Una gestione cittadina “a rifiuti zero” è possibile nel concreto, oppure si tratta di una mera utopia irrealizzabile? La domanda è stata al centro del dibattito nel corso della Commissione consiliare vissuta nel salone del Consiglio comunale di Cuneo nella serata di ieri (martedì 20 febbraio), a seguito della presentazione da parte del Consorzio Ecologico Cuneese delle specifiche del nuovo bando affidato alla San Germano Spa.
L’obiettivo di Cuneo: il 75% della raccolta differenziata
Ospite della commissione e incaricata dell’illustrazione rispetto al nuovo bando di gestione la dottoressa Simona Testa. Che ha messo al corrente i presenti – grazie ad alcune slide non precedentemente inoltrate ai consiglieri – rispetto all’andamento della raccolta rifiuti con servizio porta a porta nella città capoluogo dal 2014 al 2022 (i dati del 2023 risultano ancora in carico).
Se gli anni pandemici – 2021 e 2022 - hanno visto la percentuale di rifiuti raccolti con questa modalità mantenersi sostanzialmente stabili sul 69,11%, il primo anno d’introduzione del servizio ha fatto registrare il 56,31%: il risultato più alto, 72,43%, è stato riscontrato nel corso del 2018.
Nel 2022 la Regione Piemonte ha fatto segnare il 67,10% e 163,2 chili di rifiuti raccolti per abitante, mentre la città di Cuneo il 66,70% e 160 kg/ab.
L’obiettivo dichiarato per il territorio del Consorzio è raggiungere una raccolta in porta a porta al 75%. A livello nazionale, invece, si guarda alla riduzione della produzione complessiva dei rifiuti, all’incremento della percentuale di differenziata e al miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati raccolti, per raggiungere un tasso di riciclaggio del 65% e una riduzione della produzione dei rifiuti urbani residuali alla soglia di 90 kg/ab all’anno.
La nuova campagna informativa
Un obiettivo, quello del 75% che il CEC immagina di poter raggiungere grazie a una campagna promozionale e informativa “a tappeto”, che copra tutti e sette gli anni del nuovo appalto e sfrutti eventi e iniziative sociali, un nuovo sito internet, una campagna nelle scuole, canali social, pieghevoli e manifesti.
I dettagli della nuova campagna di comunicazione verranno presto comunicati in una conferenza stampa.
Scontro Sturlese-Carli: obiettivo poco ambizioso o concreto?
Nello spazio dedicato ai consiglieri comunali hanno preso la parola Carla Santina Isoardi (PD), Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), Flavia Barbano (Centro per Cuneo), Claudia Carli (PD), Maria Laura Risso (Centro per Cuneo), Paolo Armellini (Indipendenti), Sara Manassero (PD) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).
Lo scontro più caldo è stato quello tra il decano dei Beni Comuni e la capogruppo dei democratici, proprio sugli obiettivi per il futuro.
"Molte città hanno superato il 90% della raccolta differenziata e quindi il 75% è limite ben poco ambizioso – ha detto Sturlese - . Serve riconoscerlo, così come serve riconoscere che il vero obiettivo a cui guardare è quello dell’ottica ‘rifiuti zero’: vi concentrate sulla forma del servizio, pur valida, ma non la sua sostanza. Per far cambiare la percentuale di differenziata, ovviamente in positivo, serve cambiare la tassazione”.
“I Comuni con il 90% della raccolta differenziata sono più piccoli di un capoluogo come il nostro, non dimentichiamolo – ha aggiunto Carli - . Non possiamo parlare, realisticamente, di ottica ‘rifiuti zero’ perché è qualcosa di non realizzabile: rimaniamo nella sfera del realistico, l’obiettivo del 75%, per noi, è complesso ma fattibile”.