Volley - 20 gennaio 2024, 17:12

Il Presidente della Lega volley Femminile Mauro Fabris apre al videocheck in A2 ma ribadisce: “Non è la soluzione del problema…Occorre lavorare sulla preparazione degli arbitri”; Ecco un estratto dell’intervento di Fabris a “Time Out”

Il Presidente della Lega Volley Femminile di Serie A Mauro Fabris è stato ospite della 12^ puntata di Time Out. Fabris ha fotografato lo stato di salute della pallavolo femminile italiana, per poi toccare argomenti interessanti come arbitri, videocheck, "spezzatino" televisivo e Coppa Italia. Non poteva mancare un commento sulla querelle relativa all’approdo di Julio Velasco sulla panchina della Nazionale

Il Presidente Mauro Fabris (foto Legavolleyfemminile)

Il Presidente Mauro Fabris (foto Legavolleyfemminile)

Il presidente della Lega Volley Femminile di Serie A Mauro Fabris è intervenuto ieri sera in qualità di ospite della 12^ puntata di Time Out, il programma di approfondimento sportivo del gruppo editoriale More News. Tanti e interessanti i temi toccati dal numero uno della Lega Femminile, che ha risposto con la consueta franchezza alle domande poste dal giornalista Matteo La Viola. Di seguito vi riproponiamo un riassunto del suo intervento:

Presidente, tracciamo un bilancio sull’anno appena trascorso. Che anno è stato per la pallavolo italiana?:  “Il bilancio per il 2023 è molto positivo e confortante.” – ha spiegato Mauro Fabris – “Non era semplice riprendere. Abbiamo corso il rischio che molte società chiudessero e purtroppo qualcuna è stata costretta a farlo, ma la resilienza in questo caso è stata veramente potente. I dati sono confortanti e la pallavolo femminile ha un trend di crescita superiore alle aspettativa. La stessa organizzazione mondiale della pallavolo (FIVB), da tempo ci dice che la pallavolo femminile è quella che ha i più ampi margini di crescita a livello internazionale, figuriamoci in Italia, che è considerata una delle piazze più importanti.”

Il Presidente della Lega Femminile è tornato anche a parlare della querelle che ha riguardato l’approdo sulla panchina della Nazionale di Julio Velasco, dimessosi dal ruolo di allenatore della Uyba Busto Arsizio in seguito all’esonero di Davide Mazzanti: “C’è stato un momento in Italia in cui si discuteva di più se Mazzanti avesse fatto bene oppure no” – continua Fabris – “Questo dimostra che siamo cresciuti come movimento, perché nel momento in cui tutti si sentono Ct della Nazionale di pallavolo, come solitamente capita nel calcio, vuol dire che è stato compiuto un ulteriore step di crescita. Lo dico in senso ironico, ma fino a un certo punto…Oggettivamente in quel momento nei bar la discussione era su Davide Mazzanti e non ad esempio su Roberto Mancini.”

E sulla investitura di Velasco a campionato in corso?  “In quella vicenda personalmente ho difeso la società (Uyba ndr) e tornerò a farlo ogni volta che serve. Poteva essere gestita molto meglio e non c’era nessuna urgenza.  C’era da tutelare un investimento e un progetto di Busto di durata pluriennale. Non sarebbe cambiato nulla se questo cambio fosse stato fatto a fine stagione, anche perché l’allenatore non deve andare a fare i sopralluoghi negli alberghi o decidere quali sponsor devono stare sulle maglie della Nazionale. Si trattato di qualcosa che non ho compreso e che a livello federale poteva essere gestito meglio”.

Videocheck in A2, se ne parla da tempo. La prossima stagione potrebbe essere quella buona? “La decisione l’abbiamo rimessa ai club. Il linea generale si, l’orientamento è questo.” – ha ribadito il numero uno della Lega Volley femminile – “Abbiamo avuto una prima riunione sul punto. Ci sono aspetti tecnici e anche di fornitura degli impianti che non sono banali, oltre ovviamente al tema di costi. La soluzione degli errori arbitrali tuttavia non sarà l’introduzione del videocheck e questo lo dimostra la Var nel calcio. Se la tecnologia non la usi o la interpreti nel modo corretto il problema rimane. Io credo che se troveremo l’accordo e le risorse andremo avanti su questo progetto, ma al tempo stesso stiamo chiedendo alla Federazione di lavorare molto di più e magari insieme sul tema della preparazione degli arbitri. A me non va bene che in A1 ci siano degli addetti al videocheck che impieghino troppo tempo per interpretare quello che vedono sul monitor. Capita che sbaglino sulla scelta dell’immagine e capita anche che sbaglino in riferimento alla richiesta fatta dal club che si affida al videocheck. Comunque ci tengo a ribadire che il tema della qualità degli arbitri non viene superato con la presenza del videocheck. Non è la soluzione al problema.”

Il 17 e 18 febbraio torna l’appuntamento con la final four della Coppa Italia Frecciarossa, che quest’anno si svolgerà a Trieste. C’è sempre un grande interesse per questo Trofeo… “Confesso che su mia spinta e per necessità, legato alla diretta pomeridiana di Rai2, andremo a giocare in orari inusuali: alle 11 per la A2 e 14,15 per la serie A1.” – ha spiegato il Presidente Fabris – “Spero che la visibilità che ci darà la diretta di Rai2 compensi l’eventuale assenza sugli spalti. Personalmente sto scommettendo su questo, perché comunque dovremmo abituarci ad avere orari sempre più differenziati. Se vogliamo incentivare il ritorno agli investimenti, tema a me particolarmente caro, dobbiamo garantire maggiore visibilità e questo richiede che ci siano sempre meno sovrapposizioni degli eventi. Calcio e pallacanestro già lo stanno facendo e penso che dovremmo farlo anche noi.”

Matteo La Viola

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