Saluzzese - 21 febbraio 2024, 10:11

Saluzzo verso le elezioni, due i candidati sindaci già in campo: Marco Piccat e Chiaffredo Peirone

Il primo sarà appoggiato da due liste, una civica, l’altra dei Moderati. Il secondo dai tre partiti di centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia più un numero per ora imprecisato di formazioni civiche di area. La prossima settimana è attesa l’ufficializzazione di Franco Demaria per la maggioranza uscente di “Insieme si può”

Marco Piccat e Chiaffredo Peirone

Marco Piccat e Chiaffredo Peirone

Sono due al momento a Saluzzo i candidati sindaci in pista per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno.

Il primo ad uscire allo scoperto è stato il professor Marco Piccat, già sindaco di Saluzzo nella seconda metà degli anni 80 e nei primi anni ’90 e poi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo prima di Mario Anselmo.

Tra una settimana saliranno a tre quando la maggioranza uscente di “Insieme si può” comunicherà il nome del proprio candidato, chiamato a raccogliere il testimone da Mauro Calderoni

L’ipotesi più probabile è quella di un ticket tra gli assessori Franco Demaria e Francesca Neberti: il primo nel ruolo di candidato sindaco, la seconda di vice.

La certezza si avrà comunque solo martedì sera 27 febbraio quando, al teatro Magda Olivero, l’associazione politico-culturale “Insieme” lo comunicherà ufficialmente.

Piccat aveva annunciato la sua autocandidatura una quindicina di giorni fa. 

Ieri sera, con uno scarno comunicato diffuso dal suo studio legale, Peirone ha rotto gli indugi annunciando di essere a disposizione del centrodestra. 

Questo il testo con cui è stata resa nota la sua disponibilità: “I partiti Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Liste Civiche hanno chiesto all’avvocato Chiaffredo Peirone di candidarsi a sindaco della Città di Saluzzo. L’avvocato Peirone accetta alla condizione, già concordata, che gli venga consentito di presentare anche una propria lista civica. Seguirà a breve conferenza stampa per la presentazione del candidato”.

Si conclude in questo modo una settimana convulsa nel corso della quale le chat dei referenti locali e provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sono state roventi.

Vi si leggeva tutto e il contrario di tutto e ognuno (talvolta millantando) aggiungeva qualche elemento peraltro non confermato dai fatti, come la voce che dava per imminente l’esautorazione di Mellano – a seguito delle contestazioni nei suoi confronti espresse dalla sezione saluzzese - e la rinuncia di Peirone.

Quest’ultimo, protagonista in questi giorni della scena politica, è rimasto in silenzio fino a ieri sera (martedì) quando, al termine dell’ennesimo incontro in ambito locale tra i referenti locali di FdI (Roberto Mellano) Lega (Domenico Andreis) e Forza Italia (Cesare Battisti), ha ottenuto l’atteso via libera.

È appena il caso di annotare che l’impostazione della candidatura a sindaco dell’avvocato era andata assumendo, cammin facendo, una diversa connotazione rispetto a quella originaria.

Se, in prima battuta, il legale era stato indicato come possibile candidato sindaco civico cui avrebbero dovuto aggregarsi i tre partiti del centrodestra, il suo destino politico è poi passato nelle mani di Fratelli d’Italia.

A tenerlo sulla corda era stata appunto FdI – forza politica in cui i pareri al riguardo non erano unanimi - per cui solo dal partito di Giorgia Meloni poteva arrivare il via libera alla sua designazione che, infatti, ora se la intesta.

Osservando il quadro provinciale, non si può non considerare che Fratelli d’Italia, partito di maggioranza relativa nel Cuneese, non poteva disporre di altre candidature a sindaco se non nella ex capitale del Marchesato.

Ad Alba c’è il forzista Carlo Bo; a Bra un civico, Massimo Somaglia, che è stato però per 25 anni in Forza Italia; a Fossano il sindaco uscente della Lega Dario Tallone, uomo di stretta fiducia del senatore e segretario provinciale Giorgio Bergesio.

Normale, in un’ottica di spartizione, che i Fratelli abbiano voluto rivendicare un loro spazio a Saluzzo.

Il nihil obstat – al termine di un braccio di ferro interno soprattutto a Fratelli d’Italia - è arrivato direttamente dalla segreteria provinciale per il tramite del commissario Roberto Mellano.

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU