Attualità - 19 giugno 2024, 11:17

L'amministrazione di Borgo San Dalmazzo presenta diciotto pagine di osservazioni sul progetto biodogestore

Si chiedono Valutazione di Impatto sulla Salute e Valutazione di incidenza ambientale anche per i territori limitrofi. Il testo, votato ieri sera in consiglio comunale, verrà portato domani in Provincia alla Conferenza dei Servizi. I consiglieri Varrone e Giorda si alzano e non votano, la sindaca: "Un'occasione persa per la minoranza"

Il consiglio di Borgo San Dalmazzo di ieri era, 18 giugno

Il consiglio di Borgo San Dalmazzo di ieri era, 18 giugno

Un documento corposo di diciotto pagine, redatto con il supporto dei legali e dei tecnici incaricati, con cui l'amministrazione comunale di Borgo San Dalmazzo presenta osservazioni tecniche e richieste di integrazione al progetto del biodigestore. È stato condiviso ieri sera in consiglio comunale, ne è stata votata la presa d'atto, e verrà portato domani, giovedì 20 giugno, in Provincia, nell'ambito della Conferenza dei Servizi decisoria del procedimento autorizzativo di riqualificazione dell'impianto di San Nicolao.

“Un atto voluto e non dovuto – ha commentato la sindaca Roberta Robbione -. Un passaggio che ritenevamo doveroso fare per condividere questo importante documento con il consiglio, essendo un argomento molto importante per la cittadinanza di Borgo San Dalmazzo. Questo perchè il progetto del biodigestore, allo stato attuale, non risponde alle esigenze di tutela della nostra città e delle zone limitrofe”.

Nella seduta di ieri sera, martedì 18 giugno, ogni assessore e consigliere di minoranza ha letto uno stralcio del documento.

A partire dalla vicesindaca Clelia Imberti che ha sottolineato il mancato il rispetto dei termini: la Conferenza dei Servizi decisoria doveva essere il 5 giugno, ma il giorno precedente la Provincia ha comunicato lo slittamento al 20 di giugno per una nuova integrazione al progetto presentata da Acsr. “Chiediamo se c'è stato il rispetto dei termini previsti, altrimenti chiediamo l'archiviazione”, ha dichiarato la vicesindaca.

L'assessore Francesco Rosato ha avanzato richiesta della VIS, Valutazione di Impatto sulla Salute: "Un impatto che potrebbe essere negativo sulla salute umana, sia per la popolazione di confine che per i lavoratori impiegati. Secondo un'analisi dettagliata dell'Isde, l'associazione internazionale medici per l'ambiente, si denunciano emissioni odorigine ed emissioni di CO2, emissioni da traffico veicolare, di biodigestato ed emissioni fuggitive di metano. Insomma, la popolazione confinante può essere esposta a diversi inquinanti”.

Ma non solo. I consiglieri Matteo Giordanengo ed Elena Ferreri hanno sottolineato come “non ci sia, nell'attuale pogetto del biodigestore, una valutazione sull'incidenza ambientale, anche considerata la presenza del Parco Fluviale. Valutazioni che dovrebbero essere fatte non solo sulla città di Borgo San Dalmazzo, ma anche sui comuni limitrofi, coinvolgendo anche Vignolo e la frazione San Rocco Castagnaretta, nella parte alta di Cuneo".

In relazione al fabbisogno di Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) si continua a sostenere la dimensione provinciale dell'impianto ma nessun Consorzio si è impegnato nel conferimento. C'è anche una lettera di intenti di un proponente per materiali di uscita ma non di entrata. Insomma, una grave carenza progettuale”, ha aggiunto l'assessora Michela Galvagno.

Sulla compatibilità urbanistica è intervenuta la sindaca Robbione: “Le integrazioni di Acsr non sono sufficienti. Manca il rispetto di una serie di condizioni evidenziate dal nostro ufficio Urbanistica. Per noi servono altre integrazioni”.

Infine ci sono osservazioni sulla tipologia di rifiuti. L'assessore Armando Boaglio: “Il documento parla di 48 codici EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) in ingresso, ma questo determina una rilevante criticità gestionale con conseguenze negative, tra cui maggiori emissioni di odori”.

Inoltre sono stati fatti appunti su: mancato studio sul traffico in dettaglio, effetti di dispersione nell'atmosfera, criteri territoriali del progetto.

A fine discussione è stata votata la presa d'atto del documento in forma palese e nominale.
La maggioranza ha votato compatta in maniera favorevole (assente Katia Manassero).

I consiglieri di minoranza erano invece presenti in tre su cinque (assenti Luca Basteris e Marco Bassino).

La consigliera Luisa Agricola ha votato contraria: “È importante che si prenda una posizione sul profilo sanitario, ma le criticità espresse in questo documento politico non sono coerenti con le idee del mio gruppo 'Realizziamo Insieme'”.

Pierpaolo Varrone e Luisa Giorda (Borgo per tutti) invece si sono alzati e non hanno votato. “Non lo votiamo perchè questo è un documento politico più che tecnico e non c'è l'estensore del documento”, ha dichiarato il capogruppo Varrone.

Un'occasione persa – ha voluto concludere la sindaca Roberta Robbione -: i consiglieri di minoranza non vogliono esprimersi sulla bontà o meno del progetto. Avremmo voluto sentire migliorie e integrazioni da parte vostra. Sarebbe stato bello capire cosa pensate voi. Per noi è bene arrivare ad avere il progetto migliore possibile, se progetto deve essere. Se il consiglio comunale avesse fatto proprie queste semplici richieste di integrazione al progetto, avremmo fatto un passo avanti come consiglio. Questo è un documento che serve per fare chiarezza, con spunti importanti che evidenziano criticità tutt'altro che banali. Un documento di 18 pagine che parla di salute e benessere dei borgarini e borgarine. Non c'è si o no a prescindere, ma la presa di coscienza che questo progetto, allo stato attuale, non soddisfa le esigenze dei cittadini e delle cittadine di Borgo San Dalmazzo”.

Cristina Mazzariello

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