Il progetto di costruzione del nuovo ospedale unico della città di Cuneo finanziato tramite modalità pubblico-privata e proposto dalla Inc del gruppo che fa capo all’imprenditore Matterino Dogliani è davvero (molto) simile a quello presentato, dalla stessa azienda, per il territorio di Macerata?
A porre la questione in consiglio comunale il consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), con un’interpellanza specifica nella quale sottolinea le aderenze tra i due progetti: “La Inc ha riciclato il lavoro dopo il dietro-front della Regione Marche a seguito del cambio politico di governance”.
Bongiovanni: “Sindaca passiva, basta prendere tempo”
“Quel che sta avvenendo è già successo in Veneto, e noi stiamo commettendo gli stessi errori – prosegue il consigliere - . La conferenza preliminare dei servizi di marzo si terrà senza che nessuno abbia valutato i dati economici del progetto; il Comune in che veste e con che ruolo si presenterà ai lavori? Il tempo per organizzare gli aspetti della viabilità e dei servizi relativi allo spostamento dell’ospedale all’area del Carle non c’è più: serviva muoversi prima, ora sarà difficile prendere decisioni basate sull’interesse pubblico”.
Il consigliere ha quindi concluso l’intervento tacciando la sindaca di un atteggiamento passivo, a detrimento dello sviluppo della medicina di territorio: “Cosa rimane da dire, nel tavolo della conferenza preliminare? Come può andarle bene così, ancora? Serve che diventi, finalmente, la guida politica che per ora non è mai stata”.
Richieste che anche i consiglieri comunali Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Giancarlo Boselli (Indipendenti) hanno sostenuto e spalleggiato.
Manassero: “Il progetto c’è, ancora manca il piano finanziario”
“La banale realtà dei fatti, di cui mi faccio portavoce perché per limite mio personale non sono capace di manipolare cose e parole a fini strumentali, è che è stata convocata una conferenza dei servizi preliminare, basata su un progetto che tutti avete in mano, per identificare le indicazioni da porre al proponente nel caso volesse ancora andare avanti con l’iniziativa – ha detto la sindaca Patrizia Manassero - . In sede di conferenza non dobbiamo dire sì, no, se il partenariato ci piace o no, se è utile o no, se è caro o no, ma solo dare indicazioni sulla sua possibile fattibilità”.
“Non siamo ancora a un punto di non ritorno: il progetto disegnato c’è ma manca la legge regionale che lo finanzia e quindi il piano economico finanziario – ha concluso la sindaca - . Stiamo lavorando per definire quel che andremo a portare al tavolo, sapendo che sul tema dei trasporti e sull’impatto che il progetto avrà sul territorio di Confreria, servirà fare un’analisi ancor più particolareggiata”.