In un'affollata sala consiliare del Comune di Limone Piemonte si è discusso della mancata attivazione per il prossimo anno della sezione distaccata del liceo economico sociale a curvatura sportiva da parte del Liceo Statale delle Scienze Umane "E. De Amicis" di corso Brunet a Cuneo.
Una decisione del dirigente scolastico che all'Amministrazione guidata dal sindaco Massimo Riberi non è piaciuta, tanto da convocare un incontro straordinario per pianificare una soluzione condivisa.
Grande partecipazione da parte di insegnanti, genitori, nuovi ed ex studenti, segnale di diffuso e sentito interesse.
Il dibattito si è aperto con una breve introduzione da parte del sindaco, seguita dall'intervento del consigliere regionale Paolo Bongioanni, delegato dall'assessore regionale all'Istruzione Chiorino. "Credo – ha dichiarato Bongioanni - che Limone sia già stata sufficientemente sfregiata dalla situazione del tunnel di Tenda, per esserlo anche dalla questione scolastica. Presenterò un'ordine del giorno nel prossimo Consiglio. La soglia delle iscrizioni è di 27 e bisogna compensare i mancanti con una deroga. Occorre intavolare una trattativa per spiegare l'importanza del liceo, che ci fa onore".
Il sindaco Riberi ha presentato il caso direttamente al ministro dell'Istruzione Valditara e al capo dipartimento, confidando in una mediazione per scongiurarne la chiusura definitiva.
“Lo stesso problema si era già verificato l'anno scorso – ha ricordato Riberi - , ma alla fine si era riusciti a ottenere una deroga per l'anno scolastico in corso. Per il prossimo anno erano iscritti solamente in 7 ed inizialmente era stata richiesta una deroga, ma poi ritirata. L'abbiamo scoperto dopo che la famiglia di un ragazzo di Como intenzionata ad iscriverlo è stata rifiutata perchè non sarebbe stata attivata la sezione”.
Nel frattempo i potenziali nuovi iscritti sarebbero arrivati a 12. Molte, però, le testimonianze dei presenti che hanno riportato come il dirigente avesse rinviato i potenziali nuovi iscritti o a altri indirizzi dello stesso istituto o persino ad altri istituti.
Tra gli insegnanti presenti che sostengono la causa a favore della sopravvivenza della sezione è emerso un grave malcontento nei confronti del dirigente scolastico, condiviso anche dai genitori, che hanno colto l'occasione per ribadire: "Sfatiamo anche che in questo liceo non si fa nulla e arrivino promozioni facili, perchè non è così".
Sempre secondo le varie dichiarazioni anche il dirigente supplente avrebbe proseguito la stessa linea del dirigente titolare sostituito, non avvallando la prosecuzione della sezione sportiva.
Dal pubblico è stata citata e ricordata la possibilità dell'attivazione della pluriclasse, come avvenuto in passato, ipotesi che oggi non sarebbe più percorribile stando a quanto risposto dall'Istituto a Riberi.
Ampia anche la partecipazione degli altri amministratori della valle Vermenagna, con la solidarietà di quelli di Cuneo e Borgo San Dalmazzo.
"Non possiamo tutti gli anni ritrovarci qui – è intervenuto il sindaco di Vernante, Gian Piero Dalmasso -: dirottiamo gli iscritti di Cuneo a Limone".
Il futuro della scuola di Limone, seppur eccellente, rischia di scomparire e restare una parentesi, che ha visto diplomarsi personaggi del calibro di Marta Bassino.
Il candidato sindaco, Giorgio Chiera, avversario di Riberi e fondatore dello Ski College, ora Liceo delle Scienze Umane, ha preso la parola: "Preoccupante che oggi la classe dirigente cuneese scolastica non voglia un liceo, oggi un'eccellenza. Occorre capire se sia anche la stessa volontà di Torino e quale sia l'orientamento politico".
E' stata avviata, infine, a cura dell'Amministrazione limonese una raccolta di nominativi di eventuali ragazzi che si vorrebbero iscrivere, che verrà portata all'attenzione dell'Ufficio Scolastico Regionale. Se interessati è quindi possibile rivolgersi alla segreteria comunale.