Politica - 04 giugno 2024, 11:11

Candidati senza rivali: Simone Manzone si propone per un secondo mandato a Guarene

L'unica incognita viene dal quorum per il giovane sindaco, che ha presentato la sua lista: “Ritengo utile avere in squadra persone esperte, che già conoscono la macchina comunale, insieme a giovani ricchi di entusiasmo”

La squadra del candidato sindaco Simone Manzone

La squadra del candidato sindaco Simone Manzone

Simone Manzone, 37 anni, imprenditore, candidato sindaco a Guarene, presenta la sua candidatura in continuità con il mandato in corso essendo già sindaco dal 2019.

Cosa l’ha spinta a riproporsi?

“Come gruppo ci ricandidiamo per essere a disposizione dei nostri cittadini. Più che una discesa in campo la mia è una permanenza in campo, in quanto sono stato eletto per la prima volta 5 anni fa e oggi ripropongo la mia candidatura a servizio del paese. I motivi sono tanti, ma prima di tutto vogliamo dare continuità all’azione amministrativa che in questo quinquennio ha portato Guarene ad essere un paese conosciuto e riconosciuto sul territorio. Partivamo da una oggettiva situazione di anonimato e oggi siamo uno dei paesi più attivi su tantissimi fronti: dai lavori pubblici alla cultura, dall’ambiente al turismo. Io e candidati consiglieri vogliamo continuare su questa strada”.

La sua lista come è composta?

“La lista “Siamo Guarene” riconferma buona parte dei suoi componenti, 10 su 13 in totale. Alcune persone hanno dovuto lasciare l’impegno per motivi personali e di lavoro, ma rimarranno comunque nella squadra come collaboratori esterni. Sono stati sostituiti da tre concittadini giovanissimi, poco più che ventenni, che stiamo inserendo nel gruppo e presentando alla popolazione. Ritengo che questo mix di esperienza, competenze e giovani generazioni sia ottimale per garantire sia stabilità che continuità e ci stimoli a guardare al futuro con progetti di lungo periodo”. 

Siete una lista civica o di orientamento politico? 

“Siamo da sempre una lista civica e continueremo su questa strada, siamo una realtà troppo piccola per dividerci in ideologie politiche e fazioni. Al nostro interno coesistono anime e pensieri diversi, ma la nostra forza è proprio questa: ottenere grandi risultati anche partendo da punti di vista diversi”. 

Che cosa sente di dare a Guarene?

“Amministrare un piccolo comune al giorno d’oggi significa mettere a disposizione della collettività tempo e risorse. In questi anni penso di avere garantito una disponibilità massima nei confronti di tutti i cittadini e ho avuto l’enorme fortuna di essere coadiuvato da un gruppo straordinario che ha supportato concretamente tutta l’azione di governo. Abbiamo cercato di impostare un nuovo modo di amministrare, fra mille difficoltà, perché vediamo potenzialità enormi che devono essere sfruttate”. 

Avete già un programma di massima?

“Sicuramente andremo in continuità con quanto fatto fino ad oggi: ci sono importanti opere da completare, come l’asilo Nido o la mensa, che devono essere terminate e avviate. Abbiamo due grandi piste ciclabili, già finanziate, da realizzare in collaborazione con i comuni vicini i cui progetti sono in corso di redazione. In ambito culturale e turistico c’è da dare continuità e seguito alla mole di eventi che ogni anno vengono organizzati dalle nostre associazioni e i soggetti con cui collaboriamo. 

Occorre proseguire importanti lavori di regimazione delle acque, soprattutto nel versante Nord-Ovest per completare il piano avviato nel 2019, insieme alle costanti manutenzioni del patrimonio che sono un nostro punto fermo fin dal primo giorno di mandato.

Un punto specifico, che ritengo basilare e su cui non arretro di un millimetro, è la riappropriazione dell’immobile della ex casa di riposo, donato alla comunità dal commendator Secondo Paoletti, e oggetto, nel 2018, di una discussa fusione con la sua omologa di Govone. L’immobile è chiuso dal 2022 e va ridestinato ad attività a servizio della comunità di Guarene. In una parola abbiamo bisogno di consolidare tutto quanto fatto finora e renderlo strutturale per consegnare un paese pulito, sicuro e con una comunità attiva a chi avrà l’onore di amministrare negli anni a venire”. 

Silvano Bertaina

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