Politica - 04 giugno 2024, 17:23

Flavio Martino, candidato in consiglio regionale: "Mi batterò per un Piemonte sempre più protagonista in Europa"

Candidato al consiglio regionale per Stati Uniti d'Europa a sostegno di Gianna Pentenero, Martino parla del suo impegno per i diritti civili e delle priorità sui cui lavorare

Flavio Martino, candidato in consiglio regionale: "Mi batterò per un Piemonte sempre più protagonista in Europa"

Stati Uniti d’Europa è una lista scopo che ha visto diverse forze politiche unirsi per eleggere al parlamento europeo persone che rappresentino le istanze europeiste contro i nazionalismi miopi e ottusi  soprattutto dell’estrema destra salviniana. Come è nata l’idea di replicare la medesima proposta anche in Piemonte?

In Piemonte buona parte delle forze politiche della lista di scopo collaboravano già da diverso tempo nella stesura del programma ed è stato facile trovare le condizioni e i contenuti che ci univano, inoltre era necessario presentare una proposta dai forti contenuti liberali e liberaldemocratici che fosse rivolta anche agli elettori di Azione la cui lista non è presente alle elezioni regionali.

Qual’è il giudizio che date sulla Giunta di Cirio?

Il nostro giudizio è molto negativo, basta guardare la realtà. La Sanità in questi cinque anni è peggiorata e non solo per il problema, drammatico per chi lo vive in prima persona, delle liste d’attesa. Anche i trasporti sono peggiorati, la montagna continua ad avere scarse occasioni di sviluppo, per le politiche giovanili non si è speso un euro. In compenso l’assessore Marrone, vero socio di maggioranza della Giunta Cirio, ha aperto le stanze dell’ascolto alle associazioni antiabortiste mettendo a rischio il diritto delle donne di decidere del proprio corpo. Altro che liberali e moderati.

Quali sono le vostre proposte principali?

Noi pensiamo che prima di tutto la Regione come istituzione debba assolvere al suo principale compito che è quello della programmazione che significa anche ridurre gli sprechi e ottimizzare i costi, quindi pragmatismo e non facili promesse, sulla sanità serve innanzitutto nuovo personale, i nuovi ospedali e le nuove strutture sanitarie  previste vanno costruite, l’attenzione e la solidarietà verso le fasce deboli che sono in aumento vanno rafforzate con politiche sociali adeguate. Un’attenzione particolare va rivolta ai giovani e alle tante situazioni di disagio che gli anni della pandemia hanno accentuato e su cui abbiamo proposte specifiche come lo psicologo di base.  Bisogna investire sulla formazionedi qualità. Sui trasporti bisogna agire in due direzioni.

La prima è quella di garantire i collegamenti tra il Piemonte e l’Europa e questo non si realizza solo procedendo celermente per la realizzazione della Tav ma intervenendo in modo sinergico su opere come il terzo valico in liguria ma, venendo alla nostra provincia, risolvendo gli annosi problemi del Tenda, velocizzando la Torino-Cuneo-Nizza e realizzando finalmente il tunnel di Cantarana per collegare velocemente la liguria di ponente alla Granda. La seconda direzione è quella di garantire e sviluppare i collegamenti interni alla regione, su questo abbiamo proposte specifiche possono permettere un miglioramento dei servizi, soprattutto su rotaia con il contenimento dei costi ma non si può parlare di collegamenti se oggi non si affronta il tema delle autostrade digitali quindi per noi è fondamentale vale a dire connessioni e 5G anche in montagna.

Per quanto riguarda l’ambiente-montagna io sono uno di quei che candidati che hanno firmato il documento dell’Uncem con tutte le sue proposte e non solo per convinzione ma anche perché risiedo in Valle Stura a 1000 metri di altezza e quindi ho ben presente quali sono i problemi ma anche le potenzialità. C’è poi l’ambiente-agricoltura che deve essere incentivata a sistemi di irrigazione e di colture più virtuose mentre nel contempo devono essere realizzati nuovi invasi per trattenere la risorsa acqua nei periodi di siccità. Noi pensiamo che debbano essere ridotti gli allevamenti intensivi che sono una causa dei cambiamenti climatici favorendo la qualità alla quantità. Il Piemonte e la Granda hanno ancora grandi possibilità di sviluppo turistico e su questo la programmazione della regione, la sinergia e il gioco di squadra tra tutti gli attori possono portarci al livello che i nostri territori meritano unendo, ambiente, cultura, enogastronomia e sport.

Perché ti sei candidato?

La politica, quella buona, è la mia passione da sempre. Mio padre, Leopoldo Attilio Martino, mi ha trasmesso questo valore. Non sono mai riuscito a disgiungere il mio impegno personale e civile dai miei valori e constato purtroppo che oggi vi è sempre più uno scadimento in questo senso. Questa è una delle ragioni che allontanano molte persone dalla partecipazione politica. Voglio dare il mio contributo in senso positivo, con umiltà, passione e rispetto di tutti ma battendomi per i diritti civili e sociali in cui credo e che troppo spesso non vengono riconosciuti come il diritto di decidere quale sia il modo più dignitoso di porre fine alla propria esistenza o ancora quelli inerenti i propri orientamenti sessuali.

Qual’è la tua promessa?

La mia promessa è una promessa di lealtà verso il nostro territorio. Mi impegno a dedicare tutte le energie possibili per migliorare le condizioni di sviluppo economico ed occupazionale della Granda, per un Piemonte sempre più protagonista in Europa e di continuare a battermi per i miei valori che sono le libertà economiche, i diritti civili e sociali e politiche vere e non paternalistiche verso i giovani.

In bocca al lupo.

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