È un paradosso, uno dei tanti della politica. Più le opposizioni alzano il tiro, più le maggioranze, per quanto divise al loro interno, si rinsaldano e, per reazione, cercano di ricompattarsi.
A Cuneo sta succedendo una cosa simile, dove sul “caso piazza Europa”, i gruppi consiliari di maggioranza Pd, Centro per Cuneo, Crescere, Democratici e Solidali, rinserrano le fila e mostrano – con inatteso entusiasmo - la loro volontà di andare avanti con determinazione nei loro propositi.
Era da parecchio che la maggioranza non usciva allo scoperto con un comunicato stampa unitario, su temi divisisi e oggetto di vibrate polemiche in Consiglio comunale. Ora succede nel bel mezzo di una complicata verifica di maggioranza dove tensioni tra i gruppi e quelle interne ai rispettivi gruppi non sono distanti dal livello di guardia.
Paradossalmente, gli attacchi ad alzo zero delle minoranze concorrono a rafforzare la maggioranza nel momento della sua massima debolezza. Se poi questo rafforzamento durerà oltre il caso dei cedri di piazza Europa lo vedremo. Anche perché la nave del capitano Patrizia Manassero continua la sua navigazione in acque procellose.
Le previsioni annunciano burrasca per il 27 maggio, data del Consiglio comunale, e possibili scosse telluriche dopo la tornata elettorale dell’8 e 9 giugno. Tre consiglieri della stessa maggioranza sono in corsa per la Regione.
Una, Maria Laura Risso, con il centrodestra di Alberto Cirio; due, in distinte liste, Erio Ambrosino e Luca Paschiero, con il centrosinistra di Gianna Pentenero. In venti giorni può succedere di tutto, ma nel frattempo - sul piano della dialettica politico-amministrativa - si coglie il tentativo di un sussulto d’orgoglio.