Politica - 30 dicembre 2023, 11:06

Manassero e la sua Cuneo abitabile e attraente: “Il 2024 sarà ricco di sfide. Compatti, riusciremo a superarle”

La sindaca del capoluogo riflette sull’anno passato e su quello in partenza. Sulle minoranze: “Gettano bucce di banana, è il loro lavoro. Noi, con attenzione, andiamo avanti”

Patrizia Manassero

Patrizia Manassero

A Patrizia Manassero – la prima sindaca del Comune di Cuneo, ormai giunta a un anno e mezzo di mandato – gli slogan non piacciono molto, ma tornano buoni in un momento di stretto bilancio come quello che stiamo vivendo, a cavallo tra un anno che finisce e uno che inizia.

Incalzata nei giorni scorsi da alcune nostre domande, infatti, sottolinea come le sfide per il 2024 della città capoluogo siano tante e agiscano su livelli diversi, ma la direttrice sarà il “continuare a lavorare per far sì che Cuneo sia abitabile e attraente per più persone possibile”.

“Puntiamo a costruire socialità, dialogo, confronto”
Questo significa di fatto una varietà enorme di cose che vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche, ai servizi per fragili e anziani, dalle piste ciclabili sempre più estese, alle iniziative culturali di livello, dalle possibilità di ricreazione alla cura degli spazi, dalla attenzione per la sicurezza all’impegno per la sostenibilità nelle sue diverse declinazioni, dalla educazione stradale al senso civico” prosegue Manassero.

Devo dire che mi rendo conto che sono tanti a mettersi in campo per rispondere a queste sfide: mi piace citare i comitati di quartiere che si attivano in modi creativi ed efficaci per fare la propria parte, come per esempio Cuneo centro storico e i suoi progetti per i Giardini Fresia – continua la sindaca - . Ci sono però anche normali cittadini che si lasciano coinvolgere in progetti di comunità, come nella zona del quadrilatero, dove si sta lavorando al percorso 'ritessere fiducia', dove si sogna di mettere in piedi un 'caffè letterario'. Cito ancora i volontari del vede che sono nati o stanno nascendo in altri quartieri o frazioni. Questo mi dice la voglia di rendere Cuneo un posto ancora migliore”.

Credo che un tassello fondamentale stia nella capacità di costruire socialità, il dialogo, il confronto. Una sfida per me personalmente è riuscire ad avere tempo a sufficienza per ascoltare e costruire percorsi condivisi”.

L’attenzione al sociale, nonostante le rigidità di bilancio

La fine dell’anno, per un’amministrazione comunale, significa sostanzialmente “bilancio”. Nelle discussioni occorse durante l’ultimo consiglio comunale dell’anno relativamente al previsionale 24-26 è stata sottolineata sia dagli interventi della Manassero stessa che da quelli dell’assessore al bilancio Valter Fantino l’attenzione al sociale.

Sono profondamente convinta del fatto che solo quando una città sa dare risposte ai fragili, riesce a costruirsi come spazio virtuoso e abitabile per tutti – ha aggiunto la sindaca - . Ciò detto, questa amministrazione raccoglie ovviamente una eredità virtuosa ma la sposa in pieno e resta su questa strada, in stretta relazione con il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese. Sarà dura a livello di bilancio, visti anche i tagli dell’ultima finanziaria alle risorse comunali; ma nonostante la fatica, nulla sarà tagliato di quanto già c’è in questo ambito e per quanto possibile continueremo a lavorare con questa priorità”.

Cuneo è comunque terreno fecondo per tante e tante iniziative in questo ambito – prosegue la prima cittadina - . Solo qualche esempio: il progetto pilota di Communal living, che per altro il Comune sostiene, e che sta lentamente prendendo quota e guarda a chi fatica socialmente, per età o per vulnerabilità della situazione in cui si trova; su un altro fronte penso alla rete antiviolenza e le sue diverse componenti che in sordina in questi anni hanno dato sostegno alle donne in difficoltà; penso infine al terzo settore e all’associazionismo, ne sono esempio Caritas e San Vincenzo, la Parrocchia Cuore Immacolato e Croce Rossa con cui si fa sinergia su tante questioni faticose. Ed è una sinergia che funziona, se pensiamo al lavoro efficace che si fa, ad esempio, con i migranti della frutta”.

