Fino a pochi giorni fa Rafael Nadal si era mostrato molto felice di prendere parte agli Internazionali d’Italia, competizione dove si è presentato in sordina, non essendo una testa di serie. E con lo stesso entusiasmo era arrivato al Roland Garros, due competizioni terminate in modo piuttosto simile per il campione spagnolo.
Al Foro Italico si è dovuto arrendere contro il polacco Hurkacz in 2 set (6-1, 6-3), nonostante i dieci titoli capitolini ottenuti in carriera nel Masters 1000. In Francia invece Nadal è stato eliminato dal tedesco Zverev (6-3, 7-6, 6-3). Ma c’è un altro dettaglio che non è passato inosservato in tutte e due le competizioni: Nadal ha rifiutato la celebrazione organizzata in suo onore nel post partita. Un po’ per dire al mondo intero che non è ancora giunto il momento di abbandonare il tennis.
Oggi l’ex numero uno al mondo si trova al 305º posto e deve fare i conti con l’eliminazione al primo turno per mano di un avversario di massimo rispetto, già Re di Roma. Ma questa condizione di “sfavorito” non sembra spaventarlo.
Ritiro rimandato: Nadal pensa alle Olimpiadi
Nadal non è un semplice giocatore di tennis, ma uno dei campioni che ha vinto di più sui campi internazionali: pensiamo ai suoi 22 Slam, ai 36 Masters 1000, all’oro Olimpico a Pechino 2008 nel singolo e all’oro nel doppio a Rio 2016. Ci sono anche 23 ATP 500, 10 ATP 250, 5 Coppe Davis con la Nazionale spagnola e 2 Laver Cup. Può un campione con 110 titoli vinti, soprannominato il “Re della terra rossa”, rinunciare senza lottare? Per ora, la risposta sembra ovvia: no.
“Ne riparliamo dopo le Olimpiadi”, ha chiosato il campione ricordando il grande appuntamento olimpico che lo aspetta.
Il tennista trentasettenne vuole affrontare nuovi appuntamenti, con la consapevolezza di essere ancora una volta lo “sfavorito”. Lui stesso ha ammesso di accettare questa etichetta perché rappresenta una sfida importante per continuare a migliorare il proprio gioco, affrontando con determinazione le sfide future.
L’obiettivo dopo i French Open, tra sfide personali e infortuni
C’è un campionato di calcio che si è da poco concluso (e gli Europei pronti al via), il ciclismo continua la sua corsa su diversi itinerari e ci sono le Olimpiadi dietro l’angolo. Ma i riflettori sono puntati sul tennis.
Allontanate le voci sul suo ritiro, Rafael deve fare i conti con le sue condizioni fisiche: è reduce da diversi infortuni che lo hanno messo alle strette negli ultimi due anni. Proprio per questo sembra intenzionato a misurare le forze: non bisogna poi dimenticare che il 3 giugno le candeline sulla torta saranno 38. Come lui stesso ha spiegato, ha tutte le intenzioni di prepararsi a dovere per le Olimpiadi, ma questo potrebbe portarlo a rinunciare all’appuntamento di Wimbledon.
La strada è in salita per lo “sfavorito” anche se, per i principali bookmakers del calibro di Betsson.it, Nadal resta sempre uno dei potenziali vincitori nelle manifestazioni in cui partecipa. E così è stato anche nel caso del Roland Garros, anche se le cose sono finite in modo ben diverso.
Nadal: “Difficile trovare la forma”
Ripercorrendo gli ultimi mesi di Nadal, la situazione sembra piuttosto negativa: al ritiro dall’Indian Wells, dove non si sentiva pronto, si aggiungono le eliminazioni a Barcellona, Madrid, Roma e Parigi. Emergono altresì delle problematiche importanti con le quali il tennista deve fare i conti. Lui stesso in conferenza stampa si era spesso detto dubbioso sulla sua partecipazione al Roland Garros, perché “è difficile trovare la forma”, proprio come il nostro Jannik Sinner, al rientro da un infortunio all’anca. Ma il cuore, la forza di un campione del suo calibro, lo hanno spinto ad accogliere l’ennesima sfida.
Conclusioni
La decisione di Nadal di rinunciare alla cerimonia in suo onore a Roma e Parigi va letta come la voglia di un atleta di non fermarsi: come spesso ha sottolineato, il suo ritiro non è ancora certo. Ecco perché sarebbe prematuro festeggiare un suo addio al tennis.
Ha spinto il suo corpo al limite? Sì, proprio come hanno fatto in questi mesi anche Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, altri due campioni che hanno dovuto dire ‘no’ di recente agli Internazionali di Roma. Loro hanno sicuramente la giovinezza dalla loro parte e questo, nello sport, può fare la differenza.
Ma Nadal ha il piglio di un campione che ha fatto la storia di questo sport. E soprattutto ha un ruolo da sfidare e un’etichetta da scrollarsi di dosso. Basterà per farlo continuare? Difficile dirlo, ma c’è tutto il tempo per scoprirlo.