La signora Barale vive in una frazione di Cuneo. Ha una madre anziana, disabile al 100 per 100, che ha diritto - come altre persone nella stessa sitazione - alla fornitura di ausili, nel suo caso dei pannoloni.
La figlia Roberta, ogni tre mesi, va in farmacia, effettua l'ordine e dopo pochi giorni riceve a casa una scorta di 14 pacchi, sufficienti, appunto, per il periodo.
Va, ma è meglio scrivere andava perché, come lei stessa ci evidenzia, dal mese di giugno le cose sono cambiate. Tradotto, è costretta ad acquistare personalmente i pannolini che, a conti fatti, si traducono in oltre 100 euro al mese.
Da qualche mese, infatti, è cambiata l'azienda che ha l'appalto per la fornitura e la competenza non è più in capo all'Asl Cn1: il nuovo appalto è regionale. Nessuno, però, sa dare una risposta su quali siano le nuove modalità di consegna né, soprattutto, quando sarà di nuovo attiva. Nel frattempo i costi sono in carico agli utenti e non tutti possono permettersi questa spesa.
"Alla farmacia a cui mi sono sempre rivolta non sanno niente; ho telefonato all'ufficio ausili dell'Asl e non sanno come aiutarmi, perché non è più loro competenza; ho telefonato al numero verde della Regione ma non rispondono, ho scritto delle mail e anche qui nessuna risposta. Hanno risposto solo dall'Ufficio relazioni con il Pubblico dell'Asl Cn1, dicendo che hanno provveduto a sollecitare la ditta ma che di più non possono fare. Nel frattempo devo pagare, io come tante altre persone. E non so né quando la situazione tornerà alla normalità né se sarò rimborsata per gli ausili a cui mia madre ha diritto ma che ho pagato", ci dice.
Proviamo quindi a dare voce alla sua legittima richiesta, proprio all'indomani dell'ufficializzazione della nuova giunta, rivolgendoci direttamente all'assessorato alla Sanità e a chi è stato chiamato a guidarlo per i prossimi cinque anni, il neo assessore Federico Riboldi.
Il problema sollevato dalla signora Barale, infatti, non riguarda solo lei, ma decine e decine di persone anziane e fragili in tutto il Piemonte.