Nella notte tra il 20 e il 21 maggio, attorno alle 2, escono le prime notizie. E' il 2004. Nasce Targato Cn, il primo quotidiano online della provincia Granda, uno dei primi in Italia.
Sanremonews era già nato da qualche anno. E' stato il primissimo giornale web del gruppo editoriale Morenews, che oggi racconta tante province del Piemonte, della Liguria e anche un pezzo di Lombardia.
Sono stati vent'anni tutti in salita. La salita è faticosa, ci sono momenti in cui è necessario rifiatare, altri in cui mettere un passo davanti all'altro diventa un'impresa titanica. A volte si cade.
Ma la salita è anche crescita, progressione.
La salita è strada, percorso, incontro e scambio. Quello che c'è stato con tante persone che in questi vent'anni hanno fatto parte della squadra. C'è chi è rimasto e c'è chi se ne è andato, ha fatto altre scelte, ha cambiato direzione.
TargatoCn c'è ancora.
Oggi rappresenta una primaria realtà dell'informazione non soltanto provinciale, ma regionale, con decine di migliaia di lettori che ogni giorno cercano le nostre pagine per essere aggiornati sulla realtà della Granda 365 giorni l'anno. Sono stati vent'anni densi di fatti, tragedie, eventi, illusioni e certezze.
Oggi la redazione di Targato Cn è composta dal caporedattore Ezio Massucco, dai redattori Barbara Simonelli, Cristina Mazzariello, Simone Giraudi, Daniele Caponnetto, Arianna Pronestì e dai collaboratori Cesare Mandrile, Carlotta Braghin, Simone Di Luccio, Matteo Laviola, Sara Aschero, Giampaolo Testa, Vilma Brignone, Anna Maria Parola, Fabrizio Biolè, Beatrice Condorelli, Cinzia Dutto, Daniele Vaira, Pietro Ramunno, Eleonora Ramunno, Gabriella Fazio, Andrea Olimpi, Barbara Guazzone, Marcello Pasquero, Silvano Bertaina, Silvia Gullino, Luca Sottimano, Dario Malabocchia, Danilo Paparelli e Gian Maria Aliberti Gerbotto.
Una lunga stagione di notizie che vi proponiamo nei ricordi di chi si è alternato al suo timone.
Partiamo con Lamberto Giusti. E' con lui che tutto ha preso il via, direttore dal 2004 al 2009.
“Fu un periodo entusiasmante. Eravamo ospitati presso la sede della Cnnet a Madonna dell’Olmo e potevo contare sul supporto di alcuni tecnici e dipendenti della società. Ricordo il lavoro che precedette la nascita di TargatoCn per la creazione del sito, la ricerca del nome, la scelta dei collaboratori, alcuni pescati tra quelli che lavoravano con me in televisione, altri creati dal nulla, persone che non sapevano niente di comunicazione, di articoli da scrivere, dei mondi da esplorare per renderne conto ai lettori ma che erano animati dalla passione. L’entusiasmo era contagioso e tutti si diedero da fare senza risparmiarsi. Io portavo con me qualche “recluta” per fargli vedere sul campo come intrattenere rapporti con le fonti d’informazioni come le varie stazioni dei carabinieri, gli ospedali, i vigili del fuoco e via dicendo. E poi seguivo la redazione delle notizie, cercando di renderle adatte alla comunicazione online e instradando i collaboratori su questa strada.
Dalla sede di Madonna dell’Olmo ci trasferimmo a Borgo San Dalmazzo, in locali più spaziosi. Di TargatoCn e delle persone che l’hanno costruito insieme a me ricordo la pazienza dei tecnici nell’insegnarmi i rudimenti per poter intervenire sul sito o per realizzare fotografie degne di pubblicazione”.
Proseguiamo con il ricordo di Gianpiero Ferrigno, che arrivò nel 2008 e iniziò a strutturare la redazione, guidato dall'entusiasmo dell'editore.
"L’online era per me un pianeta sconosciuto e, per dirla tutta, non ne intravedevo ancora le potenzialità che di lì a poco sarebbero esplose trasformando TargatoCn da giornale pionieristico a giornale di assoluto riferimento per la provincia e non solo. Ci misi poco a capire le potenzialità di questo mondo dove conta molto la velocità nel fare informazione ed essere presente in tempo reale laddove c’è una notizia. L’online poi, per sua natura, non ha confini né scadenze: non è un giornale cartaceo che vive un giorno o una settimana. Resta per sempre. Ed arriva ovunque. Ricordo di quel periodo molti lettori dal sud America, in modo particolare dall’Argentina. Erano i nostri emigrati che grazie a Targato Cn stabilivano un legame con la terra di origine.
