Economia - 21 giugno 2024, 07:00

Zelensky porta a casa poco dalla sua conferenza di “pace”, tranne i soliti miliardi americani

La conferenza di pace della settimana scorsa in Svizzera è stata descritta come “una sedia a tre gambe”, qualcosa che non può reggersi in piedi

Zelensky porta a casa poco dalla sua conferenza di “pace”, tranne i soliti miliardi americani

La conferenza di pace della settimana scorsa in Svizzera è stata descritta come “una sedia a tre gambe”, qualcosa che non può reggersi in piedi. Gli organizzatori, governo ucraino e governo svizzero, non hanno invitato l’altro elemento essenziale, cioè la controparte russa. E in effetti il vertice non ha prodotti i risultati preannunciati da Kiev. Come riferisce il sito Strumenti Politici, Zelensky ha lo comunque definito “un grande successo”, nonostante il comunicato finale sia stato rimaneggiato e ridotto, ma comunque rifiutato da 16 Paesi. Gli altri lo hanno firmato, e sono 80 Stati e 4 organizzazioni internazionali: tanti, ma non l’unanimità. Soprattutto fra di essi non c’erano pezzi importanti come India, Brasile e Sudafrica. Per avere il consenso minimo, il testo ha dovuto limitarsi a tre punti condivisi, ma non risolutivi del conflitto, come la sicurezza alimentare e degli impianti nucleari, e il ritorno dei bambini e dei prigionieri di guerra. Dovendo in qualche modo tamponare questo esito deludente, Zelensky ha espresso la fiducia che i non firmatari ci ripenseranno. E poi riesce sempre a portarsi via qualche aiuto militare o qualche tranche miliardaria: per questo motivo il partito tedesco Alternative für Deutschland lo ha definito un “mendicante” e ha boicottato il suo intervento al Bundestag. Al G7 svoltosi in Italia subito dopo la conferenza di Lucerna, Zelensky ha incontrato Biden e ha ottenuto la promessa di 50 miliardi di dollari per la ricostruzione delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. La Casa Bianca appare determinata a supportare Kiev per sempre, ma in Svizzera ha mandato la vicepresidente Kamala Harris, che si è trattenuta per pochissimo e ha lasciato il summit prima della redazione del comunicato finale.

Richy Garino

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