Attualità - 01 luglio 2024, 13:11

S. Croce e Carle di Cuneo, l'ematologia entra negli studi di fase I dell'AIFA

Inviata ufficialmente l'autocertificazione che attesta i requisiti dell'azienda ospedaliera in merito. Cuneo diventerà il quarto ospedale in Piemonte, dopo Candiolo, Torino e Alessandria in grado di offrire ai pazienti con tumori del sangue le più avanzate opportunita’ di cura

Tranchida, Massaia e i medici dell'Ematologia

Tranchida, Massaia e i medici dell'Ematologia

Dopo due anni di lavoro e il coinvolgimento di oltre 40 professionisti dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle,  coordinati dall’Ematologia diretta dal Prof. Massimo Massaia,  il direttore generale Livio Tranchida ha inviato ad AIFA l’autocerticazione che attesta che l’Azienda ha i requisiti per condurre studi clinici di fase I, diventando il quarto ospedale in Piemonte, dopo Candiolo, Torino e Alessandria in grado di offrire ai pazienti con tumori del sangue le piu’ avanzate opportunita’ di cura.

E’ stato un lavoro molto impegnativo – spiega il professor Massaia – perché la normativa è molto severa e i requisiti richiesti sono molto stringenti a tutela in primo luogo dei pazienti. Il risultato è stato raggiunto con lo sforzo congiunto e l’impegno di numerosi specialisti oltre agli ematologi, come farmacisti, rianimatori, radiologi, ma anche con il supporto di servizi come l’ufficio qualità, l’ingegneria clinica, gli informatici, il servizio tecnico, la direzione sanitaria e molti altri”.

Tra l’altro è stato necessario acquisire nuove apparecchiature, formare un gruppo di medici e infermieri dedicato agli studi di fase I che dovrà rimanere costantemente aggiornato, attrezzare in modo specifico locali e spazi dell’Ematologia creando percorsi dedicati con le altre strutture coinvolte e stipulare convenzioni con altri centri di fase I per garantire la continuità delle cure in ogni circostanza e molto altro.  

Conclude Massaia: “Gli studi clinici di fase I rappresentano il settore più avanzato della ricerca clinica e sono gli unici che possono garantire benefici ai pazienti quando gli studi di fase II e III o le terapie convenzionali sono fallite. E’ un dovere per un ospedale di alta specializzazione come il S. Croce offrire queste opportunità di cura, per ora solo ai pazienti ematologici, ma successivamene anche ai pazienti con altre patologie”.
 
Soddisfazione anche da Livio Tranchida, direttore generale S. Croce e Carle: “La nostra Azienda è al top nella ricerca, con studi ad altissimo livello ed ha sempre investito e oggi ancor più impegna risorse umane ed economiche nei settori più avanzati degli studi clinici, con l’obiettivo di trovare cure per affrontare patologie rispetto alle quali, fino a non molto tempo fa non c’erano speranze. Ringrazio l’impegno, che spesso passa anche attraverso l’abnegazione personale, di molti professionisti che credono nell’Azienda e nelle sue potenzialità”.           

Un ringraziamento particolare alla sezione AIL Paolo Rubino di Cuneo e alla Fondazione CRC che hanno cofinanziato il progetto. Considerati i tempi tecnici di AIFA, è previsto l’arruolamento dei primi pazienti a fine settembre.

comunicato stampa

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