Il PNRR: più dei soli numeri

Gran parte del futuro prossimo – per la città di Cuneo come per moltissimi altri enti – si basa e si accentra sulla sigla ormai ben conosciuta del PNRR.

Manassero non si prende i meriti dell’accesso ai fondi – particolarmente corposi - , imputandoli invece all’amministrazione Borgna. Ma sottolinea la capacità politico-tecnica di quella attuale nel metterli a terra e rimanere “in ritmo”, specie con le scadenze sempre più prossime.

I progetti che si realizzeranno entro il 2026 sono tanti e di varia natura – spiega la sindaca - : un nuovo asilo nido a Madonna dell’Olmo, una scuola elementare e medie nuova a Borgo Gesso, al posto di quella esistente, il rifacimento di una serie di piazze scolastiche, una palestra nuova nell’area del Palazzetto che sarà utile per poter meglio sfruttare lo spazio sportivo, il restauro di palazzo Santa Croce che ospiterà la biblioteca ma non solo, una serie di interventi in diversi luoghi della città per creare nuovi spazi abitativi per fasce fragili o vulnerabili; a questi interventi coi mattoni, diciamo, si aggiungono una serie di interventi legati al digitale e allo sforzo di rendere Cuneo una città più smart”.

Accanto a questo però la città vedrà avvenire altri interventi finanziati con i fondi del Pnrr, ma non in capo al comune – aggiunge ancora - . Ne cito tre che per motivi diversi avranno un impatto in città: uno è il polo scolastico che sorgerà al posto del palazzo del Provveditorato, di competenza della Provincia;  l’altro è un progetto di accompagnamento all’autonomia per persone con disabilità, con la creazione di unità abitative negli spazi riqualificati dell’ex casa del Fascio femminile in via Felice Cavallotti, in capo al Consorzio socio-assistenziale (Csac); il terzo è nelle mani dell’Asl e vedrà la nascita di un ospedale di comunità negli spazi dell’ex-casa di riposo agli Angeli”.

Una cosa, per la sindaca, è certa (in barba a chi, in sede di consiglio, ha criticato proprio la troppa attenzione alla scadenza del prossimo triennio): “Tutti questi progetti insieme raccontano tante cose della direzione di città verso cui si sta andando”.

Ancora due cose – conclude Manassero - . Nel 2024 Cuneo è città alpina dell’anno: si sta lavorando a preparare un calendario che ci aiuterà a prendere maggiore consapevolezza di questa dimensione del nostro territorio e devo dire che si sta già rivelando una occasione di collaborazione con altri enti, associazioni, città”. 

Il 2024 saranno poi 60 anni dal gemellaggio con Nizza: la speranza è di tornare presto a raggiungere in poco tempo la Costa Azzurra passando dal nostro Colle, ma sappiamo quali siano le difficoltà. Tornare a viaggiare a pieno ritmo, in auto e in treno, verso la Francia è sì una grande sfida”.

Le elezioni regionali e le diatribe tra maggioranza e minoranza

Ma, come detto sopra, il futuro di Cuneo non riguarda solo i progetti PNRR. E tanti si prospettano essere gli scenari se non di vera crisi quanto meno di frizione, specie in campo politico.

Uno di questi è, senza dubbio, l’imminente inizio della campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo anno. Dinamica che vedrà in Cuneo uno dei suoi centri principali ma che già – secondo alcuni – ha prospettato terremoti politici di varia entità e natura a seguito dell’esplicitazione di eventuali alleanze e sostegni da parte di alcune forze di maggioranza.

Sulla tenuta dell’amministrazione della città in questi mesi, nell’ultimo Consiglio comunale c’è già stata una risposta – commenta Manassero - : la maggioranza è composita, lo sappiamo, ma compatta su un programma costruito a misura della nostra città, un programma che i cittadini hanno considerato vincente e a cui hanno dato fiducia. Quello che avviene oltre, in Regione e in Europa, certo ci riguarda e ci coinvolge, ma quello che ci interessa maggiormente è non deludere la fiducia ricevuta portando avanti insieme il nostro programma”.

È ovvio, e lo capisco, che chi non è parte della maggioranza sfrutti tutte le occasioni per abbandonare bucce di banana in giro – aggiunge la sindaca - . È il suo mestiere. Ma noi guardiamo dove mettiamo i piedi e andiamo avanti”.

Simone Giraudi

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