Attualità - 16 febbraio 2024, 17:07

Anche a Mondovì lo striscione #EnelSmobilita contro tagli al personale ed esternalizzazioni

Sbarca anche in Granda la protesta che porterà allo sciopero nazionale, indetto per il 4 marzo, da Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil

Anche a Mondovì lo striscione #EnelSmobilita contro tagli al personale ed esternalizzazioni

È comparso anche a Mondovì lo striscione con la scritta #EnelSmobilità #IlSindacatoMobilita che, nelle scorse settimane, era già stato affisso anche in altri centri della Granda, da Cuneo all'Albese, ma anche nella vicina Liguria, nel Comune di Savona. 

Si tratta di un hashtag diventato simbolo della protesta dei lavoratori del comparto che, attraverso le organizzazioni sindacali hanno aperto una vertenza contro l'azienda italiana dell'energia.

Dopo mesi di confronti i sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, hanno infatti annunciato, a seguito dell’esito negativo dell’incontro di raffreddamento e conciliazione, svoltosi in data 8 febbraio  scorso, innanzi la Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno sciopero generale del gruppo indetto per la giornata del 4 marzo. 

 

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO

“Scioperiamo contro i tagli e gli efficientamenti che vengono attuati in tutte le Società del Gruppo – scrivono i tre sindacati una nota -. e per difendere un’Azienda centrale per il Paese che gestisce delle attività in concessione remunerate dallo Stato e quindi dalle bollette degli italiani. Siamo contro la modifica dell’orario di lavoro per oltre 6000 operativi della Rete, contro le esternalizzazioni di attività esclusive del lavoro elettrico come le manovre per lavori sulle linee in media tensione."

Tra le ragioni evidenziate dai sindacati anche la richiesta di mantenere uno degli accordi più avanzati sullo smart working e investire in assunzioni, necessarie per accompagnare la transizione energetica e per attuare il PNRR. 

"È inimmaginabile gestire tutto questo, senza di fatto fare assunzioni in tre anni.- proseguono le organizzazioni sindacali - "Infine scioperiamo contro l’abbandono da parte di Enel di importanti e storici siti di produzione termoelettrica e contro l’insufficienza di investimenti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Per i diritti e le tutele dei lavoratori, per il Paese".

"Il 4 marzo - affermano da Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil - si fermeranno tutti i lavoratori del Gruppo Enel in Italia, con la sola esclusione delle Centrali Termoelettriche, per le quali verrà proclamata la fermata con un calendario che spegnerà ogni impianto Enel nel mese di marzo."

Si prevede inoltre “sciopero delle prestazioni di lavoro straordinario programmabile, degli spostamenti di orario, delle prestazioni di ore viaggio eccedenti il normale orario di lavoro, per tutto il personale di ogni Società dal 24/02/2024 al 24/03/2024. Sciopero Generale per una intera giornata del personale giornaliero e per un intero turno di lavoro del personale turnista e semiturnista addetti agli impianti di produzione termoelettrica, nelle giornate che verranno comunicate successivamente nel rispetto dei termini di preavviso.” 

“Il personale turnista e semiturnista- concludono le organizzazioni sindacali -  parteciperà allo sciopero in ognuno dei turni continui avvicendati le cui prestazioni ricadano, in tutto o in parte, nella giornata di sciopero. Sono fatte salve le esenzioni dallo sciopero previste dalla normativa vigente. Durante lo sciopero saranno garantite le prestazioni essenziali previste dall’accordo di regolamentazione dello sciopero nel settore elettrico.”

Arianna Pronestì

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