accusa a procedere nei confronti del ragazzo, intanto gravato dalle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e dal divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa

Un rapporto "tossico", costellato da aggressioni a calci e pugni, minacce di morte, continui e pesanti insulti, dalle continue insistenze per avere rapporti sessuali non voluti da entrambi ai tentativi di controllare gli spostamenti e le comunicazioni della ragazza, di isolarla dai rapporti amicali costringendola a vivere in una situazione di costante vessazione. 

Diversi i fatti puntualmente riportati nella richiesta formulata dall’accusa a partire da un’aggressione messa in atto esattamente un anno fa, il 2 luglio 2023, quando nel corso di un litigio occorso mentre i due si trovavano in vacanza ad Alassio, in provincia di Savona, il ragazzo l’avrebbe presa a calci colpendola ripetutamente anche quando lei era ormai inerme a terra. 

Nello stesso mese, presso l’abitazione che i due condividevano, prima la colpiva con un calcio nella schiena, poi con forti pugni al volto provocandole una forte fuoriuscita di sangue e facendola cadere a terra priva di sensi. 

Episodi ripetuti in altre circostanze e ora riportati tra i capi d’accusa a carico del 19enne: nell’agosto 2023, in una stanza d’albergo a Milano; nel successivo novembre, quando la colpì violentemente al naso; a dicembre, quando le sferrò l’ennesimo violento calcio, questa volta di fronte a un’amica, minacciandola di picchiarla seriamente qualora non avesse smesso di parlare con quest’ultima. 

Nello stesso mese, mentre la giovane si trovava per strada ad Alba con un’altra amica arrivava addirittura a colpirla con una testata, in quanto non voleva che uscisse senza di lui. 

Nel gennaio scorso le tirava uno schiaffo, le bloccava mani e gambe e la sollevava da terra per il collo, cercando di strangolarla e sputandole in volto, contestualmente minacciandola che sarebbe successo qualcosa di più grave, se solo si fosse azzardata a chiedere aiuto. 

Di pochi giorni successivi i pugni e gli schiaffi da lui inferti alla ragazza nel corso dell’ennesimo litigio, quando il giovane è arrivò ad aggredirla con una sedia colpendola ripetutamente alla testa, così provocandole un trauma cranico e facciale giudicati guaribili in sette giorni

Ezio Massucco

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