Domani sera, sabato 30 dicembre, alle 20,30 l’anno solare 2023 del volley maschile si chiude al palasport di San Rocco Castagnaretta con la prima giornata di ritorno del campionato di serie A2.
Partita di cartello per la Puliservice Acqua S.Bernardo Cuneo che affronta la prima della classe, quella Yuasa Battery Grottazzolina che nella prima parte della regular season è riuscita ad aggiudicarsi ben 11 vittorie su 12 gare. Unico neo il ko esterno giunto nella dodicesima giornata a Santa Croce sull’Arno, ma anche in quell’occasione i ragazzi allenati da Massimiliano Ortenzi hanno comunque conquistato un punto avendo perso solo al tie break.
La classifica in questo momento vede Grottazzolina davanti a tutti con 34 punti, dietro Cuneo che nello scontro diretto dell’ultimo turno ha battuto Prata di Pordenone raggiungendola al secondo posto con 27.
Gli ingredienti per far sì che quello di domani sera sia uno scontro tra titani ci sono tutti: “Per me resta una partita come tutte le altre “, dice però il presidente di Cuneo Volley, Gabriele Costamagna, che abbiamo incontrato alla vigilia della gara e con il quale abbiamo realizzato una lunga intervista che vi proponiamo integralmente.
Nell’intervista Costamagna traccia un bilancio su quanto fatto nel 2023, parlando delle aspirazioni societarie future, ma senza dimenticare il presente: dal 1° gennaio 2024 Cuneo Volley prenderà in mano la custodia dello splendido palasport cuneese, dove tra Capodanno ed il giorno della Befana Bellerofonte, branchia della società sportiva diretta dal presidente, organizzerà due importanti eventi di spettacolo.
Presidente, che anno è stato il 2023 per Cuneo Volley?
“Come l’anno scorso dividerei l’anno in due parti. Un primo semestre con risultati sportivi non di alto livello e situazioni spiacevoli, come l’allontanamento dell’allenatore: fu una decisione non facile da prendere. Poi c’è stata una fase emozionante in estate, con la ricostruzione della squadra che abbiamo fatto insieme col direttore sportivo Paolo Brugiafreddo. Fino ai giorni attuali, dove tutto sommato stiamo andando bene”.
Un bilancio per la squadra nella prima parte di regular season?
“Soddisfacente. Lo siamo ora, ma anche quando la squadra ad inizio stagione non stava carburando al massimo delle possibilità. Si è lavorato bene, anche se ovviamente resta qualcosa da aggiustare. Ma una cosa non cambierei: la sconfitta con Castellana Grotte. È stato il momento più basso, che ci ha permesso di far quadrato e ripartire. Ci è servita davvero molto”.
Soddisfatto anche della risposta del pubblico?
“Molto. Si è lavorato parecchio con il marketing per trovare situazioni interessanti e portare pubblico al palazzetto. Non dimentichiamoci che abbiamo giocato spesso in orari e giorni non propriamente favorevoli, il sabato ed il mercoledì sera, ma nonostante tutto la risposta è stata sempre oltre le 1000 persone effettive presenti. Poi nell’ultima gara contro Prata di Pordenone ho visto un atteggiamento positivo di chi era presente, con un tifo bollente che ci ha dato una grossa mano. Possiamo fare meglio? Certo, ma se verranno i risultati ci sarà sempre più gente a tifare per noi”
Cosa si aspetta dalla seconda parte della stagione?
“Inevitabilmente le forze del campionato devono venire fuori. Ci sono delle squadre che non hanno ancora espresso il loro massimo potenziale, quindi da parte nostra mi aspetto che la squadra continui a lavorare per migliorarsi, magari trovando un po’ più di coraggio in qualche fondamentale. La battuta, per esempio, dove dovremo essere più coraggiosi ma anche più brillanti. L’obiettivo è quello di arrivare in piena forma alla fine della regular season per affrontare poi i play off nel massimo delle potenzialità”.
Fin qui la parte sportiva. Per quanto riguarda la società c’è qualcosa in cui sente di dover migliorare?
