Un giorno di riposo per smaltire le tossine della sconfitta patita in gara-1 ed oggi (venerdì 29 marzo) la squadra è tornata in palestra.
Non c'è tempo (e non sarebbe giusto farlo) per rimuginarci troppo sopra: mercoledì sera Porto Viro è stata più brava nell'approcciare i play off ed il risultato l'ha premiata.
Cuneo, però, ha tutte le carte in regola per fare altrettanto nella seconda sfida. Si gioca il lunedì dell'Angelo, alle ore 19, nell'infuocato catino del palasport di Porto Viro.
Ad attendere Botto e compagni ci sarà un ambiente caldissimo, il sold out è naturalmente scontato, ma sarà proprio quella l'occasione per far vedere che il lavoro dei biancoblu nei lunghi mesi invernali della regular season non è stato vano.
Una battuta a vuoto all'esordio, soprattutto dal punto di vista mentale può capitare (quante volte negli anni abbiamo visto clamorosi tonfi delle favorite), ma se è vero come è vero che quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, beh quale migliore occasione per dimostrare il proprio valore?
L'importante, per giocatori ma anche tutto l'ambiente, è mantenere i nervi saldi: giocare con la massima tranquillità, esattamente quanto hanno fatto i rodigini a Cuneo. Il resto viene da solo, sapendo sfruttare le occasioni che, inevitabilmente, gli avversari concedono durante l'arco della gara. tante po poche che siano. È successo anche in gara-1, semplicemente gli uomini di Matteo Battocchio non hanno saputo coglierli.
"È vero che ci aspettavamo qualcosa di diverso - analizza a mente fredda il risultato di gara-1 il direttore sportivo Paolo Brugiafreddo - e forse il problema è stato proprio quello. Non devi aspettare, ma andare a prenderti quel che vuoi. Ma il nostro non è stato un peccato di presunzione, conoscevamo il valore degli avversari".
Come si fa a far ruotare la serie? "Vedremo sul momento -dice Brugiafrddo -, l'importante sarà avere molta pazienza. Loro partiranno sicuramente a fuoco, ma nei playoff conta solo il risultato finale: non importa se vinci 3-0 o 3-2, ma la vittoria e basta".
La società fin qui ha lavorato molto bene, ora deve infondere tranquillità: "Lo sport è fatto di queste cose - conclude il direttore sportivo - Una squadra vince e l'altra perde. È doloroso, ma così. È pieno il mondo di squadre super favorite che perdono contro avversari potenzialmente meno forti, ma va accettato: mettere ulteriore pressione crea solo danno"