Attualità - 31 maggio 2024, 17:41

Nuovo monitor per il Csm di Saluzzo dall’associazione A-Fidati: "Aiuta operatori e pazienti, anche a distanza

Per contribuire con il CSM ad aiutare persone affette da disturbi alimentari. I casi sono raddoppiati in tre anni dal 2019 al 2022. Acconci: "Anche a Saluzzo ci piacerebbe nascesse un servizio di 'pasti assistiti' come a Cuneo"

Saluzzo, consegna del monitor al Csm da parte dell'associazione A.Fidati: Sillvio Costamagna, Maura Acconci, Marianela Zamora, Giovanni Giordano

Saluzzo, consegna del monitor al Csm da parte dell'associazione A.Fidati: Sillvio Costamagna, Maura Acconci, Marianela Zamora, Giovanni Giordano

“Questo monitor ci aiuta tanto: nel lavoro tra operatori, con i pazienti e nella psicoterapia di gruppo a distanza. Il  monitor multifunzionale è stato donato, mercoledì scorso, al CSM di Saluzzo nella sede di corso Torino, dall’associazione A-Fidati (associazione di famigliari Ddsturbi del comportamento alimentare).

“E’ uno dei primi passi concreti di aiuto al centro con cui collaboriamo da un paio di anni con grande affinità- afferma Maura Acconci, presidente dell’associazione.

Sarà utilizzato per gli incontri, consultazione, videochiamate e conferenze dall’ équipe specializzata nei Disturbi dell’alimentazione e nutrizione coordinata dalla pschiatra e psicoterapeuta Marianela Zamora del Csm saluzzese diretto dal dottor Silvio Costamagna e costituito da più professionisti per affrontare il problema in modo multidisciplinare.

"La legge regionale del luglio 2022 ha operato un riconoscimento della patologia con presupposti per l’ottenimento di risorse necessarie alla cura, tuttavia, nelle more di provvedimenti strutturali, l’associazione A – Fidati,  collabora attivamente con il nostro Centro di Salute Mentale che esprime il suo apprezzamento per l’utilissima donazione - afferma il direttore Costamagna insieme al gruppo di lavoro dedicato a queste patologie - "la cui anima è l’entusiasta dottoressa Marianela Zamora".

“Un grande grazie all’associazione - aggiunge la psichiatra referente dei Disturbi dell’alimentazione della zona Nord dell’ Asl CN 1 Fossano, Savigliano, Saluzzo. “Il monitor è un segnale di collaborazione molto importante con l’associazione che ci aiuta ad individuare nei pazienti e genitori i problemi che vivono quotidianamente, sulla loro pelle, con grande disagio. Ci aiutano a capire questa sofferenza e a migliorare il sistema salute, lavorando insieme e utilizzando al meglio le risorse aggiunge la dottoressa - Una sinergia grazie anche all’appoggio del direttore del Dipartimento interaziendale di Salute Mentale Francesco Risso e alla collaborazione del Centro per gli studi della alimentazione e nutrizione di Cuneo che ci hanno aiutato a capire".

I dati dell’Istituto sanitario italiano dicono che i casi sono raddoppiati in tre anni, dal 2019 al 2022. "Noi nel 2021 abbiamo iniziato con 9 pazienti,  oggi sono oltre oltre il centinaio. Sono pazienti di tutte le età, alcuni giovanissimi e con un aumento di maschi, portatori di problematiche diverse dall’anoressia dei più giovani ai disturbi dell’alimentazione incontrollata, che tocca i più maturi".

L’Associazione A - Fidati, nata nel 2019, coinvolge famiglie, parenti e amici di persone affette da questi disturbi. "I figli di alcuni di questi genitori, sono usciti dalla malattia, altri purtroppo non ce l’hanno fatta - afferma la presidente - Da questa malattia si può guarire e molte nostre attività sono legate all’informazione in questa direzione. E' importante intervenire presto. Più riusciamo ad individuare i segnali in tempo e più c’è possibilità di facerla e con un decorso più breve. Promuoviamo corsi di aggiornamento per insegnanti, educatori, allenatori sportivi perchè per primi intercettano l’insorgenza della malattia. I genitori  riconoscono i segnali sempre per ultimi e quando chiamano, generalmente, la malattia è già grave. Abbiamo anche un Gruppo di mutuo aiuto seguito da una psicologa e incontri online con la specialista Francesca Pirotti della struttura residenziale, Palazzo Francisci di Todi, che accoglie i malati nel post ricovero. Sono patologie devastanti per coloro che ne soffrono, ma è malattia della famiglia, che fa soffrire molto genitori, fratelli, parenti. Ne conosciamo bene la complessità, per esperienze personali e sappiamo che è importante affrontarla attraverso un team di specialisti. Anche a Saluzzo - ha concluso la presidente - ci piacerebbe  contribuire a far nascere un servizio di pasti “assistiti”  per persone affette da disturbi alimentari, come esiste a Cuneo e che rappresenta un importante cardine della cura”.

“E’ vitale essere un punto di riferimento sul territorio per chi ne ha bisogno - afferma la mamma di Beatrice, giovane donna scomparsa per questa patologia due anni fa, la cui toccante storia ha contribuito ad espandere la conoscenza dell’associazione nel Saluzzese e delle sue attività di sostegno, rivolte alle famiglie e a chi è in sofferenza e, che spesso, non sa da che parte iniziare.

A-Fidati, il cui nome è un gioco di parole tra Fidati e Affidati, vuole essere di aiuto al problema attraverso varie attività, dal punto di ascolto telefonico, a iniziative di sensibilizzazione o editoriali con la mappatura di servizi di diagnosi e cura, il supporto a organizzazioni e istituzioni e attraverso varie collaborazioni. 

vilma brignone

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