“Noi abbiamo una peculiarità: fare tante cose. Sempre apprendendo. A volte all’esterno magari sembro un po’ presuntuoso, ma non è così. Siamo tutti consapevoli che ogni giorno impariamo qualcosa, ed in quello avremo altro da imparare. Mi farebbe piacere proporre un nuovo aumento di capitale, inserendo nuovi soci, ma non so ancora quando sarà. Vogliamo migliorarci anche a livello dirigenziale consolidando la compagine attuale ed allargarla a nuove figure, per garantire la continuità della pallavolo maschile cuneese”.
Indipendentemente da quanto esprimerà il campo, la società si sente pronta per un eventuale salto di categoria?
“Sì, siamo pronti. Dal punto di vista economico con soci che eventualmente faranno la loro parte e tanto da parte mia. Mi sento davvero carico per un’eventualità simile. Ci aspetta una seconda parte di stagione importante anche dal punto di vista delle sponsorizzazioni e contributi. Un’eventuale Final Four organizzata a Cuneo con noi presenti sarebbe una grandissima opportunità da sfruttare. Mi sento di dire che siamo pronti ad un eventuale salto di categoria anche a livello organizzativo. Abbiamo un organigramma costruito attentamente, dove ognuno sa qual è il proprio ruolo. Quindi sì, se dovesse arrivare questa opportunità siamo prontissimi a coglierla”
Pronti anche per gestire il palasport?
“Dividiamo le cose: la pallavolo e la società che andrà inizialmente a “custodire” il palasport. Alla seconda siamo pronti: dal 1 gennaio la mia società subentrerà nella custodia e stiamo lavorando per creare un percorso insieme alle istituzioni per arrivare ad una futura gestione. Che è una cosa molto diversa da quello che ci stiamo apprestando ad intraprendere: gestire una struttura significa accollarsi i costi effettivi dell’impianto, ergo lavorare come fosse un’azienda. Questo passo lo vedo ancora un po’ lontano. Prima si dovrà capire se funzionano gli eventi, quali sono le situazioni che si potranno eventualmente creare all’interno della struttura. Da parte del Comune, nella persona dell’assessore Valter Fantino, e di tutti gli uffici preposti la disponibilità è tanta. Il Comune ha da poco effettuato la ristrutturazione dell’impianto acustico e tra breve provvederà per la parte dell’illuminazione: stanno lavorando parecchio. Vedremo, non nego che ci proveremo ad arrivare alla gestione”.
A proposito di eventi, vi aspettano due importanti date, nel pomeriggio di Capodanno ed il 6 gennaio con il concerto dei Nomadi.
“Quello del 1 gennaio lo consideriamo un po’ come il classico Cavallo di Troia propedeutico al concerto dei Nomadi del giorno della Befana. C’è stata una buona risposta per il primo, mentre la prevendita per il concerto dei Nomadi sta andando a gonfie vele. L’organizzazione sta procedendo bene ed anche in questo caso istituzioni e sponsor ci hanno aiutato parecchio. Sono contentissimo, ma a questo punto mi piacerebbe capire se quello che stiamo facendo da soli si potrebbe incrementare allargando la partecipazione insieme con la società del volley femminile della città. È un appello che rivolgo a Cuneo Granda Volley. Questo è il palazzetto di tutti, quindi provare a ragionare insieme sarebbe importante. Ci stiamo provando”.
Ha un appello per gli imprenditori affinché si avvicinino al volley?
“Non mi lamento di loro, ci stanno vicino. Anche alcune grandi aziende, che poi non hanno dato la loro sponsorizzazione, ci hanno ricevuti ed ascoltato le nostre proposte. Il territorio sta rispondendo bene. Chiaro che se dovessimo fare un salto di categoria sarà importante avere sempre più aziende vicine anche a livello economico. Non mi preoccupa tanto il primo anno, ma poi le aspettative dal punto di vista sportivo col tempo aumenterebbero inevitabilmente. Vorremmo evitare che dopo tre o quattro anni continuassimo ad essere sempre in lotta per salvezza o , peggio ancora, addirittura di nuovo lì a cercare di risalire. Queste realtà in America le definiscono “Società zombie”: quelle che non sanno mai se continuare o “spararsi un colpo”. Ecco, vorrei evitare di arrivare a quello”.
Presidente, a livello personale cosa chiede al 2024?
“Poco. Semplicemente che la comunità che abbiamo creato vada bene. E poi, dopo 7 anni che sono nella pallavolo non mi dispiacerebbe vincere qualcosa. Quello sì”.