Di quel periodo ricordo con piacere il giorno in cui, tramite la rubrica “Il venerdì di Ferrigno”, scrissi un articolo un po’ canzonatorio nei confronti dell’autore di una storia pubblicata a dicembre 2008 sul numero 2769 di Topolino (autore Fausto Vitaliano, disegnatore Alessandro Perina) in cui Paperino e Paperoga incaricati da zio Paperone di visionare film tristi scelsero “Vacanze a Cuneo”, il film più triste di tutti, tanto che Paperino alla fine esclamò: “Vedi Cuneo e poi muori di noia”.
Ebbene, non appena l’articolo fu online, l’autore della storia, che si trovava a Praga, scrisse una lettera al direttore per dire che la battuta di Paperino era appunto una battuta e che lui amava Cuneo! La notizia fece il giro del web tanto che fu ripresa dal Tg3 e finì in una interrogazione regionale fatta dall’allora consigliere Sergio Dalmasso".
Poi Cesare Mandrile, direttore dal 2009 al 2012 e, da qualche tempo, nuovamente in squadra, dando lustro soprattutto al volley.
“I numeri ci premiavano, il giornale continuava ad acquisire lettori giorno dopo giorno, mentre dall’altra parte s’incominciavano a percepire i primi scricchiolii che, nel corso degli anni, avrebbero portato ad un crollo verticale nelle vendite del settore cartaceo.
Ci divertivamo tanto: l’immediatezza dell’avvenimento, il poterlo raccontare in diretta colmava l’enorme differenza di organico che pativamo con la concorrenza.
L’avvenimento che ricordo con maggiore piacere, per me che sono “malato” di pallavolo, fu senza ombra di dubbio la finale scudetto vinta da Piemonte Volley il 9 maggio 2010 a Bologna. Affiancai Edward Pellegrino a Casalecchio di Reno, mentre dalla redazione i colleghi fecero vivere in diretta la festa dei tifosi sotto la tettoia di Piazza Virginio ed i caroselli di auto per le strade della città”.
Ed ecco Barbara Pasqua, direttrice da 11 anni. Con lei è nata la cooperativa giornalistica.
“La mia forza risiede nella mia famiglia. Il mio, anzi nostro, successo è arrivato grazie ai miei collaboratori, persone preziose sulle quali contare sempre, che hanno la mia fiducia incondizionata e per le quali nutro un rispetto e una gratitudine profonda. Le mie certezze, come se non bastasse, sono state confermate nel momento della mia malattia, perché ho sentito il loro calore e la loro vicinanza. Mi hanno permesso di occuparmi di me per una volta, senza dovermi preoccupare di loro, perché in una famiglia ognuno fa il suo e sopperisce alle mancanze dell’altro.
Senza di loro, senza la pazienza dei miei figli, l’aiuto dei nonni e il genio di un marito visionario nulla sarebbe stato possibile. Alcuni colleghi nel tempo hanno scelto altre strade, ma la mia stima per loro non è cambiata e spero valga il reciproco.
C’è chi spera nei passi falsi degli avversari, chi vive invidiando ciò che è stato fatto dall’altro e chi vuole a ogni costo arrivare primo. Beh, noi non siamo così, noi cerchiamo di dare sempre il massimo e non lo facciamo solo per noi, ma soprattutto per voi, cari lettori. Perché voi siete la nostra forza, il segreto del nostro successo e il resto avviene di conseguenza.
Per questo vi spoilero che tante novità sono in cantiere, qualcuna funzionerà e altre magari si riveleranno un fallimento, ma noi ci proviamo sempre, perché è nostro dovere, e anche piacere, offrire qualità, pluralità e innovazione.
A volte sbagliamo, come tutti, ma sappiamo chiedere scusa e ammettere i nostri errori, ogni volta, però, volgendo lo sguardo in alto, con la schiena dritta e la grinta e la passione di chi crede davvero in quello che fa.
Ricordate, tuttavia, che i miei giornalisti, la mia famiglia, è fatta di persone e che ogni persona ha diritto di essere rispettata. Il nostro lavoro merita rispetto, perché lo svolgiamo con abnegazione, consapevoli di avere una grande responsabilità e non pensiate che questa cosa non ci accompagni in ogni momento”.
A chiudere gli interventi l'editore Enrico Anghilante. C'è lui dietro il gruppo editoriale che conta oggi oltre 150 persone: “Grazie a tutti voi. Sono 20 anni che siamo in Provincia, 20 anni che abbiamo costruito quello che oggi è Targato Cn, La Voce di Alba e un gruppo editoriale che va dal Piemonte alla Liguria, passando per la Costa Azzurra, la Val d'Aosta e tanta Lombardia in crescita. Con una protuberanza a Lugano e in Canton Ticino. Ci sono tante famiglie che lavorano. Adesso il più bello deve ancora arrivare. Avrei piacere di camminare insieme a tutto coloro che vorranno avere Targato Cn come punto di riferimento”.