Sport - 01 luglio 2024, 16:36

I risultati degli atleti cuneesi ai tricolori di La Spezia: Cerrato, Mellano, Riva e Bencosme sul podio

5 ori, 5 argenti e 4 bronzi è il bottino degli atleti piemontesi nel weekend tricolore in terra ligure

Mellano, Cerrato e Demichelis (foto Atl. Fossano 75) sito fidal piemonte

Mellano, Cerrato e Demichelis (foto Atl. Fossano 75) sito fidal piemonte

5 ori (Sottile, Lingua, Arese, Verteramo, Curtabbi), 5 argenti (Cerrato, Arese, Palmero, Riva, Crida), 4 bronzi (Mellano, Bencosme de Leon, Lopez, Olivieri): questo il bottino degli atleti piemontesi nel weekend tricolore di La Spezia. 

Brillano le medaglie, piemontesi anche per società, d’oro di Sara Verteramo (Battaglio CUS Torino) ed Eleonora Curtabbi (Atl. Giò 22 Rivera), rispettivamente nel getto del peso e sui 3000 siepi, e per la doppietta nel decathlon dei portacolori dell’Atl. Fossano 75 Andrea Cerrato (argento) e Lorenzo Mellano (bronzo).

Sara Verteramo va a segno nel getto del peso con 15,98, ottenuto all’ultimo lancio, misura che conferma la sua regolarità in questa stagione dove ha lanciato anche un paio di volte sopra i 16 metri (16,32 e 16,05); nella sua serie anche in 15,76. Sui 3000 siepi Eleonora Curtabbi è l’unica delle atlete al traguardo sotto i 10 minuti: 9:57.59 per la piemontese che ha terminato gli studi negli USA, che riscatta anche la giornata no degli Europei di Roma (10:05.30 sotto il sole di mezzogiorno).

Nel decathlon, out il favorito Dario Dester per infortunio alla caviglia nella prima giornata, protagonista la coppia dell’Atletica Fossano ’75 formata da Andrea Cerrato (7404) e Lorenzo Mellano (6989), secondi solo al vincitore Lorenzo Modugno (7567). Cerrato si migliora di circa 100 punti e mette a segno, nelle singole prove, 47.45 sui 400 (936 punti), 7,26 (+0.5) nel lungo, 4,70 nell’asta e 11.24 (-1.1) sui 100. Si migliora anche Mellano, con un progresso di circa 200 punti rispetto ai tricolori di categoria della settimana scorsa a Lana (6798 punti). Anche per lui, miglior prestazione tecnica sui 400 (48.60), seguita da 7,20 (+0.7) nel lungo, 11.18 (-1.1) sui 100 e 15.31 (+0.7) sui 110hs. 

Ma il risultato tecnico di maggior rilievo è senz’altro il 2,30 di Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) nel salto in alto, misura che gli vale quasi sicuramente il pass per i Giochi Olimpici. L’allievo di Valeria Musso, sesto agli Europei di Roma, non saltava a questi livelli saltava da cinque anni, ovvero dagli Assoluti di Bressanone del 2019 quando superò quota 2,33. La prestazione lo colloca all’attuale ottavo posto delle liste mondiali dell’anno. Impressiona anche il modo in cui valica l’asticella a 2,30, dopo un percorso netto (2,10-2,15-2,20-2,23 e 2,26): freddo, leggero e preciso. 

Sui 5000 metri uomini è appassionante il duello tra i due Pietro (Arese e Riva), le due medaglie piemontesi ai Campionati Europei di Roma. È l’argento europeo della mezza maratona e oro a squadre Pietro Riva (Fiamme Oro) a prendere l’iniziativa intorno a metà gara e scavare il solco con il resto del gruppo, ma progressivamente riemerge il bronzo continentale dei 1500 Pietro Arese (Fiamme Gialle) che lo riacciuffa nel terzultimo giro. Inizia quindi il faccia a faccia che divampa negli ultimi duecento metri quando Arese (13:35.97 PB) sfrutta le sue doti veloci e stacca Riva (13:40.31).

Sui 1500 metri Arese trova poi un altro Riva sulla sua strada, Federico, che, con un impressionante cambio di ritmo ai 200 metri, sorprende il piemontese al termine di una gara tattica, lasciandolo sul posto e negandogli la doppietta: si deve quindi accontentare di un secondo posto in 3:41.06. 

Non smette di stupire Marco Lingua (Atl. Biotekna) che stabilisce un record. Per il chivassese nel martello arriva infatti il diciottesimo titolo in carriera (tra estate e inverno), il primo diciannove anni fa, nel 2005. Lingua vince e si diverte; l’esperienza lo porta ad estrarre il jolly all’ultimo lancio, un 69,66 con cui, per soli quattro centimetri, scalza dalla testa Giorgio Olivieri (Carabinieri) che comandava con 69,62. Argento sui 5000 metri femminili per Elisa Palmero (Esercito) che, con 15:35.68, realizza il nuovo primato personale, seconda solo alla campionessa europea Nadia Battocletti.

Medaglie piemontesi anche nel lungo, dove torna sul podio tricolore la biellese Veronica Crida (Atl. Brescia 1950) con 6,19 (-0.4).

Bronzo sui 400 metri piani per lo staffettista azzurro Brayan Lopez (Fiamme Azzurre) che dopo due anni torna sotto il muro dei 45 secondi: 45.93 dice il cronometro, che gli vale il secondo miglior tempo in carriera (45.81 il primato personale ottenuto nel 2022 a La Chaux de fonds).

Doppio bronzo sui 400hs, sia maschili che femminili: Josè Bencosme De Leon (Fiamme Gialle), cuneese di origine dominicana, chiude in 51.10 mentre la novarese Linda Olivieri (Fiamme Oro) corre in 55.41, terzo tempo in carriera dopo il 55.38 ottenuto a Chorzow e il 54.99 degli Europei di Roma; la piemontese conferma così la buona condizione di questa stagione che l’ha vista migliorare per tre volte il vecchio primato di 55.54 risalente al 2021. 

Sorpresa nel disco femminile: Daisy Osakue (Fiamme Gialle) lancia due volte fuori settore e una volta sulla gabbia, tre nulli che le costano l’eliminazione e il mancato quinto titolo di fila. I tricolori di La Spezia vanno in archivio per lei soltanto con il 14,85 che vale il quarto posto nel getto del peso vinto da Verteramo. Si conclude senza misura anche la gara di Simone Bertelli (Fiamme Gialle), campione uscente del salto con l’asta: per lui tre nulli alla misura di ingresso di 5,20.

fidal piemonte

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